l’unità tra le forze progressiste

Regionali, campo largo alla riscossa con Schlein, Conte e Calenda

Il successo di Todde in Sardegna rafforza l’alleanza tra Pd e M5s che puntano a replicare in Abruzzo. Confermato anche il sostegno al centro di Azione

Regionali, campo largo alla riscossa con Schlein, Conte e Calenda

La vittoria di Alessandra Todde in Sardegna ha dato una scossa al panorama politico italiano, dimostrando la forza e la coesione del campo largo tra Pd e M5s, che ha sconfitto per una manciata di voti il centrodestra sardo guidato da Paolo Truzzu. Il risultato ha fatto esultare i leader del campo progressista, che hanno visto in Todde l’alternativa credibile alla maggioranza di destra. Ma la partita non è finita, anzi si fa sempre più serrata, con le prossime elezioni regionali in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria, che saranno decisive per il futuro del Paese.

 

Il campo largo festeggia e si prepara per l’Abruzzo

Il campo largo, come lo chiama la segretaria del Pd Elly Schlein, è il frutto di un anno di lavoro per costruire un’unità tra le forze progressiste, che ha trovato in Todde la sua candidata ideale. Schlein, che ha riunito il partito dopo le divisioni interne, ha ricevuto anche elogi per la sua capacità di dialogo e di mediazione. Ora Schlein chiede agli alleati di essere generosi e di continuare a sostenere il campo largo nelle prossime sfide elettorali.

Il primo appuntamento è il 10 marzo, quando si voterà in Abruzzo. Qui il campo largo è ancora più ampio, perché comprende anche le minoranze, che appoggiano il candidato unitario Luciano D’Amico. Tra queste c’è anche Azione di Carlo Calenda, che dopo la disfatta in Sardegna, ha annunciato che non si presenterà più da solo alle regionali, perché non è una strategia vincente. Calenda ha quindi accolto con favore il successo di Todde e ha promesso di collaborare con il campo largo per le future elezioni. Schlein e il leader del M5s Giuseppe Conte hanno apprezzato le parole di Calenda e hanno espresso la loro determinazione a ripetere il risultato della Sardegna anche in Abruzzo. Per questo motivo, la neoeletta governatrice Todde sarà presente nella regione per sostenere la campagna elettorale di D’Amico.

 

Conte rivendica il ruolo del M5s e guarda alle altre regioni

Conte, che ha rivendicato il merito di aver scelto Todde come candidata del campo largo, ha sottolineato l’importanza di avere un progetto credibile e dei compagni di viaggio affidabili per vincere le elezioni. Conte ha anche ammesso che la Sardegna ha dimostrato che quando c’è un progetto serio e un lavoro con le comunità locali, si possono ottenere risultati sorprendenti.

Conte ha quindi guardato alle altre regioni che andranno al voto nei prossimi mesi, in particolare la Basilicata e il Piemonte, che coincideranno con le elezioni europee di giugno. In queste regioni, il campo largo dovrà affrontare dei nodi delicati, come la scelta dei candidati e la composizione delle coalizioni. Calenda ha suggerito di puntare su candidati indipendenti, come è stato fatto in Sardegna. In Basilicata, il nome più gettonato è quello di Angelo Chiorazzo, ma Conte non lo vede di buon occhio e preferisce che a correre sia Roberto Speranza, ex ministro della Salute nel governo giallo-rosso. In Piemonte, invece, la situazione è ancora più complessa, perché il centrodestra ha una forte presa sul territorio e il campo largo dovrà trovare una strategia efficace per contrastarlo. Qui Chiara Appendino sarebbe poco propensa a collaborare con il Pd, ma Schlein vorrebbe candidare Chiara Gribaudo, mentre Bonaccini sostiene per Daniele Valle. Diversa sarà la trattativa per l’Umbria, che arriverà dopo l’estate e dunque dopo che si saranno consumate le europee, che metteranno in luce i veri rapporti di forza.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA