149esimo giorno di guerra

Gaza: Hamas apre alla tregua. Crosetto: Houthi minacciano i mari

Il movimento islamico palestinese si dice pronto a una tregua se Israele accetta le sue richieste. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU esprime preoccupazione

Gaza: Hamas apre alla tregua. Crosetto: Houthi minacciano i mari

La guerra di Gaza, che dura da 149 giorni, sembra avvicinarsi a una possibile svolta. Il movimento islamico palestinese Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha dichiarato di essere disposto a una tregua con Israele se accetta le sue richieste, tra cui il ritorno degli sfollati e un aumento degli aiuti umanitari. Tuttavia, la situazione resta critica e drammatica, come dimostra l’incidente che ha provocato oltre 100 morti a Gaza durante la distribuzione degli aiuti. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha espresso profonda preoccupazione e ha chiesto alle parti in conflitto di consentire l’accesso degli aiuti a Gaza.

 

Hamas: tregua possibile in 24-48 ore se Israele accetta le richieste

Un alto funzionario di Hamas, che ha preferito restare anonimo, ha rivelato che una tregua nella Striscia di Gaza è possibile “entro 24-48 ore” se Israele accetta le richieste del movimento islamico palestinese. Queste richieste includono il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord di Gaza, dove Israele ha condotto una massiccia operazione militare, e un aumento degli aiuti umanitari, che sono insufficienti a fronteggiare la crisi umanitaria che affligge la popolazione di Gaza. Il funzionario di Hamas ha aggiunto che le trattative proseguono al Cairo, dove sono presenti delegazioni di Egitto, Qatar, Turchia e ONU.

 

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU esprime preoccupazione

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso “profonda preoccupazione” per l’incidente che ha causato oltre 100 morti e diverse centinaia di feriti a Gaza giovedì. L’incidente è avvenuto quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco intorno a un convoglio carico di aiuti per la popolazione di Gaza, che era stato organizzato dall’ONU e da altre organizzazioni umanitarie. Il Consiglio di Sicurezza ha preso atto che è in corso un’indagine israeliana sull’accaduto, ma ha ribadito la richiesta alle parti in conflitto di consentire, facilitare e permettere la consegna immediata, rapida, sicura, sostenuta e senza ostacoli di assistenza umanitaria su scala alla popolazione civile palestinese in tutta la Striscia di Gaza. Il Consiglio di Sicurezza ha anche esortato Israele a mantenere aperti i valichi di frontiera per l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, a facilitare l’apertura di ulteriori valichi per soddisfare le esigenze umanitarie, e a sostenere la consegna rapida e sicura di beni di soccorso alla popolazione in tutta la Striscia di Gaza.

 

Crosetto: terrorismo Houthi mina sicurezza dei mari

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha denunciato gli attacchi terroristici degli Houthi, i ribelli sciiti che nel Mar Rosso. Crosetto ha ricordato l’abbattimento di un drone degli Houthi da parte della nave Duilio, che fa parte della missione italiana di contrasto alla pirateria nel Corno d’Africa. Crosetto ha sottolineato che questi attacchi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Crosetto ha anche chiesto una difesa comune europea, basata sul coordinamento con gli alleati, sull’organizzazione di forze comuni, sull’addestramento comune e sull’integrazione dei sistemi di difesa. Crosetto ha infine ribadito la posizione italiana sul conflitto in Medio Oriente, basata sul sostegno aiuti umanitari e sulla soluzione dei due popoli e due Stati.

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