le comunicazioni della premier

Italia al Consiglio UE 21 e 22 marzo: impegno su immigrazione e difesa

Meloni espone al Senato le linee guida italiane per il vertice europeo: no all’intervento militare in Ucraina, condanna delle elezioni russe e pace in MO

Italia al Consiglio UE 21 e 22 marzo: impegno su immigrazione e difesa

In un mondo segnato da tensioni geopolitiche, l’Italia si prepara a portare la sua voce al Consiglio europeo. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato le priorità nazionali in un discorso al Senato, sottolineando la posizione italiana su questioni cruciali come la crisi ucraina, le relazioni con la Russia, e i conflitti in Medio Oriente. Con un approccio che rifiuta l’escalation militare e promuove soluzioni diplomatiche, l’Italia si impegna a essere un attore chiave nella ricerca della pace e della stabilità.

Stamane prendono il via nell'Aula della Camera le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo.

 

La posizione italiana sul palcoscenico europeo

La presidente Meloni ha esposto al Senato le direttive che l’Italia intende sostenere nel prossimo Consiglio europeo che si terrà i prissimi 21 e 22 marzo. Ha ribadito la ferma opposizione a un intervento militare in Ucraina e ha condannato le recenti elezioni russe, definite una “farsa”. L’Italia, ha sottolineato, perseguirà una cooperazione ampia con l’Ucraina, in linea con il suo percorso di integrazione nell’UE. Meloni renderà omaggio al sacrificio di Navalny, promettendo che il suo nome non sarà dimenticato. Ha accolto con favore l’adesione di Svezia e Finlandia alla NATO e ha espresso una netta condanna verso ogni forma di aggressione russa. Inoltre, ha messo in discussione la possibilità di negoziati con un partner che non ha mai rispettato gli accordi.

 

Una soluzione pacifica in Medio Oriente 

La presidente ha affrontato il conflitto in Medio Oriente, ribadendo la condanna dell’aggressione di Hamas e sottolineando la necessità di una soluzione basata su due popoli e due stati. Ha evidenziato l’importanza del ruolo europeo in questo processo e ha riaffermato l’impegno italiano nella difesa europea e nella lotta contro l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani.

 

Casi Regeni e immigrazione clandestina

Il prossimo Consiglio europeo sarà un’occasione cruciale per l’Italia per ribadire il suo ruolo centrale nel contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani. La presidente Meloni ha sottolineato l’importanza di questo dossier, che l’Italia ha assicurato fosse all’ordine del giorno di ogni incontro, testimoniando così l’impegno nazionale in un’area di grande rilevanza umanitaria e politica.

La collaborazione con l’Egitto dice Meloni è stata rafforzata anche dal punto di vusta diplomatico, portando a risultati concreti come la liberazione di Patrick Zaki. La presidente ha ribadito che l’Italia non abbandonerà la ricerca della verità sul caso Regeni, continuando a seguire il processo con attenzione e determinazione, a dimostrazione dell’impegno del governo nella tutela dei diritti umani.

 

Solidarietà europea e politica estera 

Nel contesto europeo, la presidente Meloni ha criticato l’approccio di isolamento verso alcuni paesi membri, sostenendo che tale atteggiamento non fa altro che indebolire l’Unione. Ha evidenziato l’importanza di un dialogo aperto e inclusivo, che non discrimini in base alle inclinazioni politiche dei governi, ma che ponga al centro gli interessi collettivi e la solidarietà tra le nazioni.

 

L’Italia e la sua crescita 

La presidente ha difeso i risultati economici dell’Italia, citando l’aumento del reddito medio delle famiglie e la diminuzione del rischio povertà. Ha sottolineato l’investimento storico del governo in agricoltura, evidenziando la resilienza e la forza dell’economia nazionale in un periodo di sfide economiche globali.

 

Il settore agricolo 

Il governo attuale ha dimostrato un impegno senza precedenti verso l’agricoltura, evitando la necessità di proteste come quelle viste in altre nazioni europee. Questo è stato possibile grazie al dialogo costante mantenuto dal ministro Lollobrigida con le principali organizzazioni del settore, che hanno scelto di non manifestare, a differenza dei loro omologhi europei.

Meloni ha espresso orgoglio per gli investimenti record del suo governo nell’agricoltura, che hanno raggiunto gli 8 miliardi di euro, grazie alla rimodulazione del Pnrr. Questa scelta strategica è stata accompagnata da altri importanti provvedimenti legislativi, inclusa la questione dell’Irpef agricola, una misura richiesta proprio dai manifestanti.

 

Verso un futuro sostenibile e solidale 

Il governo lavora per includere ulteriori proposte italiane nel contesto europeo, come l’estensione del Quadro temporaneo per gli aiuti di stato e l’aumento del regime de minimis. Inoltre, è stata proposta una moratoria sui debiti delle imprese agricole, dimostrando un impegno verso un futuro sostenibile e solidale per il settore.

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