Sono napoletano, classe ’78, pizzaiolo nel dna e titolare di due ristoranti ad Avellino. Sono erede di una lunga dinastia di artigiani, mia nonna Anna Daniele, negli anni ’30, nei bassi di una Napoli vivace e coloratissima era diventata leggenda per la sua pizza fritta. Ispirato da quella passione ho dato vita a Daniele Gourmet una pizzeria che rompe con gli schemi e coniuga tradizione e innovazione. La seduzione dell'alta cucina si esprime nelle mie tonde dando forma all'evoluzione della pizza napoletana. Farine tipo 2, lunga lievitazione, impasto leggero, ingredienti di qualità e abbinamenti inediti curati con estro e tecnica culinaria. È la pizza del nuovo millennio, il giusto compromesso tra passato, presente e futuro, ma state sicuri che non mi prendo molto sul serio anche se faccio tutto molto seriamente.
Tutte le “bufale” che ci raccontano sulla pizza, dalla mozzarella di latte europeo e non italiano al pomodoro che non è San Marzano. Ci vuole serietà
in Cibo
La pizzeria si veste di tendenza, persino di arte e design ma la tradizione sta alla pizza gourmet proprio come la danza classica sta alla danza moderna
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