Chi sono gli esodati della Legge Fornero? Significato e nuova proposta

Cosa significa esodati chi sono e come sono nati e perché, cosa prevede ultima proposta in tema previdenziale presentata dal presidente Cesare Damiano

Redazione
di Redazione
15 maggio 2018 13:53
Chi sono gli esodati della Legge Fornero? Significato e nuova proposta

Chi sono gli esodati? Gli esodati sono stati un gruppo di cittadini italiani prossimi alla pensione che a seguito della Riforma Fornero hanno visto slittare di diversi anni l'età per andare in pensione.

In questo articolo vediamo nel dettaglio come sono nati e gli interventi che sono stati fatti per risolvere questa situazione.

Esodati chi sono cosa significa e ultima proposta di Cesare Damiano: ecco chi sono i lavoratori esodati, quando e perché è stato coniato questo termine, cosa significa, i provvedimenti legislativi che li riguardano e che prendono il nome di salvaguardia e l’ultima proposta in merito avanzata dal presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano e chi è.

 

Esodati pensioni chi sono?

Prima precisare quale sia la proposta avanzata da Cesare Damiano in materia previdenziale è opportuno fare alcune precisazioni in merito e precisare chi sono gli esodati e cosa significa tale termine.

Con il termine esodati si fa riferimento a tutti quei soggetti lavoratori che in seguito all’entrata in vigore della Legge Fornero sulle pensioni, la legge anche conosciuta come manovra “lacrime e sangue”, il dl 201/11 convertito in legge 214 del 2001 dal governo tecnico guidato dal professor Mario Monti ha allungato un po' per tutti, uomini e donne, l’età pensionabile al fine di far uscire il nostro paese dalla grave crisi in cui si è ritrovato.

Da qui i lavoratori prossimi alla pensione quindi vicini a conseguire i requisiti pensionistici di vecchiaia o anzianità, hanno fatto accordi con le loro aziende per andare in pensioni ma ora con l’entrata in vigore della legge previdenziale dell’ex ministro del lavoro Elsa Fornero si sono ritrovati a non avere più così nel futuro immediato i requisiti per l’accesso alla pensione, né tantomeno un lavoro. 

Oggi l'abolizione della Legge Fornero del Governo Lega M5S lascierà quello degli esodati solo un lontano ricordo.

 

Esodati pensioni e ottava salvaguardia: cosa significa?

Da qui è nata l’esigenza di tutelare tali lavoratori a livello legislativo con la cosiddetta clausola di salvaguardia, vale a dire il provvedimento che permette agli esodati di andare in pensioni con i requisiti previdenziali in vigore prima delle legge Fornero.

Quasi annualmente da quando è entrata in vigore la manovra il legislatore ha adottato diversi provvedimenti, diverse salvaguardie, volte ognuna a tutelare precise categorie di lavoratori che si son ritrovati senza pensione e senza stipendio.

Così si è  partiti nel 2012 con la prima salvaguardia per 65000 esodati, la seconda sempre nel 2012 per ulteriori 34741, la terza nel 2013 per 16130,  la quarta salvaguardia per 5mila esodati, la quinta per 17mila, la quinta nel 2014 ha tutelato 32100 esodati, la sesta sempre nel 2014 ulteriori 26300 e la settima 26300.

Da ultimo la Legge di bilancio 2017 adottata dal governo guidato da Paolo Genitloni che ha sostituito il dimissionario Matteo Renzi dopo la pesante sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, ha previsto l’ottava salvaguardia per tutelare ulteriori 30.7600 esodati.

 

Esodati pensioni proposta di Cesare Damiano: si ritorna alla Legge Biagi?

In merito proprio all’ottava salvaguardia prevista nell’ultima Legge di Bilancio 2017 ha avanzato una nuova proposta l’attuale presidente della Commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano.

Da sempre in prima linea nelle battaglie a livello previdenziale, il presidente Damiano ha avanzato una proposta che riguarda la categoria degli esodati che, nonostante ben otto salvaguardia, non trovano ancora tutti la giusta tutela a livello legislativo e pensionistico.

Da qui la necessità di risolvere una volta per tutte un problema ormai annoso che pesa anche sul bilancio dello Stato.

Come? La proposta avanzata da Cesare Damiano prevede di tornare alla famosa legge Biagi, dal nome del giuslavorista Marco Biagi ucciso dalle Brigate Rosse, che delimitata il raggio di applicazione  alle prestazioni accessorie e occasionali come i piccoli lavori domestici, l'assistenza domiciliare la pulizia di edifici, in riferimento ad una platea limitata di disoccupati di lunga durata, studenti casalinghe disabili, pensionati.

Cesare Damiano avrebbe raccolto circa 45 firme finora fra i parlamentare del suo partito, il PD per portare avanti la sua proposta di legge.

 

Chi è Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro alla Camera?

A questo punto pare necessario soffermarsi a grandi linee sulla figura di Cesare Damiano chi è, dove e quando è nato, la sua carriera politica.

Cesare Damiano è nato a Cuneo il 15 giugno del 1948 e ha iniziato la sua carriera lavorativa nel 1968come impiegato nella sede centrale della Riv. Skfa aTorino.

E’ il 1980 quando Cesare Damiano si è iscritto alla Fiom-Cgil e viene eletto rappresentante sindacale aziendale, e successivamente nel 1972 diventa responsabile del lavoro sindacale tra gli addetti, avviandosi così alla carriera accanto ai lavoratori.

Due anni dopo Cesare Damiano diventa funzionario sindacale presso la quinta lega della Fiom. Cgil di Mirafiori e pooi entrra nel 1976 nella Fiom cgil di Torino come responsbaile delle politiche della formazione.

Sarà nel 1980 che Cesare Daminao diventerà segretario generale della Fiom Cgil del Piemonte e vi resterà in carica per dieci anni, fino al 1990.

Cesare Damiano continuerà la carriera da sindacalista fino a quando nel 2006 non si candida durante le elezioni politiche alla camera dei Deputati per il collegio Piemonte 2 nella lista dell’Ulivo e viene eletto onorevole il 21 aprile dello stesso anno sotto il governo guidato da Romano Prodi.

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto alla camera dei deputati come capolista in Friuli Venezia Giulia e in Piemonte 2, optando per quest’ultima.

Diventa ministro del lavoro e della previdenza sociale sotto il governo di Prodi del 2006 e fino al 2007 e poi segretario del Pd Walter Veltroni lo nomina vice ministro ombra del lavoro.

Dal 7 maggio 2013 fino ad oggi, anno 2017 Cesare Damiano è presidente della Commissione lavoro presso la Camera dei Deputati.

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