Jobs Act autonomi: cos'è come funziona a chi si applica e cosa prevede

Jobs Act autonomi novità partite Iva e professionisti su deducibilità spese, termini di pagamento fatture entro 60 giorni, contributi malattia grave

Redazione
di Redazione
11 settembre 2019 13:57
Jobs Act autonomi: cos'è come funziona a chi si applica e cosa prevede

Jobs Act autonomi: grandi novità per gli autonomi, professionisti e per i titolari di partite IVA, si sono avute grazie al Jobs Act autonomi.

 

Nel Ddl Autonomi, sono presenti nuove tutele ed agevolazioni come ad esempio la tutela dei malati gravi e nuovi imiti per la deducibilità delle spese di formazione e orientamento che non sono state ridimensionate, anche grazie alla denuncia e al lavoro di alcune associazioni come l'Acta, Alta partecipazione, Confassociazioni, Confprofessioni.

 

Vediamo quindi nel dettaglio cosa prevede il Jobs Act autonomi.

 

Jobs Act autonomi cos'è e a chi si applica?

Che cos'è il Jobs Act autonomi? Il jobs act autonomi è un provvedimento collegato alla precedente Legge di Stabilità che ha avuto come obiettivo, quello di sancire un vero e proprio Statuto dei lavoratori autonomi, fatto di norme atte a regolare e tutelare l'attività, il lavoro autonomo e tutti i professionisti in Italia.

 

A chi si applica il Jobs Act autonomi? Le nuove norme contenute nel nuovo Statuto delle Partite IVA si applicano a tutti i rapporti di lavoro autonomo, fatta eccezione delle imprese e piccoli imprendi­tori artigiani e commercianti iscritti alla camera di commercio.

 

Nello specifico lo statuto dei lavoratori autonomi Jobs Act si applica a:

  • Iscritti agli ordini professionali, ad esclusione delle norme previdenziali, in quanto ogni ordine e Cassa ha proprie regole per quanto riguarda maternità e malattia;

  • Tutti i titolari di Partita Iva senza Albo di riferimento.

 

Jobs autonomi novità Partite IVA e professionisti:

Per le Partite IVA sono state introdotte diverse e importanti novità, atte a riordinare il lavoro autonomo attraverso il cd. Jobs Act degli autonomi

Tra le misure contenute nel provvedimento Jobs Act autonomi:

  • La possibilità per gli autonomi e professionisti, di poter effettuare la detrazione al 100% delle spese sostenute per l’aggiornamento professionale come ad esempio i costi sostenuti per partecipare a corsi di formazione obbligatori, master, spese di iscrizione, congressi, convegni fino ad un massimo di spesa di 10 mila euro l’anno.

  • Deducibilità integrale, per cui al 100% per le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione di competenze, formazione e orientamento, riqualificazione, sostegno dell’autoimprenditorialità  erogati da organismi accreditati. Il limite massimo di deduzione sarà di 5000 euro l’anno.

  • La possibilità per i professionisti e autonomi di partecipare ai bandi pubblici e di finanziamento, ora riservati solo alle aziende. L’accesso ai bandi, sarà pertanto, senza obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio. Per maggiori informazioni: Finanziamenti professionisti.

  • Possibilità per professionisti e autonomi, di poter stipulare polizza assicurative, detraibili al 100%, per recuperare l’eventuale mancato pagamento delle proprie fatture come ad esempio compensi e parcelle.

  • Maggiori garanzie per quanto riguarda le clausole contrattualitra il committente ed il lavoratore autonomo, solitamente più sfavorevoli nei confronti del professionista. A tal proposito il Jobs Act autonomi, interviene vietando: 

    • la possibilità per il committente di recedere dal contratto in maniera unilaterale e senza preavviso e sopratutto senza un adeguato risarcimento nei confronti del lavoratore autonomo e 

    • la possibilità sempre per il committente di poter variare solo lui, le condizioni del contratto e del patto che prevede che i termini per pagare le fatture sia superiore a 60 giorni. Pertanto, le fatture vanno pagate entro 60 giorni.

  • Istituzione presso i centri per l’impiego e organismi accreditati e autorizzati dal Governo e Ministero del Lavoro, di uno sportello per gli autonomi sul mercato del lavoro che serva come orientamento per la domanda e offerta di lavoro autonomi e come centro informativo per imprese, aziende e professionisti, circa le procedure per avviare una nuova attività autonoma o trasformarla, la partecipazione a gare di appalto pubbliche, finanziamenti e agevolazioni.

  • Aumento No tax-area per i lavoratori autonomi da 4.800 a 8 mila euro, e agevolazioni progressive per la fascia di reddito che va dagli 8 mila ai 20 mila euro, con risparmi di imposta stimati tra gli 600 e gli 800 euro all'anno.

Lo sai che sono in vigore l'equo compenso professionisti e novità flat tax 2019.

 

Collaborazioni occasionali e smart working:

Novità collaborazioni occasionali: Rivista dal Collegato alla Legge di Stabilità 2016, la definizione di collaborazione coordinata, che però non può essere scorporata dall'articolo 2 del Dlgs 81/2015.

  • La nuova norma introdotta dal Jobs Act autonomi collaborazioni occasionali, distingue infatti il requisito della etero-organizzazione, introdotto da uno dei decreti attuativi Jobs Act con il coordinamento deciso di comune accordo tra le parti.

  • Ciò significa che anche le collaborazioni occasionali con coordinamento stabilite di comune accordo tra le parti, possono essere instaurate laddove, il collaboratore organizzi in autonomia, la propria attività lavorativa.

  • Per questa tipologia di collaborazioni, pertanto, non si applicheranno le regole del lavoro subordinato. Se la collaborazione è invece esclusivamente personale, continuativa ed organizzata dal committente anche per quanto riguarda i tempi ed il luogo di lavoro, si applicano le regole del lavoro subordinato.

Cos'è lo Smart working? Il "lavoro agile" è una forma di lavoro che si trova a metà strada tra il telelavoro e un'attività lavorativa tradizionale e che il Jobs Act autonomi, sta tentando di definire.

  • Il Titolo II del Collegato, infatti, chiarisce che rientrano nella definizione di smart working le prestazioni rese all'interno dei locali dell'azienda con vincoli di orario decisi dal CCNL o da strumenti tecnologici, e alle quali attività, non può essere quindi applicata la complicata normativa del telelavoro.

  • Un contratto smart working prevede quindi la possibilità di instaurare un rapporto, sulla base di un accordo scritto tra le parti che preveda le modalità di esecuzione della prestazione fuori dai locali dell'azienda.

  • Al prestatore, è riconosciuta la stessa retribuzione e trattamento, forme di tutela e protezione dei dati di lavoro, di sicurezza sul lavoro e contro gli infortuni.

 

Maternità, malattia grave e congedo parentale autonomi:

In tema previdenziale, lo Statuto Jobs act autonomi, interviene sulla maternità per le lavoratrici autonome e professioniste, sui contributi con la possibilità di sospendere temporaneamente i versamenti in caso di grave malattia e sul congedo parentale autonomi.

Vediamo in dettaglio le tre misure inserite nella Jobs Act autonomi previdenza:

  • novità in materia previdenziale: La novità riguarda la possibilità per il lavoratore autonomo di sospendere il pagamento dei contributi INPS in caso di malattia grave per tutta la durata dell’evento morboso, e comunque fino ad un massimo di 2 anni. Terminato il periodo di malattia, il lavoratore ripagherà il debito contributivo, ossia, i contributi previdenziali sospesi per la malattia, in rate mensili per una durata massima pari a 3 volte il periodo di sospensione.

  • Indennità di maternità per le lavoratici autonome indipendente dall’effettiva sospensione dell’attività lavorativa, pertanto, la lavoratrice potrà continuare a lavorare pur essendo sotto maternità pagata dall’INPS. per ottenere il riconoscimento del diritto, sarà sufficiente presentare l’apposita domanda di indennità di maternità INPS.

  • Congedo parentale autonomi: con il nuovo Jobs Act aumenta sia la durata del periodo di astensione che passa dagli attuali 3 mesi a 6 mesi e sia il periodo di fruizione che passa da 1 anno a 3 anni del bambino, equiparando almeno in questo, i lavoratori autonomi con i lavoratori dipendenti.

 

Ddl autonomi: ultime modifiche allo Statuto partite IVA?

Il Jobs Act autonomi, è un provvedimento collegato alla Legge di Stabilità 2016, basato sul nuovo statuto delle partite IVA e lavoratori autonomi che mira a rendere integralmente deducibili al 100% le spese per la formazione ed orientamento professionale, a consentire la sospensione dei contributi previdenziali in caso di malattia grave dell’autonomo, a tutelare attraverso nuovi strumenti, i professionisti in caso di ritardato pagamento delle loro parcelle ed infine a estendere il periodo di congedo parentale a 6 mesi e fino a 3 anni del bambino. 

Rispetto alle misure appena descritte e rientranti nella prima bozza di Jobs Act autonomi circolata ad ottobre, sono state introdotte delle novità.

Le misure definitive Jobs Act autonomi sono:

  • Per la deduzione spese formazione e orientamento, la nuova versione prevede che la deducibilità integrale dei costi sostenuti dall'autonomo e dal professionista per la sua formazione, orientamento, aggiornamento professionale, sia legata al vincolo dell'accreditamento. Ciò significa che i professionisti potrebbero dedurre tali spese, solo se i corsi fossero erogati da organismi ed Enti accreditati e questo toglierebbe loro, la possibilità di scegliere i corsi più adatti alla propria attività, optando per quelli magari meno importanti dal punto occupazionale, ma interamente deducibili dal reddito.

  • Tutele contro i ritardi nei pagamenti: nella nuova versione dello Statuto lavoratori autonomi, i tempi di pagamento delle parcelle e dei compensi è stato confermato a 60 giorni.

  • Jobs Act autonomi malattia grave, infortunio: il nuovo Statuto lavoratori autonomi ha previsto la sospensione degli obblighi previdenziali e delle visite fiscali, in caso di grave malattia occorsa al professionista, autonomo, per un massimo di 2 anni.

A tale proposito, le associazioni denunciano però che rispetto alla versione iniziale del provvedimento Jobs Act, il Governo vorrebbe cancellare l'equiparazione tra la degenza ospedaliera e i periodi di malattia certificata, a seguito di trattamenti salvavita per terapie oncologiche.

Nella versione definitiva dello Statuto lavoraotri autonomi, invece:

  • Il rapporto di lavoro non si estingue se il lavoratore autonomo che presta la sua attività in via continuativa per il committente, è soggetto a malattia, gravidanza o infortunio. La suddetta attività, va pertanto sospesa senza diritto al pagamento, per un periodo massimo di 150 giorni.

  • In caso di malattia o infortunio grave, tali da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni, il versamento dei contributi e premi, può essere sospeso per un massimo di 24 mesi. Trascorso suddetta soglia, il lavoratore è tenuto al versamento dei contributi relativo ai mesi di sospensione, pagando a rate mensili la somma dovuta. 

  • Per quanto riguarda la durata della rateizzazione, il numero di rate mensili, è pari a 3 volte i mesi di sospensione.

  • I periodi di malattia certificata a seguito di trattamenti e terapie oncologiche sono equiparate alla degenza ospedaliera.

4) Novità anche per la nuova dichiarazione IVA 2017 in forma autonoma per tutti i contribuenti.

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