Le celebrazioni pasquali

Pasqua e Pasquetta: date, origini, celebrazioni ai tempi del Covid

Pasqua e Pasquetta 2020: come viene stabilita la data, l’etimologia del nome, le celebrazioni della Settimana Santa, perché si mangia l’agnello a Pasqua

Pasqua e Pasquetta: date, origini, celebrazioni ai tempi del Covid

Nel 2020 il giorno di Pasqua si celebrerà il 12 aprile, mentre il giorno di Pasquetta sarà lunedì 13 aprile.


A causa dell’emergenza Coronavirus, i riti di Papa Francesco della Settimana Santa saranno a porte chiuse.

 

Probabilmente anche i diversi riti che vengono organizzati ogni anno in Italia saranno annullati.

Pasqua: come viene calcolata la data

Perché la data della Pasqua non è fissa: la data della Pasqua si celebra la domenica successiva rispetto alla prima luna piena di primavera. Questo principio venne stabilito in occasione del concilio di Nicea, nel 325, per mettere fine alle controversie fino ad allora presenti  tra i cristiani di origine ebraica e quelli di origine pagana, che facevano riiferimento a due modalità differenti.

 

Per cui il periodo in cui viene festeggiata la Pasqua è sempre compreso tra il 22 marzo (giorno successivo all’equinozio di primavera) e il 25 aprile.

 

Infatti nel caso in cui il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell’equinozio, e questo giorno cada di sabato, allora la Pasqua sarà il giorno dopo, ossia il 22.

 

Nel caso in cui invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, è necessario aspettare il plenilunio successivo (che avviene dopo 29 giorni), arrivando perciò al 18 aprile.

 

Se questo giorno fosse una domenica, occorrerà quindi fissare la Pasqua alla domenica ancora successiva, ossia il 25 aprile.


Di conseguenza, anche le altre festività legate alla Pasqua variano di anno in anno: ossia le Ceneri, che danno inizio al periodo della Quaresima; la Settimana Santa; l’Ascensione e la Pentecoste (che viene celebrata 50 giorni dopo).

 

Per il calcolo della Pasqua vengono utilizzati due calendari diversi: quello solare gregoriano, ufficiale per quasi tutti i paesi del mondo, seguito da cattolici e protestanti; e il calendario giuliano, basato sull’alternarsi delle stagioni, sostituito da quello gregoriano nel 1582, ma seguito dalla chiesa ortodossa e altre chiese orientali come calendario liturgico.

 

Pasqua, l’etimologia del termine

La parola “Pasqua” deriva dal greco "Pascha", che deriva a sua volta dall'ebraico “Pesah” o "Pesach" che significa “passaggio”.

 

La Pasqua cristiana è infatti legata alla Pasqua ebraica, quando sarebbe avvenuta la passione di Cristo e durante la quale si commemorava (e si commemora tuttora) la liberazione di Israele dalla schiavitù d’Egitto, attraverso il passaggio sul Mar Rosso.

 

Per i Cristiani ha assunto però un altro significato: è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.

Perché si mangia l’agnello a Pasqua?

Anche questa tradizione, che si è mantenuta viva fino a noi, deriva dalla Pasqua ebraica.

 

Quando Dio, nel Libro dell'Esodo, annunciò al popolo di Israele che sarebbe stato liberato dalla schiavitù, spiegò anche che avrebbe colpito a morte ogni primogenito egiziano.

 

Ordinando quindi al popolo d'Israele di marcare le loro porte con sangue d'agnello, in modo che potesse “passare oltre” e risparmiare gli ebrei.

 

Inoltre l’agnello è simbolo del sacrificio per eccellenza: anticamente infatti un comandamento della Pasqua ebraica ordinava di realizzare l’offerta dell'agnello il giorno 14 del mese ebraico di Nisan (quando cade il giorno di Pesah che, nel calendario corrente, avviene tra marzo e aprile.)

 

Nel Cristianesimo l’agnello ha assunto la forma di Cristo stesso, con valore di redenzione.

 

Questa tradizione di consumarlo a Pasqua sta facendo discutere negli ultimi anni.

 

Papa Benedetto XVI, in un'omelia del 2007, ha ipotizzato che Gesù probabilmente non consumò l’agnello durante l’ultima cena con i discepoli, che sarebbe avvenuta prima del momento in cui nella tradizione ebraica venivano immolati, dando quindi una nuova luce a ciò che è stato creduto per secoli. 

Vedi la ricetta agnello Pasqua 2020.


Perché si festeggia la Pasquetta?

La Pasquetta, termine informale per indicare il lunedì dell’Angelo, il lunedì di Pasqua o il lunedì dell'ottava di Pasqua, celebra l’incontro dell’angelo con le donne che si erano recate al Santo Sepolcro.


Il giorno dopo Pasqua è considerato un giorno festivo in molti paesi del mondo.

 

Pasqua, gli appuntamenti religiosi

Quali sono i riti pasquali: la settimana santa si apre con la domenica delle palme, che celebra l’arrivo trionfale di Gesù a Gerusalemme, e si conclude con il sabato che precede la Pasqua, ossia la Resurrezione di Gesù Cristo.

 

Tra il lunedì e il mercoledì si ricorda il tradimento di Gesù, avvenuto per 30 denari.

 

Il giovedì si ricorda l'ultima cena di Gesù con la messa in cena domini, in cui avviene anche la lavanda dei piedi, effettuata sempre da Gesù all’ultima cena.

 

Il Venerdì Santo si ricorda il giorno della morte di Gesù e avviene la celebrazione della Passione con la via Crucis.

 

Nella notte di sabato si celebra la veglia pasquale.


La settimana santa è così seguita dalla Pasqua di Resurrezione.


Sono molti i riti che, da nord a sud, contraddistinguono le diverse regioni d’Italia durante la settimana santa.

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