I Minimi e Forfettari 2020 sono tenuti al versamento dell’imposta sostitutiva rispettivamente del 5% per chi mantiene i requisiti per rimanere nel regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’articolo 27 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e pari al 15% (o al 5% per le start up) per la Partita IVA con i requisiti del nuovo regime, ivi compresi i contribuenti obbligati a passarvi per la soppressione di alcuni regimi fiscali come appunto i minimi, quello delle nuove iniziative imprenditoriali, gli ex minimi ecc.
Proroga versamento IRPEF 2020 forfettari e minimi:
E' ufficiale, una nota del ministero dell'Economia annuncia la proroga scadenza versamenti Irpef 2020 per gli ISA e forfettari al 20 luglio. In attesa del DPCM, ecco il comunicato stampa diramato ieri 22 giugno:
Comunicato Stampa N° 147 del 22/06/2020:
Per tener conto dell’impatto dell’emergenza COVID-19 sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e, conseguentemente, sull’operatività dei loro intermediari, è in corso di emanazione il DPCM che proroga il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi.Roma 22/06/2020
Coronavirus, novità Calcolo acconti 2020 IRPEF, IRES, IRAP:
Coronavirus, calcolo acconti IRPEF 2020 novità Decreto Liquidità: in questo periodo emergenziale da Covid-19, il decreto Liquidità ha introdotto delle novità circa la modalità di calcolo degli acconti delle imposte 2020.
Con la Circolare 9 del 13.04.2020 l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le novità da Coronavirus, in merito alle scadenze di Irpef, Ires e Irap.
IRPEF e IRES acconti 2020 con metodo storico o previsionale senza sanzioni:
Il calcolo di Ires e Irpef per l’anno 2020, quest'anno si potrà effettuare secondo il metodo storico, e cioè calcolare l'imposta dovuta sulla base di quanto dovuto per l’anno precedente, considerando detrazioni, crediti di imposta e ritenute.
In alternativa, si potrà utilizzare il metodo previsionale senza temere di incorrere in more o sanzioni per omesso e insufficiente versamento.
Acconti imposte 2020 calcolo metodo previsionale: niente sanzioni se scostamento è uguale o inferiore al 20%
In particolare nella Circolare AdE si legge che "al fine di ridurre il fabbisogno finanziario delle imprese, viene favorito l’utilizzo del metodo previsionale ai fini della determinazione degli acconti dovuti per il 2020, introducendo, un regime di favore che prevede la mancata applicazione di sanzioni (per omesso o insufficiente versamento) ed interessi nell’ipotesi in cui l’acconto versato col metodo previsionale non sia inferiore all’ottanta per cento della somma che risulterebbe dovuta a titolo di acconto sulla base della dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso".
In pratica significa che l’acconto IRPEF 2020 e IRES può essere effettuato sulla base di quanto il contribuente prevede di realizzare come reddito, ipotizzando anche le eventuali detrazioni e deduzioni. Di conseguenza, se lo scostamento tra quanto versato e quanto realmente dovuto sarà uguale o inferiore al 20%, non verranno applicate more o sanzioni.
Lo stesso principio si applica anche alle seguenti imposte:
imposta sostitutiva sui redditi;
cedolare secca sul canone di locazione;
IVIE;
IVAFE.
Minimi e Forfettari 2020: come versare imposta sostituiva con l'f24?
Sia i contribuenti minimi che forfettari, ossia i contribuenti nel regime fiscale forfettario 2020, versano rispettivamente l'imposta sostitutiva del 5% e del 15% o ridotta di un terzo nel caso di nuove imprese e quindi start up, tramite modello f24.
Per proccedere alla compilazione del modello di versamento F24, il contribuente interessato, deve indicare:
Codici tributo: nella sezione “Erario";
importi a debito versati: in corrispondenza delle somme indicate nella sezione Erario;
Anno di riferimento: anno d’imposta cui si riferisce il versamento, espresso nel formato “AAAA”.
Per i Minimi: i codici tributo 1793 e 1795 possono essere utilizzati in caso di versamento rateale, nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” nel quale spazio va riportato il numero della rata nel formato “NNRR” dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate. Si specifica che in caso di pagamento in un’unica soluzione il suddetto campo è valorizzato con “0101”.
Il codice 1795 può essere utilizzato anche in corrispondenza degli “importi a credito compensati” in sede di compilazione del Modello UNICO, quando verranno determinate le imposte dovute sui redditi relativi al periodo d’imposta 2018.
Per i Forfettari: li codice tributo va indicato nella sezione Erario in corrispondenza delle somme riportate tra gli “importi a debito versati” e indicare l’“anno di riferimento”, è il periodo d’imposta cui si riferisce l’imposta da versare.
Per pagare l'acconto delle tasse mediante rateizzazione, compilare nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” indicando il numero della rata, ovvero, prima rata e numero totale di rate, mentre se si sceglie di pagare in un’unica soluzione, va indicato il codice “0101”.
Vi ricordiamo che dal 2020 il regime forfettario applica la flat tax 2020 se i ricavi o compensi non superano i 65.000 euro annui.
Versamento tasse Forfettari e minimi: codice tributo e F24
Per i soggetti interessati tenuti al versamento delle somme dovute per l’imposta sostitutiva sul regime di vantaggio per l’imprenditorialità giovanile e lavoratori in mobilità, il regime dei Minimi, sono stati istituiti i Codici Tributo da utilizzare nella compilazione del modello di pagamento F24 per il versamento del primo acconto, secondo acconto e saldo imposta.
I Codici Tributo da indicare nel Modello F24 per il Regime dei Minimi sono:
1793 – per il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva, prima rata;
1794 – per il versamento dell’acconto, seconda rata;
1795 – per il versamento del saldo.
Il regime, in generale, ha una durata di 5 anni, con l’eccezione dei più giovani che possono utilizzarlo fino al compimento del 35° anno.
Codice tributo f24 forfettatri: l'imposta sostitutiva del 15% va versata con modello F24, i relativi codici tributo sono stati da poco pubblicati dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione 59/E dell'11 giugno 2015. Tali codici tributo F24 forfettari sono:
1790 codice tributo da utilizzare per versare l'acconto prima rata;
1791 acconto seconda rata o in unica soluzione;
1792 saldo
Minimi e Forfettari 2020: dove e come pagare l'F24?
I contribuenti nel Regime dei Minimi e del regime forfetario, titolari di partita Iva hanno l’obbligo di effettuare i versamenti fiscali e previdenziali esclusivamente per via telematica, pertanto, anche il pagamento dell’Imposta sostitutiva del 5% e del 15% sia in acconto che saldo deve essere versata online mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per il pagamento con il Modello F24:
Direttamente dal contribuente:
mediante il servizio telematico (Entratel o Fisconline) utilizzato per la presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali
mediante i servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane, o i servizi di remote banking (Cbi) offerti dal sistema bancario
Tramite gli intermediari abilitati al servizio telematico Entratel che:
aderiscono a una specifica convenzione con l’Agenzia delle Entrate e utilizzano il software fornito loro gratuitamente dall’Amministrazione
si avvalgono dei servizi online offerti dalle banche e da Poste Italiane.
Il pagamento F24 online può essere effettuato esclusivamente dal contribuente che è abilitato ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, perciò deve corrispondere il suo codice fiscale con quello indicato nel modello f24 online.
Gli F24 telematici, ovvero, compilati online possono essere annullati entro e non oltre il penultimo giorno lavorativo precedente la data di addebito (cioè prima che il pagamento sia definitivamente inoltrato alla banca da parte dell’Agenzia delle Entrate) utilizzando la funzione “Annulla” del menu “Documenti” dell’applicazione Entratel oppure la funzione “Richiesta annullamento” del menu “Strumenti” di Fisconline.
Minimi e Forfettari 2020: calcolo acconto e saldo imposta sostitutiva 5% e 15%
Gli acconti dell’imposta sostitutiva ridotta al 5% e al 15% per il regime dei minimi e forfetario vanno effettuati, salvo proroghe, nei mesi di giugno e novembre.
Per il regime dei minimi il versamento degli acconti dell’imposta sostitutiva, vanno calcolati secondo:
1) Metodo storico: i soggetti che hanno adottato il regime dei minimi, per calcolare l’acconto con il metodo storico, devono fare riferimento a quanto esposto a rigo LM14 “Differenza” del mod. UNICO 2019 PF ed applicare le regole previste per i soggetti IRPEF.
I soggetti che hanno adottato il regime dei minimi e ne sono fuoriusciti, applicano nello stesso anno il regime ordinario.
Per le imprese familiari: il titolare deve sommare al proprio acconto (determinato con il metodo storico) il 99% dell'imposta risultante dalla dichiarazione dei redditi dei collaboratori, per la quota parte riferibile al reddito di partecipazione all’impresa familiare. Tale quota è determinata in proporzione all’incidenza del reddito di partecipazione sul reddito complessivo del collaboratore.
i collaboratori familiari determinano il proprio acconto commisurandolo alla quota di imposta riferibile ai redditi diversi da quello di partecipazione.
Gli stessi possono utilizzare il metodo previsionale con riferimento agli altri redditi posseduti. I contribuenti minimi e i forfetari sono esonerati dall’IRAP e quindi non sono tenuti al versamento del relativo acconto, si sottolinea, inoltre, la presenza nel mod. UNICO 2020 PF della voce “altri redditi” assoggettati ad IRPEF, pertanto si consiglia di verificare la necessità di versare anche l’acconto IRPEF con le relative modalità.
2) Metodo previsionale: considerando l’acconto commisurato all’imposta sostitutiva con aliquota del 5% determinata sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo che si prevede di conseguire nel 2020.
Tale metodo, permette di effettuare un versamento in misura inferiore rispetto a quello calcolato mediante il metodo storico o addirittura di non effettuare nessun versamento se nel 2020 si presume di conseguire un reddito e quindi un’imposta inferiore rispetto all’anno 2019.
Nel caso in cui la previsione di calcolo dovesse risultare erronea, quindi con un versamento inferiore a quanto dovuto in base al reddito effettivamente conseguito, è applicabile il ravvedimento operoso: sanzione ridotta + tributo + interessi di mora.
L’acconto dell’imposta sostitutiva del 5% per i forfettari start up, o del 15% per i forfettari va versato anche per chi ha aperto una nuova attività con partita Iva nel 2020?
Per i soggetti che applicano per la prima volta il nuovo regime non è dovuto l’acconto dell’imposta sostitutiva poiché, trattandosi del primo anno di adesione al regime, non esiste una base storica di riferimento per il relativo calcolo, pertanto, il versamento di tale imposta verrà effettuata al momento della compilazione del Modello Unico 2020.
Scaricare il modello F24 semplificato, ordinario e editabile:
L’Agenzia delle Entrate ha ideato per semplificare le operazioni di versamento e pagamento delle imposte per i contribuenti che devono pagare e compensare le imposte erariali, regionali e degli enti locali, compresa l’IMU (Imposta Municipale Propria).
Il nuovo Modello F24 Semplificato è composto da un’unica pagina divisa in due parti: quella superiore è la copia per chi effettua il versamento e quella inferiore è la copia per la banca, l’ufficio postale o l’agente della riscossione.
Il software "F24 online" è un servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che consente alle persone fisiche e alle società di compilare il modello F24 e Modello F24 Accise in modo semplificato e guidato fino all’esecuzione del pagamento online delle imposte senza dover recarsi in banca.
Per poter utilizzare il software di compilazione del Modello F24 online occorre essere registrati ai servizi telematici dell’Agenzia (Entratel o Fisconline) ed essere titolari di un conto corrente presso una delle banche che hanno stipulato con l’Agenzia delle Entrate un’apposita convenzione.