I lavori in Parlamento

Recovery Fund, il premier Conte: “Linee guida pronte per Bruxelles”

Sul nuovo Dpcm: “Puntiamo a evitare un nuovo lockdown e a tutelare l’economia”. Domani alla Camera dei deputati il voto sullo scostamento di bilancio.

Recovery Fund, il premier Conte: “Linee guida pronte per Bruxelles”

Riscontro positivo dal Parlamento


“Il Parlamento ha lavorato e ci offre un riscontro positivo: siamo in condizione di presentare le Linee guida a Bruxelles”. E’ soddisfatto il premier Giuseppe Conte che in una conferenza stampa a Palazzo Chigi annuncia che “ci siamo”, le Linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono pronte per il passaggio successivo, quello del vaglio Ue. Questo pomeriggio l'Aula del Senato con 148 sì, 122 no e 2 astenuti ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza che approva la relazione delle commissioni Bilancio e Politiche dell’Unione europea sulle proposte per la definizione del Pnrr.  La risoluzione dell'opposizione, su cui il Governo aveva dato parere contrario, è stata respinta con 120 sì, 148 no e 5 cinque astenuti. In serata è attesa la votazione alla Camera.

 

Certezza dei tempi e concentrazione risorse su progetti qualificati

‘Certezza sui tempi’ e ‘concentrazione delle risorse su punti qualificanti’ sono gli elementi comuni ai due atti di indirizzo presentanti nei due rami parlamentari dai giallorossi. Il Governo ora dovrà dare ‘rapida attuazione ai contenuti della proposta di Linee Guida e alle indicazioni contenute nelle relazioni deliberate dalle commissioni”.  Diversi sono i capitoli su cui si è lavorato: oltre alla certezza dei tempi, rilancio del Mezzogiorno, innovazione, rivoluzione green, infrastrutture, cultura e istruzione, equità sociale, sanità e coinvolgimento del Parlamento. Altro passaggio è costituito dall’invito ‘al Governo a prevedere una normativa legislativa specifica, da sottoporre in tempi brevi all'esame del Parlamento" e a costituire "una struttura dedicata, dotata del personale qualificato per le attività di progettazione, attuazione e monitoraggio dei progetti connessi al Recovery Fund’. 

 

Evitare lockdown generalizzato

Il presidente del Consiglio ha anche annunciato che sarà “presto in Parlamento per illustrare le nuove misure di gestione della pandemia e per parlare dell’utilizzo delle risorse del Recovery fund”. Verso “l'opposizione c'è la massima disponibilità a condividere”, ha affermato. E consapevole dei “sacrifici ulteriori” chiesti dalle nuove norme, si è detto convinto “che rispettando le misure potremo adeguatamente affrontare questa nuova fase. Il nostro obiettivo è molto chiaro: evitare di far ripiombare il Paese in un lockdown generalizzato. L'economia sta ricominciando a correre, per tutelare l'economia e insieme la salute dobbiamo rispettare queste regole”.

 

Domani scostamento di bilancio in Aula a Montecitorio

Ed è proprio l’economia al centro dell’attenzione di Governo e Parlamento anche nelle prossime ore. Domani alla Camera approda lo scostamento di bilancio che poi in serata, o al massimo giovedì, dovrebbe terminare l’iter al Senato. Per l’approvazione è richiesta la maggioranza assoluta, 161 voti a Palazzo Madama e 316 a Montecitorio. Questa volta va evitato a tutti i costi il pasticcio della settimana scorsa, quando sulle comunicazioni del ministro Speranza alla Camera la maggioranza è andata sotto per due volte. Sulla questione dei deputati da considerare assenti giustificati perché in isolamento per le misure anticovid sembra che per domani i conti li stiano facendo e i numeri dovrebbero esserci.  

 

In Europa arriva la minaccia di veto della Polonia sul Recovery Fund

Intanto in Europa vanno avanti i negoziati sul Piano di ripresa e si cerca di stringere i tempi. Intervenendo alla seduta plenaria del Parlamento europeo il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni ha mostrato fiducia su “un accordo” per sbloccare il Fondo “entro fine anno”. Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, oggi a Bruxelles per una serie di incontri istituzionali ha chiesto “tempi certi perché le nostre imprese non possono più aspettare”.  Ma nel tardo pomeriggio è arrivata come una doccia fredda la dichiarazione del vice premier polacco Jaroslaw Kaczynski. La Polonia potrebbe porre il veto al Recovery Fund e al budget Ue per difendere “la propria identità, libertà e sovranità”. 

 

M5S: Governo valuti se chiedere prestiti

E anche sul fronte interno qualche crepa potrebbe aprirsi. I parlamentari cinquestelle della Commissione Finanze  hanno chiesto di inserire nell’ambito del “ parere sulla Nota di aggiornamento al Def  un passaggio riguardante il Next Generation EU, comunemente detto Recovery Fund. Ciò che chiediamo”, hanno spiegato, “è che il Governo valuti attentamente se è il caso di richiedere all'Europa questi prestiti visti i rendimenti bassissimi che paghiamo sui BTP, addirittura negativi sui titoli italiani a scadenze fino a 4 anni”.

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