Come funziona Immuni

Immuni: cosa succede in caso di notifica? Dubbi e domande sull'app

App Immuni: come comportarsi nel caso di una notifica di esposizione a rischio? Gli spostamenti vengono tracciati? Le domande più frequenti sull'app

Immuni: cosa succede in caso di notifica? Dubbi e domande sull'app

Sempre più persone hanno deciso di scaricare l’app Immuni a causa della seconda ondata di contagi da coronavirus.

Dal 6 ottobre fino al 13 ottobre i download sono passati da poco meno di 7,5 milioni a 8,6 milioni, secondo i numeri indicati sul sito immuni.italia.it. Ma cosa succede nel caso in cui arrivi una notifica da parte dell’app di contact tracing? Quale sarà il comportamento da adottare? Una volta scaricata l’app, gli spostamenti verranno tracciati?

 

Facciamo chiarezza sulle domande più frequenti che riguardano Immuni.

 

App Immuni: cosa fare in caso di notifica?

Nel caso in cui una persona scopra di essere positiva, con l'aiuto del personale sanitario che gli ha comunicato l’esito del tampone può decidere di segnalare la sua positività tramite l’app. Tutte le persone che sono entrate in contatto con questo utente riceveranno quindi una notifica: “Esposizione a rischio”, con la data in cui è avvenuto il contatto (per più di 15 minuti.)

 

A questo punto la decisione di rispondere all’avviso è volontaria, ma ovviamente utile e fortemente consigliata: Immuni suggerisce di contattare il medico di base o il pediatra di libera scelta, che a sua volta provvederà ad avvisare il Dipartimento di prevenzione dell’ASL.


A questo punto è necessario rimanere in isolamento fiduciario per 10 giorni (invece di 14, ridotti dal nuovo protocollo) dal momento del contatto e non dalla notifica: non sarà possibile avere contatti con altre persone, congiunti compresi, né andare a lavorare. In assenza di sintomi è comunque possibile continuare a lavorare in smart working se l’azienda lo consente oppure, se dipendenti, usufruire della malattia (così come nel caso di malattia conclamata).

 

Per quanto riguarda il tampone, è l’ASL che determina i tempi: in assenza di sintomi si torna alla fine del periodo di 10 giorni, altrimenti con tosse e febbre potrebbe essere effettuato anche prima. In attesa dell’esito bisogna continuare a rimanere in isolamento.
Seguendo tutte le raccomandazioni si riducono i rischi di contagio per se stessi e per gli altri.

 

Immuni: gli spostamenti sono tracciati?

Come sottolineato anche sul sito dell’app, Immuni non è in grado di rilevare i luoghi frequentati ma tramite Bluetooth Low Energy (e non GPS) rileva i dispositivi (che hanno scaricato l’app) per lo scambio dei dati.

 

La privacy viene tutelata con Immuni?

La privacy di ogni utente viene sempre tutelata: questo aspetto, molto dibattuto prima del lancio dell’app, continua a essere garantita. Immuni non raccoglie alcun tipo di dato o informazione che potrebbe far risalire all'identità di chi lo utilizza.

 

Come controllare se l’app Immuni sta funzionando correttamente?

Installare l’app è molto semplice e lo è anche verificare il suo corretto utilizzo.
Basta controllare che nella sezione “Home” sia riportata la dicitura “Servizio Attivo”.

È importante, affinché risulti utile, portare sempre con sé lo smartphone su cui l’app è installata, mantenere attivo il bluetooth, leggere e seguire tutte le raccomandazioni che potrebbero arrivare dall’app.

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