Sintomi covid

Asintomatici e sintomatici: quanto dura la quarantena e isolamento?

Una circolare del Ministero della Salute spiega durata di quarantena e isolamento e numero tamponi per casi positivi al Covid-19 sintomatici e asintomatici

Asintomatici e sintomatici: quanto dura la quarantena e isolamento?

Le regole per isolamento e quarantena. Una circolare del Ministero della Salute ha reso noto che c’è stata una nuova valutazione in merito al periodo da rispettare, nonché del numero di tamponi da effettuare.

 

Le nuove regole sono state formulate prendendo in considerazione l’attuale situazione epidemiologica, le nuove evidenze scientifiche, le indicazioni di organismi internazionali (come l'Organizzazione Mondiale della Sanità e l’European Centre for Disease Prevention and Control) e il parere del Comitato Tecnico Scientifico.

Il Governo ha intanto firmato il nuovo Dpcm 3 novembre che contiene misure di contrasto e contenimento dell'emergenza Covid-19 ancora più stringenti, rese necessarie dall'aumento dei contagi.

 

Quarantena e isolamento Covid-19: qual è la differenza?

Nel documento del Ministero della Salute viene innanzitutto chiarita la differenza tra isolamento e quarantena.


L’isolamento dei casi di infezione da SARS-CoV-2, che sia stata documentata, si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in un ambiente e in condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.

La quarantena di 10 giorni, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, in modo da monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e avere la possibilità di identificare nuovi casi con una certa tempestività.

 

Quarantena e isolamento: le linee guida del Ministero

Le nuove indicazioni riguardano i casi positivi asintomatici, i casi positivi sintomatici, i casi positivi a lungo termine e i contatti stretti asintomatici.

  • Casi positivi asintomatici

Le persone asintomatiche, ma risultate positive alla ricerca del virus SARS-CoV-2, possono rientrare in comunità dopo aver rispettato un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale sia stato eseguito un test molecolare con risultato negativo. Quindi 10 giorni + test.

 

  • Casi positivi sintomatici

Le persone sintomatiche, risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2, possono rientrare in comunità sempre dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia, cioè la perdita dell’olfatto, e l’ageusia/disgeusia, ossia la perdita o la distorsione del senso del gusto che possono durare più tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo, eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi. Quindi 10 giorni, più almeno 3 giorni senza sintomi + test.

 

  • Casi positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare, in caso di assenza di sintomatologia da almeno 7 giorni (fatta eccezione sempre per anosmia e ageusia/disgeusia), possono interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio può anche essere modulato dalle autorità sanitarie, in accordo con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate. Ad esempio, in caso di pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato.

 

  • Contatti stretti asintomatici

I contatti stretti di casi positivi al Covid-19, confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:

  1. un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure

  2. un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

 

Covid, le raccomandazioni del Ministero della Salute

Le linee guida del Ministero della Salute raccomandano inoltre:

  • di eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;

  • prevedere accessi al test differenziati per i bambini;

  • non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici ai contatti dei contatti del caso positivo se non c’è stata vicinanza, con due eccezioni: se il contatto stretto del caso non sia successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o oppure, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità;

  • di promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

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