
L'influenza novembre 2020: generalmente l'influenza raggiunge il suo massimo picco tra natale e capodanno, fino a scomparire alla fine di marzo. Per cui in aprile e maggio sono più che mai pochissimi i casi di influenza.
La causa dell'aumento del rischio contagio in questo periodo può essere dato dalle temperature ballerine, freddo e caldo improvvisi che contribuiscono al contagio.
Dal momento poi che ogni anno i sintomi influenzali 2020 cambiano nella loro virulenza e aggressività, non c'è ancora modo di prevedere se l'influenza di quest'anno rappresenterà un grande rischio per la popolazione italiana.
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Cos'è l'Influenza 2020?
Che cos'è l'influenza 2020? Come ogni anno durante i periodi invernali il nostro paese viene colpito dalla solita influenza che inizia a mietere i primi pazienti già durante i mesi di ottobre e novembre con sintomi preinfluenzali, per poi raggiungere l'apice alla prima metà di febbraio fino a metà marzo per poi continuare anche e in primavera.
Le epidemie influenzali, infatti, si verificano ogni anno nei mesi autunnali e invernali e possono essere causate da virus di tipo A più contagiose e più aggressive rispetto a quelli di influenza B.
Secondo la definizione fornita dal Ministero della Salute l'influenza è una malattia generalmente causata da virus che provocano infezioni di vario genere e grado alle vie aeree quindi naso, bocca e polmoni.
Tali infezioni, sono molto contagiose per cui la trasmissione del visus da persona a persona è molto facile e veloce, basta infatti che un soggetto sano entri a contatto con le goccioline di muco e saliva di una persona influenzata, per sviluppare dopo pochi giorni i sintomi del virus. La cui gravità dipenderà in primis dallo stato di salute del soggetto colpito e poi dall'aggressività e virulenza della malattia.
L'influenza quindi non va mai sottovalutata e categorizzata come un semplice acciacco di stagione, perché forse non tutti sanno che questa patologia in Italia è la terza causa di morte dopo l'AIDS e la tubercolosi, ogni anno, infatti, le persone che muoiono per complicazioni da influenza sono circa 8.000 divisi tra anziani, bambini e coloro che soffrono di un abbassamento del sistema immunitario a causa di altre patologie o uso di farmaci debilitanti per la salute.
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Influenza novembre 2020 sintomi:
I sintomi influenza novembre 2020 possono essere tanti e di varia intensità, nella maggior parte dei casi si evidenziano in:
Raffreddore con naso chiuso e tanto muco, congiuntivite.
febbre improvvisa dai 38° in su con brividi e mal di ossa.
Tosse, mal di gola, congestione delle prime vie respiratorie,
Mal di testa, malessere generale e sonnolenza.
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diarrea, vomito e nausea con mancanza di appetito.
Possibili complicazione influenzali possono insorgere a causa di bronchiti, broncopolmoniti e polmoniti virali e batteriche ma anche a disidratazione e aggravamento di malattie croniche a carico del cuore o dell'apparato respiratorio come sinusiti, otiti e asma.
Dal momento che tutti i sintomi dell'influenza sono comuni e molto simili a quelli di tante altre malattie come ad esempio il nuovo Coranavirus o più una una faringite o tonsillite, è bene ricordare che l'influenza può definirsi tale se è associata alla comparsa di febbre improvvisa più alta di 38° gradi che dura tra i 3 e i 4 giorni, accompagnata da brividi e sudorazione. Vedi anche i sintomi Influenza novembre 2020 nei bambini.
Quanto dura l'influenza nei bambini e negli adulti?
La durata della sindrome influenzale generalmente ha una durata di circa 7 giorni negli adulti e 10 giorni nei bambini ma molto dipende dallo stato di salute della persona colpita dal virus, dalla virulenza e aggressività dei sintomi e se ci sono particolari circostanze che possono favorire delle complicacazioni.
Solitamente però, la scomparsa dei sintomi influenzali avviene dopo circa una settimana ma alcuni sintomi come la tosse o raffreddore possono durare anche di più.
Il periodo di incubazione della malattia, ossia, il tempo che trascorre tra contagio e comparsa dei primi sintomi influenzali è variabile ma comunque può andare dai 3 ai 7 giorni.
Come si trasmette l'influenza: contagio e incubazione
Il contagio dell'influenza tra gli esseri umani, avviene attraverso il contatto tra persone sane e persone infettate del virus. Realisticamente parlando, la trasmissione dell'influenza avviene attraverso le goccioline di muco e saliva che vengono emesse dalle persone con uno starnuto o semplicemente parlando a distanza ravvicinata, oppure, attraverso il contatto con fluidi corporei o con superfici e mani contaminate dal virus influenzale.
Sapere quindi come si instaura il contagio della sindrome influenzale ci aiuta a capire anche come prevenire ed evitare la trasmissione, considerando anche che una persona infetta è contagiosa anche durante il periodo di incubazione della malattia molto prima della comparsa dei sintomi, inoltre, gli adulti sono in grado di trasmettere il virus da 3 a 7 giorni dall'inizio della malattia mentre i bambini sono contagiosi più a lungo.
Vaccino antinfluenzale 2020/2021:
Per prevenire l'influenza un rimedio efficace è il vaccino antinfluenzale che può essere somministrato dal proprio medico curante, ASL e SSN a partire da metà di ottobre fino a fine dicembre.
L'azione protettiva del Vaccino antinfluenzale 2020/2021 parte già dopo 2 settimane dalla somministrazione e prosegue alta fino a 6 - 8 mesi dopodiché va via via declinando, la sua efficacia è stata stimata dal 70% al 90% a seconda degli anni e dal tipo di virus ma comunque è sempre consigliato a tutti i soggetti.
Il vaccino è acquistabile in farmacia ed è invece gratuito per le persone ad alto rischio come ad esempio:
Chi ha o ha superato i 65 anni;
Bambini sopra i 6 mesi ragazzi e adulti affetti da gravi patologie respiratorie, al cuore, diabete ecc. o sotto trattamento ad acido acetilsalicilico;
Donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre all’inizio della stagione influenzale 2019/2020;
Persone di qualsiasi età ricoverate presso strutture ospedalieri, lungo degenza ecc;
Medici e personale sanitario di assistenza, addetti al servizio pubblico, familiari a contatto con soggetti a rischio, veterinaria, allevatori di animali, macellatori.
Consigli per evitare il contagio e attaccare l'influenza agli altri:
Un altro modo per prevenire e proteggersi dalla trasmissione della sindrome influenzale è adottare misure igienico sanitarie in grado di ridurre al minimo le probabilità non solo di essere contagiati ma anche di contagiare, come ad esempio:
Coprirsi il naso e la bocca con un fazzoletto di carta usa e getta se si tossisce o starnutisce. Non riutilizzare il fazzoletto ma gettarlo immediatamente.
Lavare molto spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto se si è stati in luoghi o mezzi pubblici come scuola, autobus, lavoro ecc.
Non toccarsi il viso, occhi, naso e bocca con le mani sporche.
Non uscire di casa se si è influenzati, quindi niente viaggi, scuola o lavoro.
Inoltre riposo forzato e bere tanta acqua per evitare la disidratazione a causa della febbre, vomito o diarrea.