Caso Covid

Vida ha giocato positivo: calcio così non ti difendi dal Covid!

Durante la sfida tra Turchia-Croazia i protocolli non sono stati seguiti come avrebbero dovuto mettendo a repentaglio la salute di moltissime persone.

Vida ha giocato positivo: calcio così non ti difendi dal Covid!

Ennesima storia inquietante di questo delicato periodo. Dopo che nel baseballera era accaduto qualche giorno fa a Justin Turner, terza base dei LA Dodgers durante la finale delle World Series, ora tocca anche al mondo del calcio.

 

Ieri durante l’intervallo della partita, la Croazia ha ricevuto la notizia degli esiti dei tamponi e un giocatore titolare Domagoj Vida è risultato positivo. Come possono sentirsi tutelati i calciatori se i controlli non ci sono?

 

Vida positivo al Covid metre era in campo:

Una gara che rimarrà storica per il pericolo ha corso. Non ci riferiamo al risultato indubbiamente spettacolare di 3-3 alla Vodafone Arena tra Turchia e Croazia, ma a quello che è successo nei primi 45 minuti di gara.

 

Più volte ci si era questionati se ai tempi del Covid fosse necessario mandare i calciatori in nazionale, includendo dunque trasferte e spostamenti da un paese all’altro, incontri tra compagni di diversi campionati e i rischi di contagiare tanti elementi che potevanoportare ad  un vero e proprio focolaio. Ora anche il nostro di campionato deve tremare poiché Domagoj Vida è stato scelto tra gli 11 titolari del tecnico Zlatko Dalic. Fin qua niente di male se non fosse che durante l’intervallo sono arrivati i risultati dei tamponi, affermando la positività del difensore del Besiktas.

 

Una situazione surreale che ha messo nel panico totale compagni, avversari, staff e quaterna arbitrale. Un’episodio che ha dell’assurdo, sotto tutti i punti di vista e che rischia di portare diverse sanzioni per chi, ancora una volta, non ha rispettato i protocolli. Come detto, tra i giocatori che potrebbero essere stati contagiati vi sono tanti componenti della Serie A: Demiral (Juventus), Calhanoglu (Milan), Badelj (Genoa), Perisic (Inter), Kalinic (Verona), Rog (Cagliari)Brozovic e Perisic (Inter) e Pasalic (Atalanta). Diversi elementi che  faranno ritorno alla casa base, in Italia, dove verranno messi in isolamento in virtù di preservare la salute del resto dei componenti tecnici di ogni team.

 

Ci sono stati dei nuovi tamponi immediati che daranno luce a potenziali danni riportati  da questo malaugurato avvenimento. Intanto la Federazione croata cerca di tranquillizzare, se in qualche modo possibile , con un comunicato : “Il servizio medico della nazionale ha isolato il calciatore secondo tutte le misure epidemiologiche fino alla conferma dei risultati dei test. Vida, secondo il regolamento, trascorrerà i prossimi giorni in auto isolamento a Istanbul”.

 

Un rischio che non si può più correre:

Ancora una volta la tutela della salute per i calciatori non è stata rispettata. Giocare amichevoli non aiuta le squadre Nazionali a crescere, ma rischia solo di aumentare il pericolo inutilmente.

 

Concludere un campionato è già complesso in sé, perché rendere le cose così difficili? Hanno ragione gli allenatori, bisognerebbe poter dire basta a queste pause pericolose, continuare fluidamente la stagione con i club terminandola il prima possibile.

 

Anche il calciatore blaugrana Frenkie De Jong si è espresso a riguardo, affermando che "Giocare queste partite amichevoli non è necessario". Non è più un gioco, tante società stanno fallendo e organizzare questi avvenimenti “extra-League” è solo un rischio aggiuntivo. Questa storia sia da esempio per il futuro, se non vogliamo dire addio anche all’Europeo di giugno.

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