I fronti aperti

Covid e Natale 2020, il governo conferma ulteriori restrizioni

Prosegue intanto la verifica: Conte incassa il sostegno di Leu ma Renzi è ancora sul piede di guerra. Dl ristori: passa in Senato il maxi-emendamento

Covid e Natale 2020, il governo conferma ulteriori restrizioni

Nel governo si lavora per trovare la quadra sulle nuove restrizioni anti-covid da adottare nei giorni di Natale e Capodanno. Una nuova riunione con i capidelegazione è attesa oggi. Ma che ci sarà una stretta è confermato dal presidente del Consiglio: “Introdurremo misure ulteriori”. Intanto, al Senato, la maggioranza presenta una mozione unitaria che impegna l’esecutivo a “rivalutare le misure” di contenimento della pandemia “con riferimento agli spostamenti nei giorni 25-26 dicembre e 1 gennaio, sulla base della più rigorosa analisi delle evidenze scientifiche, garantendo massima equità di trattamento tra cittadini residenti in comuni di diverse dimensioni”. Il testo impegna anche a provvedimenti “di ristoro proporzionati alle perdite di fatturato" anche per chi ora è aperto. L’obiettivo di queste ore è ricomporre le divisioni tra le forze di maggioranza. A spingere per maggiore rigore Leu e Pd, più prudenti M5S e Italia viva. Il capo delegazione dem, Dario Franceschini ribadisce: “E' tempo di scelte rigorose di governo e Parlamento: solo regole più restrittive durante le festività potranno evitare una terza ondata di contagi. Per noi che abbiamo responsabilità istituzionali è un dovere intervenire oggi senza esitazioni per salvare vite umane domani”.

 

Verifica di governo 

Continuano anche gli incontri a Palazzo Chigi con le delegazioni giallorosse per la verifica di governo. Ieri sera il confronto tra il premier e i rappresentanti di Leu. Tra loro anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Non ci piacciono giochi e giochetti, pensiamo che il confronto si debba fare nel merito e abbiamo ampia fiducia nel presidente del Consiglio e nel fatto che insieme si possa trovare una soluzione”, chiarisce Loredana De Petris. L’invito al premier è ad “andare avanti”. E sul Recovery: “è un'occasione che il Paese non può perdere e non può sprecare”. Sul tavolo anche la patrimoniale. A parlarne il portavoce di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, primo firmatario insieme a Matteo Ordini (Pd) di un emendamento alla legge di Bilancio per introdurla.

Ma se da un lato Conte incassa il sostegno di Leu, dall’altro subisce ancora gli attacchi di Renzi. Italia viva mantiene una posizione di rottura nei confronti del premier. In una nota del partito si legge che “non parteciperà alla riunione odierna dei capidelegazione” convocata sulle norme anti-covid per Natale. Questi i motivi: “La ministra Bellanova è tutt'ora impegnata, come sanno da tempo sia il presidente Conte che i capidelegazione, in una missione a Bruxelles a tutela del Made in Italy agroalimentare e rientrerà in serata”. E sulle restrizioni: “La posizione di Iv è chiara, ribadita nelle ultime ore anche da Renzi: il partito sosterrà lealmente la posizione del governo, purché si decida tempestivamente e si diano ai cittadini regole chiare”.

 

I ristori per le categorie colpite

In Parlamento si va avanti con l’esame sulle misure economiche. Nella notte il Senato ha votato con 154 voti a favore e 122 contrari la fiducia sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del decreto ristori, che incorpora i successivi decreti ristori bis, ter e quater. Ora il provvedimento passa al vaglio della Camera che dovrà convertirlo in legge entro il 27 dicembre. Si tratta delle norme per arginare le difficoltà causate a diverse categorie economiche dalle chiusure decise per fronteggiare la pandemia. Potrebbe andare verso la bocciatura invece l’emendamento al ddl Bilancio per l‘introduzione dell’imposta patrimoniale. Governo e relatori hanno espresso “parere contrario”, il che lascia presagire che la proposta che prevede di cancellare l'Imu e l'imposta di bollo sui conti correnti bancari per sostituirle con un'imposta sui patrimoni che superino i 500.000 verrà bocciata in Commissione.

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