Esenzioni Imu 2021

Imu 2021: esenzione bar, ristoranti, hotel in legge di bilancio 2021

Bar, ristoranti ed hotel potrebbero essere esentati da pagamento Imu 2021, grazie ad un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 per settori in difficoltà

Imu 2021: esenzione bar, ristoranti, hotel in legge di bilancio 2021

Buone notizie per il pagamento della tassa sulle seconde case e immobili di lusso per il prossimo anno, il 2021.

 

Bar, ristoranti ed hotel saranno esentati dal pagamento dell’Imu nel 2021 grazie ad un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che prevede l’esonero dal pagamento della tassa per tutto il nuovo anno limitatamente alle categorie maggiormente colpite dagli effetti negativi della pandemia da Covid-19.

 

Vediamo come si pagherà l’Imu nel 2021.

 

Imu 2021: allo studio esenzioni per bar, ristoranti, alberghi e altre categorie in difficoltà

Bar e ristoranti non pagheranno l’Imu nel 2021, tutte e due le rate previste, ma anche tutte quelle categorie penalizzate dalle restrizioni e chiusure per arginare il diffondersi dei contagi da Coronavirus.

 

Quattro gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 presentati in commissione Bilancio alla Camera sugli aiuti alle categorie in difficoltà causa Covid-19 e tra questi uno riguarda l’esenzione dal pagamento Imu 2021 per le attività maggiormente colpite dalla pandemia. Prevista l'esenzione Imu 2021 per tutti i settori “più in sofferenza” causa Coronavirus, quindi non solo ristoranti e bar ma anche alberghi e altro.

 

Imu 2020 seconda casa: in scadenza il saldo, la seconda rata dell’anno

La notizia dell’esenzione Imu 2021 è arrivata proprio nel giorno in cui scade il termine per il versamento della seconda rata Imu 2020 per le seconde case e immobili di lusso, il saldo, ossia il 16 dicembre 2020. Successivamente si avrà tempo fino al 28 febbraio 2021 per pagare il conguaglio Imu 2020, da determinarsi sulla base delle aliquote pubblicate dai Comuni per la tassa sulle seconde case e immobili di lusso relativa all’anno 2020. Il saldo Imu 2020 porterà nelle casse dello Stato ben 16 miliardi di euro.

 

Non tutti sono tenuti a versare la seconda rata Imu 2020: il decreto Agosto prima e il decreto Ristori poi hanno previsto l’esenzione dal pagamento del saldo Imu 2020 per le attività maggiormente colpite dalla pandemia sulla base di determinati codici Ateco e della flessione del fatturato superiore al 33% nel primo semestre dell’anno: cinema, teatri, stabilimenti balneari, terme, immobili destinati alle attività ricettive, palestre, piscine, discoteche, fiere, etc. Rientrano nell’esenzione del saldo Imu 2020 anche i bar e ristoranti che hanno la propria attività nelle zone rosse e arancioni senza limiti di fatturato.

 

Manovra 2021, novità Partite Iva: cassa integrazione Iscro, anno bianco, pace fiscale omnibus

Continuando a parlare di novità per le Partite Iva non possiamo non citare una vera e propria rivoluzione degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione per autonomi e professionisti iscritti alla gestione separata Inps. Si chiama Iscro - Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa - inserita in Manovra finanziaria 2021 grazie ad un emendamento a firma Chiara Gribaudo (Pd). Un primo passo per tentare di equilibrare le posizioni distanti tra lavoratori dipendenti ed autonomi in materia di tutele, saltate maggiormente all’occhio proprio durante il periodo della pandemia da Coronavirus.

 

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha anticipato la notizia di un anno bianco contributivo per le Partite Iva, riservato agli autonomi e liberi professionisti che hanno registrato un calo del fatturato del 33% durante il lockdown rispetto alle entrate 2019.

 

In lista anche una pace fiscale omnibus, che amplia la possibilità di accedere al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali ai soggetti in sovraindebitamento, ossia coloro che, esclusi dall'applicazione del fallimento o delle altre procedure concorsuali, presentano una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.

 

Attualmente questi soggetti non hanno la possibilità di stralciare Iva e ritenute, possono usufruire solo della rateizzazione del debito che va in ogni caso pagato integralmente.

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