Bollettino BCE

Allarme BCE su debito Italia. Rischi gravi per economia europea

Bollettino BCE: Italia, Spagna, Francia e Slovacchia registreranno nel 2021 i disavanzi più elevati d’Europa, con percentuali superiori al 7,5% del PIL

Allarme BCE su debito Italia. Rischi gravi per economia europea

La Banca Centrale Europea (BCE) lancia un allarme sulla ripresa economica mondiale ed europea e sul debito dell’Italia. Previsto un calo del PIL della Zona Euro nel 4° trimestre del 2020, sebbene in misura molto inferiore rispetto a quanto osservato nel secondo trimestre del 2020.

 

La recrudescenza dei casi di Covid-19 e le misure di contenimento ad essa associate hanno limitano considerevolmente l'attività economica nell'area dell'euro, con il settore manifatturiero che continua a mostrare una buona tenuta, mentre la stessa cosa non si può dire per il comparto dei servizi, frenato dalle nuove restrizioni imposte alle interazioni sociali e alla mobilità.

 

BCE lancia allarme: economia europea a rischio recessione

Nuvole nere all’orizzonte per il Vecchio Continente. Sebbene nel terzo trimestre la ripresa dell'attività economica sia stata più vigorosa rispetto alle attese e le prospettive per la distribuzione dei vaccini anti Covid siano incoraggianti, la pandemia di Coronavirus continua a ingenerare gravi rischi per la salute pubblica e per le economie dell'area dell'euro e del resto del mondo.

 

Così la BCE ha dipinto lo scenario economico che stiamo attraversando in questo periodo, mostrando crescenti preoccupazioni per il futuro ed indicando una flessione dell’attività economica nel 4° trimestre del 2020 che potrebbe però sfociare in una recessione economica pesante.

 

A frenare l’economia la debolezza della domanda e un significativo sottoutilizzo della capacità produttiva nei mercati del lavoro e dei beni e servizi, con un tasso d'inflazione che resta molto basso.

 

Bollettino BCE: nel 2021 disavanzo Italia tra i più elevati in Eurozona

Nel consueto Bollettino economico mensile, la Banca Centrale Europea pone l’accento sui livelli elevati di indebitamento dell’Italia, che assieme a Spagna, Francia e Slovacchia registrerà nel 2021 i disavanzi più elevati d’Europa, con percentuali superiori al 7,5% del PIL, a fronte di tutto il denaro speso per le spese sanitarie legate all’emergenza e per i ristori alle attività più penalizzate dal Covid.

 

Nonostante ciò, la BCE ritiene necessario che il sostegno di bilancio continui a rimanere su livelli elevati. Finché l'emergenza sanitaria persiste e la ripresa non è in grado di autoalimentarsi, sarà importante prorogare le misure temporanee al fine di scongiurare la possibilità di variazioni brusche e significative (cliff effects).

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