Dpcm in arrivo

Cos’è la zona bianca per le regioni “virtuose”. Le regole e novità

In arrivo una nuova colorazione per le zone “Covid-free”, mentre le Regioni chiedono di conteggiare i test veloci. Ecco le ultime novità sulla zona bianca

Cos’è la zona bianca per le regioni “virtuose”. Le regole e novità

Si attendono per oggi le nuove indicazioni sulle limitazioni agli spostamenti e aperture delle attività, in base ai dati aggiornati. Intanto col nuovo Dpcm dovrebbe arrivare anche la zona bianca per le Regioni più virtuose, che intanto chiedono la modifica dei parametri di valutazione, conteggiando anche i test antigenici veloci, oltre ai tamponi molecolari. Ecco di cosa si tratta.  

 

La zona bianca: riaperture e niente coprifuoco

L’ipotesi allo studio del Governo insieme al Comitato Tecnico Scientifico prevede una serie di aperture, in particolare di bar e ristoranti senza più la limitazione di chiusura alle 18. Questo si tradurrebbe nella possibilità di poter tornare a cenare nei locali o fare l’aperitivo. L’intenzione è quella di riaprire anche cinema, teatri, musei e sale da concerto, palestre e piscine.

A proporre la nuova fascia sono stati il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e quello della Giustizia, Alfonso Bonafede.

 

Stop al coprifuoco, sì al distanziamento

La libertà di movimento nel territorio “bianco” prevedrebbe anche la fine del coprifuoco, dunque niente più stop alla circolazione nella fascia oraria 22-5. Naturalmente la possibilità di fruire di locali pubblici non prescinde dall’obbligo dell’uso di mascherina, dalla possibilità di utilizzare gel disinfettanti e dal rispetto del distanziamento, quindi dovrebbero rimanere accessi contingentati.

 

Modifica dell’indice Rt e test veloci

A premere per un cambio nei 21 parametri utilizzati per la colorazione delle Regioni sono proprio i Governatori, che chiedono che siano conteggiati anche i test veloci antigenici, oltre ai tamponi molecolari. In questo caso, infatti, cambierebbe il rapporto tra numero di tamponi e positivi, che sarebbe inevitabilmente più basso. A invocare la modifica, ad esempio, è il presidente del Veneto, Luca Zaia.

La proposta è al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, esattamente come un abbassamento delle soglie dell’indice Rt. Come spiegato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, l’idea è di portare da 1,25 a 1 la soglia che fa scattare la fascia arancione e da 1,5 a 1,25 quella della zona rossa.

 

Le Regioni “virtuose”

Al momento le Regioni più virtuose, che hanno un indice molto inferiore all’1 sono solo 4: Abruzzo (Rt a 0,65), Piemonte (0,71), Toscana (0,79) e Sardegna (0,78), oltre alle province di Bolzano e Trento, rispettivamente a 0,76 e 0,71.

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