Il dietro front

Caos spostamenti, il Viminale sulle seconde case: cosa si può fare

Nuova circolare inviata dal ministero dell’Interno ai Prefetti. Quando, come e dove ci si può spostare. Si aggiunge anche un decreto legge del 14 gennaio

Caos spostamenti, il Viminale sulle seconde case: cosa si può fare

Nessun via libera agli spostamenti tra Regioni e nessuna deroga alla possibilità di potersi recare nelle seconde case al di fuori dei confini regionali. Il dietrofront è arrivato ieri pomeriggio, con una circolare del ministero dell’Interno destinata alle Prefetture, nella quale si fa chiarezza sulla possibilità di movimento prevista dal Dpcm del 16 gennaio. Il Viminale, dunque, chiarisce e conferma lo stop agli spostamenti tra regioni ad “eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché dal rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".

 

Nessun riferimento alle seconde case

Nel testo, dunque, si ribadisce il divieto di spostamento tra Regioni, previsto dall’ultimo Dpcm del 16 gennaio ed entrato in vigore il 17 gennaio, senza alcun riferimento alle 'seconde case'. La confusione è nata perché nel decreto precedente, il cosiddetto “Decreto Natale” valido fino al 15 gennaio, era invece esplicitato il divieto di spostamento verso le seconde case. Al centro dell’attenzione, nelle scorse ore, era finita la possibilità di poter raggiungere invece le abitazioni di vacanza nel week end.

«Dal testo del Dpcm non si desume la possibilità di andare nelle seconde case durante i fine settimana. La questione riguarda, infatti, la definizione di abitazione. Il Dpcm parla di abitazioni di proprietà o in affitto per lunghi periodi, ma si intendono casi come quelli di studenti o lavoratori fuori sede, che magari sono originari di una Regione e lavorano o studiano in un’altra. A loro, con il nuovo Dpcm è consentito lo spostarsi anche tra Regioni, laddove si dice che è possibile fare ritorno alla propria residenza» spiega l’avvocato Marisa Marraffino. Nessuna autorizzazione, dunque, ad andare via nei week end per svago.

 

Cosa dice il Decreto legge del 14 gennaio

A creare ulteriori complicazioni ci si è messo un Decreto legge di appena due giorni prima rispetto al Dpcm, uscito il 14 gennaio, che «consente lo spostamento una sola volta al giorno verso abitazioni abitate» definizione con la quale si intendono case non prenotate all’ultimo momento o per brevi periodi. «Il Dpcm, rispetto al Decreto legge, potrebbe restringere le possibilità. In tal caso occorre attendere le FAQ del sito del Governo che ora sono in aggiornamento. Al momento, però, chi si dovesse muovere tra Regioni senza rientrare nei casi ammessi (comprovate necessità, lavoro o salute) sarebbe passibile di multa» aggiunge l’esperta. 

 

Viminale, più controlli:

Intanto nella circolare del Viminale si esortano le Prefetture a garantire «la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane - specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne. Il Capo di Gabinetto del ministero dell’Interno ha anche reso noti i dati sui controlli. Sono 82.051 le persone controllate domenica, primo giorno di entrata in vigore dell’ultimo Dpcm: 1.325 sono state sanzionate e 3 denunciate, come segnala il Viminale. Sono state effettuate verifiche in 11.808 attività ed esercizi commerciali: 65 i titolari sanzionati, 7 le chiusure.

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