La pubblica amministrazione

Rinnovo contratti Pa: 100 euro a statali. 97 a infermieri 91 a docenti

L’aumento di 100 euro di stipendio medio mensile per i lavoratori pubblici varia a seconda del settore di appartenenza: svantaggiati enti pubblici e scuola

Rinnovo contratti Pa: 100 euro a statali. 97 a infermieri 91 a docenti

Il rinnovo dei contratti statali 2019-2021 prevede un aumento degli stipendi dei lavoratori della Pubblica amministrazione (Pa) pari a circa 100 euro mensili, cifra che delude sindacati e dipendenti pubblici.  

 

A confermare l’aumento di stipendio dei lavoratori pubblici l'Aran, l'agenzia deputata alla trattativa per il ministero della Funzione Pubblica, sottolineando le relative differenze esistenti tra i vari comparti scuola, sanità ed enti locali.

 

Dipendenti pubblici: 100 euro di aumento stipendio da rinnovo contratto Pa

Il governo Conte ha stanziato 7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione 2019-2021, cifra che si traduce in circa 107 euro medi di aumento.

 

L’incremento nel cedolino dei lavoratori pubblici varia a seconda del settore di appartenenza, con aumenti meno consistenti per i dipendenti degli enti pubblici e per il comparto scuola.

 

Secondo l’Aran i docenti delle scuole pubbliche riceveranno un aumento che si aggira sui 91,50 euro lordi, comprensivi dell'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo, mentre gli infermieri avranno qualche euro in più, 97 euro già al lordo dell'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo.

 

Più sfortunati i dipendenti degli enti pubblici, che dovranno accontentarsi di un aumento pari a 60,30 euro includendo l'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo mentre l’aumento che spetta ai dirigenti si attesta sui 334 euro.

 

Contratto statali: si discute anche di smart working

Il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, ha dichiarato che alla fine del mese di gennaio si definiranno, con i sindacati, i comparti pubblici e le aree di contrattazione mentre si discute ancora sulla necessità di una Riforma specie per quanto riguarda le regole dello smart working.

 

Alcuni dipendenti statali beneficiano del lavoro agile da marzo 2020 mentre altri hanno deciso di tornare in ufficio, nonostante il rischio contagio, poiché lavorando da casa si perdono in media 160 euro al mese. Allo studio un bonus smart working per incentivare il lavoro da remoto anche a fine pandemia, che comprenda i buoni pasto, le spese extra per le utenze domestiche e gli straordinari.

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