La nuova maggioranza

Maxi rimpasto: cos’è e chi ci sarà nel nuovo governo Conte. I nomi

Conte da Mattarella per riferire sulla crisi politica. Il premier vorrebbe andare avanti senza aprire formalmente una crisi di governo, con un maxi rimpasto

Maxi rimpasto: cos’è e chi ci sarà nel nuovo governo Conte. I nomi

Il premier Conte è salito al Quirinale dal Presidente della Repubblica per aprire la fase 2 della crisi politica.

 

Si è trattato di un incontro interlocutorio, durato circa 50 minuti, durante il quale il premier Conte avrebbe confermato la volontà di andare avanti con un maxi rimpasto senza aprire formalmente la crisi di governo mentre Mattarella avrebbe nuovamente espresso i timori di un esecutivo “abborracciato”.

 

A questo punto della crisi politica si delineano tre possibili scenari:

  • un rimpasto importante;

  • l’incarico di formare il governo a un nuovo premier che non sia Conte;

  • elezioni anticipate, considerando che anche Catalogna, Portogallo, Olanda e Israele andranno al voto.

 

Cos’è e qual è il significato di maxi rimpasto, ma soprattutto chi ci sarà nel nuovo governo Conte?

 

Maxi rimpasto di governo: cos’è, significato

Quando uno o più ministri sono in dissenso con il primo ministro si apre la possibilità di un rimpasto di governo per scongiurare una vera e propria crisi di governo che passa dalle dimissioni del presidente del Consiglio.

 

Il rimpasto di governo, quindi, consiste nella sostituzione di uno o più ministri all’interno dell’esecutivo senza le dimissioni dell’intero gabinetto allo scopo di rilanciare l’immagine del governo di fronte all’opinione pubblica in vista di appuntamenti politici importanti come le elezioni generali.

 

Se si sostituiscono più ministri si parla di maxi rimpasto.

 

Rispetto alla crisi di governo e alle elezioni anticipate, un rimpasto di governo ha il vantaggio di trovare una soluzione al problema in modo più rapido, senza interrompere l’attività governativa.  

 

Rimpasto di governo: chi ci sarà nel nuovo governo Conte

Ieri sera, dopo il vertice di maggioranza il Presidente del Consiglio Conte ha incontrato il Capo dello Stato Sergio Mattarella per riferire sugli sviluppi della crisi politica dopo il voto di fiducia, con il risultato al Senato che si è fermato a 156 rispetto ai 161 della maggioranza assoluta.

 

Conte avrebbe espresso la volontà di andare avanti senza aprire formalmente una crisi di governo. Il premier vorrebbe prima allargare la maggioranza con un nuovo gruppo, poi un patto di legislatura e infine un maxi rimpasto.

 

L’idea di Conte non sarebbe quella di affidare le sorti del governo ad una manciata di singoli responsabili o costruttori ma di puntare ad allargare la maggioranza con una nuova area politica, per evitare di dover ritrovarsi a trattare con Forza Italia o Italia Viva.

 

No ad una sua lista che ruberebbe adepti al Pd e al M5s. La quarta gamba del governo M5s, Pd e Leu potrebbe essere l’Udc. Intanto fonti di governo assicurano che i posti vacanti dell’Agricoltura, Famiglia e delega ai servizi segreti saranno assegnati solo quando il gruppo nascerà.

 

Partito il totoministri, con Riccardo Nencini e Lello Ciampolillo, che hanno dato la fiducia al Senato un secondo prima della chiusura delle votazioni, che potrebbero andare alle Infrastrutture e all’Agricoltura. Alla Famiglia, sulla poltrona lasciata vuota dalla Bonetti, potrebbe sedersi Paola Binetti.  

 

In tutto questo bailamme il centrodestra rappresentato da Salvini e dalla Meloni continua a chiedere le dimissioni di Conte e nuove elezioni.

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