Lockdown

Lombardia contro la zona rossa: oggi la riunione del Tar del Lazio

Alle 12 il vertice per decidere se accogliere il ricorso del Pirellone. La sentenza entro il fine settimana. I nuovi dati sui contagi solo il 29 gennaio

Lombardia contro la zona rossa: oggi la riunione del Tar del Lazio

L’appuntamento è fissato per oggi alle 12 quando è in programma l'udienza del giudice monocratico della sezione 3^ quater del Tar del Lazio, chiamato a pronunciarsi sul ricorso della Regione Lombardia contro la zona rossa. Dopo le proteste contro la classificazione prevista dal Dpcm del 16 gennaio, infatti, il Governatore lombardo, Attilio Fontana, e il vicepresidente regionale e Assessore al Welfare, Letizia Moratti hanno deciso di seguire le vie legali. Secondo l’Amministrazione lombarda la collocazione della Lombardia in zona rossa, prevista dall’ultimo Dpcm, non tiene conto dei dati aggiornati e il provvedimento è “punitivo”, come detto da Fontana.

 

Oggi la riunione al Tar

La Regione Lombardia contesta il sistema di parametri in base ai quali avviene la colorazione del territorio e in particolare il riferimento ai dati epidemiologici che, secondo il Pirellone, non sono aggiornati e non tengono contro dei più recenti miglioranti né delle azioni intraprese per contenere l’epidemia. Ad essere contestato dalla Regione Lombardia è il fatto di aver “conferito all’incidenza un valore recessivo rispetto ad altri indici”, violando “i parametri imposti dalla normativa sovraordinata” e ponendosi “in contrasto con i primari valori protetti dalla Costituzione” perché “i provvedimenti ministeriali comprimono talune libertà fondamentali, come il diritto alla libera circolazione e quello dell’iniziativa economica privata, sanciti dagli articoli 16 e 41 della Costituzione”. La sentenza dovrebbe arrivare entro il fine settimana e, nel caso in cui fosse accolto il ricorso, potrebbe aprire la strada a iniziative analoghe da parte di altre Amministrazioni regionali.

 

Il no del ministro Speranza

Da giorni è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra i vertici lombardi e il ministro della Salute, Roberto Speranza, che più volte ha fatto sapere di non essere disponibile ad accordi o deroghe, confermando di voler applicare la sua ordinanza, che posiziona la Lombardia in zona rossa fino al 31 gennaio. Per la nuova classificazione, infatti, occorrerà attendere i dati aggiornati al 29 gennaio, perché il sistema prevede un aggiornamento su base quindicinale.

 

Lombardia penalizzata da un “vulnus gravissimo”

Eppure il Pirellone non arretra e nel testo del ricorso di 23 pagine firmato dall’avvocato Federico Freni si legge che l’ordinanza ministeriale rappresenta “un vulnus gravissimo” e che la Regione “è stata fortemente penalizzata nell’applicazione delle misure restrittive” contenute nel Dpcm, parlando di situazione epidemiologica “meno grave di quello delle Regioni limitrofe”. Con la zona rossa, invece, “si è trovata dover sospendere pressocché tutte le attività di commercio al dettaglio e di servizi alla persona ed ad inibire totalmente lo spostamento dei cittadini lombardi”. Il lockdown causa “gravissimi pregiudizi alla tenuta di un sistema economico e produttivo già fortemente penalizzato dai provvedimenti restrittivi in vigore da un anno a questa parte”. Da qui la richiesta di revisione col passaggio in zona arancione.

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