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Riflettori puntati sul World Economic Forum di Davos, che quest’anno si terrà dal 25 al 29 gennaio 2021 in forma virtuale causa Covid e non nella splendida cornice delle Alpi svizzere.
Al centro del summit che riunirà i potenti della Terra si parlerà del Covid, delle disuguaglianze sociali ma anche delle rivoluzioni che ci attendono, come quella del cambiamento climatico e dell'accelerazione digitale.
World Economic Forum 2021 di Davos:
Al via il World Economic Forum di Davos, che quest’anno si terrà per la prima volta in forma virtuale a causa dell’emergenza sanitaria Covid che non ne permette lo svolgimento in presenza, tra le nevi delle alpi svizzere.
I leader mondiali si troveranno a discutere di temi importanti:
rilancio economico post Covid;
come ridurre le disuguaglianze sociali;
salvaguardia del pianeta Terra;
digitalizzazione;
sanità;
come sviluppare politiche di cooperazione tra Stati.
Tra i protagonisti del summit, che riunisce i più potenti della Terra, spicca il nome del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, mentre il presidente degli USA, Joe Biden, figura tra i grandi assenti.
Davos 2021: al centro del dibattito la pandemia e le nuove sfide
Il 2021 è un “anno cruciale per ricostruire la fiducia e questo incontro si concentrerà sulla creazione di impatto e sulla definizione delle politiche e di partnership” necessarie a superare la crisi da Covid-19, in quanto “nessuna istituzione o individuo da solo può affrontare le sfide economiche, ambientali, sociali e tecnologiche del nostro mondo complesso e interdipendente", questa la presentazione del Wef del summit.
Sotto la luce l’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in programma mercoledì 27 gennaio 2021, con l’Italia che si prepara ad assumere la presidenza del G20.
I riflettori del World economic forum punteranno anche sui discorsi del presidente francese Emmanuel Macron, della cancelliera tedesca Angela Merkel, della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Da segnalare anche l’intervento del Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, del direttore generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva e della presidente della Bce, Christine Lagarde.