Pandemia Covid

Covid, mappe Ue: Bolzano e Friuli rosse scuro. Monito Von Der Leyen

Sono le uniche due aree in Italia con la colorazione più “grave”. Appello dall’Oms: “Accelerare sui vaccini”. Von Der Leyen: “Dovevamo concentrarci di più”

Covid, mappe Ue: Bolzano e Friuli rosse scuro. Monito Von Der Leyen

Sono due le zone italiane classifiche come a “rischio grave”, con la colorazione rosso scuro decisa a livello europeo. Il Centro UE per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha messo a punto le nuove mappe ufficiali sul Covid, dalle quali risulta che la Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono fanalino di coda, sopra la soglia dei 500 casi ogni 100mila abitanti, in base ai dati arrivati dai Paesi entro martedì scorso.

Una condiziona che le accomuna a quasi tutta la Spagna e al Portogallo. Male anche il Sud della Francia, della Svezia, la Repubblica Ceca, la Lettonia, l’Estonia e la Slovenia.

Intanto, però, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un monito proprio all’Unione europea: “Accelerare sui vaccini”.

 

OMS all’Europa: “Accelerare le campagne vaccinali”

L’Oms si dice preoccupata per il rischio di varianti in Europa e soprattutto per l’efficacia dei vaccini. Per Hans Kluge, direttore regionale dell'organizzazione, "dobbiamo prepararci" ad altre mutazioni del virus, in particolare rafforzando le analisi per il sequenziamento.

 

Mea culpa di Von Der Leyen

La preoccupazione è condivisa anche dalla Presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen: “L'anno scorso ci siamo focalizzati sulla necessità di sviluppare al più presto i vaccini, un processo che di solito dura 5-10 anni. Forse, in parallelo, avremmo dovuto concentraci di più sui problemi legati alla loro produzione di massa. Li abbiamo sottovalutati”.

Se è vero che le aziende farmaceutiche hanno prodotto le prime dosi in tempi rapidi, secondo Von Der Leyen “poi bisogna aumentare la produzione e avviare per tempo le catene di approvvigionamento. Forse ci si poteva muovere prima" ha aggiunto, esortando: “Dobbiamo guardare ad altri siti e investire insieme in nuove capacità produttive” perché “l'approccio europeo è quello giusto”.

Il numero 1 della Commissione ha fatto riferimento anche ai ritardi nelle forniture, non escludendo che “episodi simili potranno ripetersi" per poi concludere: "Col senno di poi avremmo anche dovuto spiegare meglio ai cittadini che il processo di distribuzione sarebbe stato lento perché si trattava di una procedura completamente nuova”.

 

Usa, boom di varianti

Intanto negli Usa sono stati registrati finora almeno 618 casi di varianti del virus in 33 Stati. Nella quasi totalità (99%) si tratta della mutazione inglese, come chiarito dall'Agenzia americana per la prevenzione delle malattie (Cdc). Gli stati più interessati sono Florida e California.

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