Il Super cashback potrebbe slittare a dicembre per colpa dei furbetti

Per colpa dei furbetti del cashback il superpremio semestrale da 1.500 euro potrebbe slittare a fine anno.

A causa degli innumerevoli casi di micro-transazioni effettuate alle pompe di benzina in modalità self-service per scalare la classifica del super cashback, il tanto ambito premio potrebbe essere rinviato a dicembre 2021 per dare il tempo necessario ai tecnici di PagoPa di mettere a punto un algoritmo anti-furbetti, che escluda le transazioni sospette.

Con il super premio in palio spuntano i furbetti del cashback

Il problema dei furbetti del cashback è iniziato a gennaio 2021, con la messa in palio di un premio semestrale da 1.500 euro per i primi 100 mila clienti del cashback, ossia coloro che effettuano transazioni solo con carte di credito debito e bancomat per ricevere indietro il 10% della somma spesa, fino a un massimo di 150 euro a semestre.

Da quel momento in poi, i furbetti del cashback si sono scatenati, prendendo di mira le pompe di benzina per effettuare micro-transazioni con i self service al fine di scalare posizioni nella classifica del super cashback. C’è chi è riuscito addirittura a spendere circa 7 euro con 62 pagamenti bancomat eseguiti in meno di un’ora.

A causa del vuoto normativo non sono servite le lamentele alle forze dell’ordine da parte dei gestori, tanto che il Mef sta studiando una soluzione a monte per ovviare al problema.

In attesa che i tecnici di PagoPa mettano a punto un algoritmo anti-furbetti che riesca a filtrare e scartare le transazioni sospette, il super premio da 1.500 euro semestrali potrebbe saltare l’appuntamento di luglio 2021 e passare direttamente a quello di dicembre 2021.

Super cashback: allo studio algoritmo anti-furbetti. Possibile rinvio a dicembre

Allo studio del Ministero dell’Economia e delle Finanze un rinvio del super cashback a dicembre 2021. Secondo Bruno Bearzi della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti di Confcommercio è giusto rinviare il super premio semestrale da 1.500 per i clienti del cashback, per dare il tempo ai “tecnici di individuare soluzioni tecnologiche in grado di isolare le micro-transazioni quando sono opera di furbetti”.

“Non è giusto che siano i gestori delle stazioni di benzina ad andarci di mezzo, inoltre ci sono stati moltissimi casi di micro-pagamenti sospetti, ragion per cui la classifica del cashback risulta già falsata”, precisa Bearzi ricordando il costo elevato in termini di commissioni per gli esercenti.