Green Recovery

Idrogeno “pulito”: strategia Ue, Recovery e Hydrogen Valley in Italia

Transizione verde e investimenti su idrogeno “pulito” in settori-chiave (da aviazione a industria). Tra questi, c’è l’Hydrogen Valley dell’Abruzzo.

Idrogeno “pulito”: strategia Ue, Recovery e Hydrogen Valley in Italia

La Commissione europea ha proposto di istituire 10 nuovi partenariati tra l’Unione europea, gli Stati membri e/o i rappresentanti del settore industriale.

L'obiettivo è accelerare la transizione verso un’Europa “verde”, climaticamente neutra e digitale, priorità contenute anche nelle linee guida per la presentazione dei Recovery Plan nazionali. La dotazione mobilitata da Bruxelles per questa nuova iniziativa è pari a 10 miliardi di euro di finanziamenti alle proposte più innovative.

Tra i potenziali progetti ammissibili, figurano, ad esempio, quelli che puntano allo sviluppo di aeromobili efficienti a basse emissioni di carbonio (obiettivo “aviazione pulita”), all’uso di materie prime rinnovabili nella produzione di energia, alla leadership tecnologica o delle infrastrutture digitali dell’Ue e alla sostenibilità e competitività del trasporto ferroviario.

 

Economia dell’idrogeno “verde”

Un budget importante è quello destinato alle partnership per progetti di sviluppo e distribuzione di idrogeno “pulito” che, tramite la Fuel Cells and Hydrogen, sbloccano risorse per 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici, integrati da un equivalente investimento del partner del settore privato, per alimentare i trasporti stradali, ferroviari, marittimi, acciaio pulito e industrie di processo che facciano dell’idrogeno l’elemento-chiave per raggiungere i propri obiettivi climatici e di green economy.

 

 

“Clean Hydrogen Alliance” europea

Ma da Bruxelles, si promuove anche l’Alleanza europea per l'idrogeno pulito per mantenere gli impegni Ue “Zero emissioni” entro il 2050. Mira ad un’ambiziosa diffusione delle tecnologie dell’idrogeno, unendo le priorità della produzione di idrogeno rinnovabile con i target di riduzione delle emissioni di carbonio.

I cicli di investimento nel settore dell'energia pulita durano circa 25 anni”, afferma Stephen Quest, Direttore generale del centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Ue, parlando del “programma di investimenti industriali a sostengo dell’ampliamento della catena del valore dell’idrogeno (...)” che si aggira attorno ai “430 miliardi di euro fino al 2030”.

 

 

Strategia “Recovery” dell’Abruzzo per un’Hydrogen Valley d’Italia

È un’iniziativa regionale per conseguire gli obiettivi climatici Ue quello che dovrebbe nascere con l’approvazione del progetto pilota LIFE3H, co-finanziato dalla Commissione, per portare la mobilità a idrogeno nel cuore dell’Italia. Fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con cui si finanzierà anche l’impianto di produzione di idrogeno per alimentare la mobilità interna del Parco Nazionale d’Abruzzo e il collegamento Pescara-Roma.

A coordinare l’azione è la Regione Abruzzo, con l’ambizione di porre le premesse per la creazione di tre siti che costituirebbero la cosiddetta Hydrogen Valley destinati alla produzione, stoccaggio e utilizzo di idrogeno integrato, attraverso il trasporto pubblico a idrogeno e le stazioni annesse per il rifornimento nell’area compresa tra l’Altopiano delle Rocche in Abruzzo, le acciaierie di Terni e il porto di Civitavecchia.

Questa nuova “strategia regionale per l’idrogeno”, come hanno spiegato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e l’Assessore all’Ambiente, Nicola Campitelli, pone “la green economy al centro della ripartenza post-covid in un momento storico in cui la nostra economia e la nostra sicurezza sono state messe a dura prova dalla pandemia”. Parlando di “transizione energetica e digitale” hanno aggiunto che l’Hydrogen Valley permetterà la riconversione dell’economia locale in maniera inclusiva, con il coinvolgimento di università ma anche imprese locali e “la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati”. L’idrogeno del progetto (ricavato da elettrolisi) verrà fornito da Chimica Bussi. Il carburante sarà poi destinato ad autobus speciali. I volumi previsti sono circa di 90 kg di idrogeno a settimana.

 

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