![papa iraq messa mosul Papa, Messa a Mosul: “La fraternità più forte del fratricidio”](https://www.theitaliantimes.it/public/mondo/papa-francesco-iraq-messa-mosul.jpg)
Nell’ultimo giorno di pellegrinaggio in Iraq, Papa Francesco ha lasciato Erbil per raggiungere Mosul, la sua ultima tappa nella Terra di Abramo, dove ha celebrato la Messa allo stadio, davanti a 10mila persone, a fronte di una capienza del triplo ma volutamente lasciato semi vuoto per motivi di sicurezza e sanitari. Il suo è stato un grido di dolore: "Com’è crudele che questo Paese, culla di civiltà, sia stato colpito da una tempesta così disumana, con antichi luoghi di culto distrutti e migliaia e migliaia di persone – musulmani, cristiani, yazidi e altri annientati crudelmente dal terrorismo sfollati con la forza o uccisi!" ha detto Bergoglio.
“La fraternità è più forte del fratricidio”
Le parole del Santo Padre hanno rinnovato l’invito alla fratellanza: "Oggi eleviamo le nostre voci in preghiera a Dio Onnipotente per tutte le vittime della guerra e dei conflitti armati. Qui a Mosul le tragiche conseguenze della guerra e delle ostilità sono fin troppo evidenti" ha detto Papa Francesco, aggiungendo: “Oggi, malgrado tutto, riaffermiamo la nostra convinzione che la fraternità è più forte del fratricidio, che la speranza è più forte della morte, che la pace è più forte della guerra. Questa convinzione - osserva il Papa - parla con voce più eloquente di quella dell’odio e della violenza; e mai potrà essere soffocata nel sangue versato da coloro che pervertono il nome di Dio percorrendo strade di distruzione".
No alla guerra in nome di Dio
L’appello alla pace è risuonato nello stadio, dove il Pontefice è arrivato dopo avere lasciato Erbil e dopo aver incontrato, ieri, l’ayatollah Al-Sistani, massima autorità religiosa sciita. “Non è lecito fare la guerra in nome di Dio – ha ribadito - Prima di pregare per tutte le vittime della guerra in questa città di Mosul, in Iraq e nell’intero Medio Oriente, vorrei condividere con voi questi pensieri: Se Dio è il Dio della vita – e lo è –, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace – e lo è –, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore – e lo è –, a noi non è lecito odiare i fratelli".
Mosul, ex roccaforte Isis
In quella che è stata la roccaforte dell’Isis, Papa Francesco ha anche ascoltato la testimonianza di un sacerdote: " Lei, Padre, ha parlato anche dell’esperienza fraterna che vive con i musulmani, dopo essere ritornato a Mosul. Lei ha trovato accoglienza, rispetto, collaborazione. Grazie, Padre, per aver condiviso questi segni che lo Spirito fa fiorire nel deserto e per averci indicato che è possibile sperare nella riconciliazione e in una nuova vita" ha osservato Bergoglio, che domani in tarda mattinata atterrerà a Roma di ritorno dalla visita pastorale.