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Tra le misure approvate nel testo del decreto Sostegni 2021 c'è la proroga del Reddito di emergenza pari a tre mensilità, da marzo a maggio 2021, ciascuna delle quali pari all’ammontare dell'importo spettante ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 che siano in possesso sia dei requisiti previsti dallo stesso articolo che con riferimento a un valore del reddito familiare nel mese di dicembre 2020 inferiore ad una soglia pari all'ammontare di cui all'articolo 82, comma 5, del decreto-legge n. 34 del 2020.
Reddito di emergenza marzo, aprile e maggio 2021:
Il nuovo decreto Sostegni 2021 approvato ieri in CdM ed illustrato dal premier Draghi ed i ministri Franco ed Oralndo, prevede la proroga di tre mensilità del Reddito di emergenza per i mesi: marzo, aprile e maggio 2021. Inoltre prevevede che per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE.
Per avere diritto all’erogazione del Reddito di Emergenza, occorre che ne nucleo familiare non vi siano componenti che percepiscono o hanno percepito una delle indennità prevista dall’articolo 10 presente decreto-legge.
Reddito di emergenza 2021 requisiti:
Nell’anno 2021, il reddito di emergenza di seguito “Rem” di cui all'articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è riconosciuto per tre quote, ciascuna pari all’ammontare di cui all’articolo 82, comma 5, del medesimo decreto-legge n. 34 del 2020, relative alle mensilità di marzo, aprile e maggio 2021, ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 che siano in possesso cumulativamente dei seguenti requisiti:
Reddito familiare nel mese di febbraio 2021 inferiore ad una soglia pari all'ammontare di cui all'articolo 82, comma 5, del decreto-legge n. 34 del 2020; per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE ai sensi dell’articolo 4, comma 4, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
assenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito una delle indennità di cui all’articolo 10 del presente decreto-legge;
possesso dei requisiti di cui ai commi 2, lettere a), c) e d), 2-bis e 3, lettere a), b) e c), dell'articolo 82 del decreto-legge n. 34 del 2020. Il requisito di cui al comma 2, lettera c), dell'articolo 82 del decreto-legge n. 34 del 2020 è riferito all’anno 2020.
Reddito di emergenza 2021 Naspi e Dis coll:
Con il decreto Sostegni 2021, le tre mensilità del Reddito di emergenza sono riconosciute, indipendentemente dal possesso dei requisiti di cui al comma 1, ferma restando in ogni caso l’incompatibilità, ai soggetti con ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore ad euro 30.000, che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 le prestazioni di NASpI e DIS-COLL. I soggetti beneficiari non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato (con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all'indennità di disponibilità), né di rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, né di pensione sia diretta che indiretta. L’indennità risulta cumulabile solo con l’assegno ordinario di invalidità o con prestazioni aventi la medesima finalità e natura giuridica e la relativa domanda deve essere presentata all’INPS entro il 30 aprile 2021.
Reddito di emergenza 2021 domanda INPS entro il 30 aprile:
Il comma 3 del decreto Sostegni 2021 prevede che la domanda Reddito di emergenza marzo, aprile e maggio 2021 debba essere presentata all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) entro il 30 aprile 2021 tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso.