l’impatto economico dei vaccini

Ritardi nei vaccini potrebbero costare all’Italia 270 miliardi di euro

La campagna di vaccinazione di Figliuolo deve decollare: un ritardo di tre mesi avrebbe un impatto economico sull’Italia fino a 270 miliardi in due anni

Ritardi nei vaccini potrebbero costare all’Italia 270 miliardi di euro

Al centro della ripresa economica nazionale il piano di vaccinazione nazionale del Commissario Figliuolo, dal quale dipendono non solo le riaperture delle attività commerciali ma anche il turismo e l’ottimismo che da sempre fa bene allo shopping.

 

Un ritardo di tre mesi nella campagna vaccinale costerebbe 270 miliardi di euro di PIL in meno tra quest’anno ed il 2022, rileva una analisi effettuata dall’Università di Roma Tor Vergata, palesando l’importanza del progetto non solo dal punto di vista sanitario ma anche economico.

 

Pesante l’impatto economico di un ritardo nella campagna vaccinale

Il Commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo ha stilato un piano di vaccinazione che mira ad immunizzare con il siero anti-Covid l’80% della popolazione italiana entro settembre, ad un ritmo di 500 mila vaccinati al giorno grazie ai grandi hub nelle città metropolitane ma anche ad un’attività capillare sul territorio nazionale per raggiungere tutti.

 

Se qualcosa dovesse andare storto, pensiamo prima di tutto ai ritardi nelle forniture dei vaccini delle aziende farmaceutiche ma anche ai problemi territoriali legati alle prenotazioni (vedi Lombardia) e alle differenze tra regione e regione, i costi da pagare sarebbero davvero alti non solo a livello sanitario per i contagiati ed i decessi, ma anche a livello economico, con il PIL destinato ad arrancare ancora.

 

Secondo alcune stime dell’Università di Tor Vergata un ritardo di tre mesi nella campagna di vaccinazione costerebbe 270 miliardi di euro di PIL tra il 2021 e il 2022, molto di più di quanto stanziato per l’Italia da Bruxelles per il Recovery Fund.

 

Successo campagna vaccinale porterebbe crescita aggiuntiva di 5 mld nel 2021

L’economia italiana è dunque nelle mani della campagna di vaccinale che deve decollare al più presto senza tentennamenti e ritardi, ne va della vita e della morte di milioni di italiani ma anche di milioni di imprese e lavoratori, in poche parole dell’intero sistema economico e sociale italiano.

 

Secondo uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore ritardare il target dell’immunità di gregge fissato a settembre avrebbe un impatto negativo sul PIL di 200 miliardi di euro, 94 miliardi nel 2021 e 106 miliardi nel 2022.

 

Il crollo del PIL che ne deriverebbe si aggirerebbe sul 5% a trimestre, situazione che potrebbe aggravarsi ulteriormente nel caso di una quarta ondata di contagi, con la perdita del Prodotto Interno lordo stimata addirittura all’8% a trimestre.     

 

Nel caso in cui la campagna vaccinale dovesse andare come previsto, invece, l’economia potrebbe registrare una crescita aggiuntiva di 5 miliardi nel 2021 e di 10 miliardi nel 2022.

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