Armi “facili” negli Usa

Da Minneapolis al Tennessee: le sparatorie infiammano gli Usa

Proteste afroamericane dopo la morte di un 20enne a Minneapolis, dove si svolge il processo sul caso Floyd. Intanto nuovo conflitto a fuoco a Knoxville

Da Minneapolis al Tennessee: le sparatorie infiammano gli Usa

Da un lato le proteste del mondo afroamericano contro le violenze della polizia, che sono andate in scena a Minneapolis dopo la morte di un giovane in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Dall’altro una nuova sparatoria nel Tennessee, dove uno studente è morto.

Il ricorso “facile” alle armi tiene banco negli Usa, dopo l’appello del Presidente statunitense, Joe Biden, in seguito ad altre sparatorie nei giorni scorsi e mentre il processo per la morte di George Floyd alimenta nuove tensioni sociali.

Il punto.

 

Decine di arresti a Minneapolis

Sono decine le persone fermate dalla polizia a Minneapolis tra coloro che erano scesi in strada dopo l'uccisione di un 20enne afroamericano da parte di una agente. Per disperdere i manifestanti è stato anche necessario ricorrere ai lacrimogeni. A infiammare gli animi è stata la morte di un giovane, Daunte Wright, avvenuta a Brooklyn Center, alla periferia della città. Le proteste sono scattate proprio mentre è in corso il processo contro l'agente Derek Chauvin, accusato dell'uccisione di George Floyd a maggio dello scorso anno. Secondo quanto riferisce The Guardian, che cita la polizia locale, l'episodio è avvenuto domenica pomeriggio poco prima delle 14 ora locale, quando un agente ha fermato un'auto per violazioni del codice della strada. Sembra che il conducente stesse risalendo in auto mentre un agente tentava di arrestarlo. Il collega avrebbe allora aperto il fuoco, scambiando un taser di Wright per un’arma.

L’episodio ha scatenato la rabbia della comunità afroamericana, che ieri sera è scesa in piazza.

 

Il processo Floyd

Il caso avviene mentre prosegue il processo per la morte di George Floyd, avvenuta quasi un anno fa, sempre a Minneapolis, e mentre poche ore dopo si è verificata un’altra sparatoria, nello stato del Tenneesse. Ad essere accusato è l'ex agente Derek Chauvin, accusato di omicidio volontario. La città è blindata da settimane, per evitare proprio scontri e assalti agli edifici pubblici.

 

Sparatoria a scuola nel Tennessee, muore uno studente

Il bilancio è di una vittima e un ferito: uno studente ha perso la vita a Knoxville, in Tennessee, in seguito a una sparatoria avvenuta alla Austin-East Magnet High School. Secondo quanto riferito dalla polizia, il ragazzo era chiuso in bagno e si rifiutava di uscire; poi ha risposto al fuoco degli agenti, rimanendo ucciso, mentre un agente ha riportato ferite ed è stato trasportato in ospedale. Bob Thomas, il sovrintendente delle scuole della contea di Knox, ha fatto sapere tramite Twitter che «l’edificio scolastico è stato messo in sicurezza e gli studenti che non sono stati coinvolti nell’incidente sono stati riconsegnati alle loro famiglie».

In un altro tweet ha spiegato che le autorità stanno ancora raccogliendo informazioni sul caso.

 

L’appello di Biden

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato un appello per placare gli animi. "Dobbiamo riportare fiducia e assicurare le responsabilità affinché nessuno sia al di sopra della legge" ha detto l’inquilino della casa Bianca dopo un altro intervento della scorsa settimana contro le armi d’assalto.

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