Il green pass

Pass verde Covid: come richiederlo, quando arriva e validità

E’ la novità principale prevista nel decreto sulle riaperture, dal 26 aprile. Consente gli spostamenti anche tra zone arancioni e rosse. Come funzionerà

Pass verde Covid: come richiederlo, quando arriva e validità

Il modello è quello del Green digital pass europeo, in arrivo tra giugno e i primi di luglio in tutta Europa. In Italia il certificato verde o Green Pass è previsto a partire dal 26 aprile, con le prime graduali riaperture, anche se in una prima fase non sarà ancora disponibile e occorrerà un’autocertificazione accompagnata da alcuni documenti, differenti a seconda dei casi. In un secondo momento si potrà disporre, invece, di un verso pass verde digitale.

 

Il certificato verde o Green Pass

Il nuovo pass dovrà attestare "lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o guarigione dall'infezione da SARS-CoV-2, ovvero l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS CoV-2", come si legge in un bozza del provvedimento che prevede il certificato verde, riportata da Fanpage.it.

 

La durata in caso di vaccino

La validità del pass dipenderà dalle modalità che accertano la non contagiosità di chi lo possiede. In particolare, in caso di vaccinazione, il testo prevede "una validità di sei mesi ed è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell'interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione e contestualmente alla stessa, al termine del prescritto ciclo, e reca indicazione del numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l'interessato. Contestualmente al rilascio, la predetta struttura sanitaria, anche per il tramite dei sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile detta certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato".

 

La durata se si è immunizzati

Se, invece, si tratta di un soggetto con immunità naturale, data dalla guarigione dal Covid, il certificato "ha una validità di sei mesi ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da COVID-19, ovvero, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato”.

Secondo il testo in bozza, “La certificazione di cui al presente comma cessa di avere validità qualora, nel periodo di vigenza semestrale, l'interessato venga identificato come caso accertato positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo al SARS-CoV-2". Resta quindi confermata la durata di 6 mesi, salvo casi di reinfezione.


La validità in caso di tampone

La terza opzione è di essersi sottoposti a tampone molecolare o antigenico rapido. In questo caso "la certificazione ha una validità di quarantotto ore dal rilascio ed è prodotta, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie", oppure dai medici di base o dai pediatri di riferimento.

 

Chi rilascia il certificato verde 2021

Il documento che permette gli spostamenti è rilasciato in genere dalla struttura sanitaria di riferimento: quella dove si è stati vaccinati, oppure dalla Regione o Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa. Per chi è guarito dal Covid, è possibile richiedere il certificato all’ospedale dal quale si è stati dimessi, oppure in caso si sia fatta la convalescenza a casa, si potrà richiedere il documento al proprio medico di base o al pediatra, in caso di minori di 14 anni.    

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