La rimonta inglese

Gran Bretagna cresce PIL 2021 grazie ad AstraZeneca, nonostante Brexit

Ottime le previsioni di crescita del PIL della Gran Bretagna nel 2021 nonostante la pandemia e la Brexit, grazie ai vaccini. L’Europa resta indietro

Gran Bretagna cresce PIL 2021 grazie ad AstraZeneca, nonostante Brexit

Nonostante la Brexit e i numerosi contagi Covid, la Gran Bretagna potrebbe essere la nazione più virtuosa del Vecchio Continente nel 2021 in un’ottica di crescita economica.

 

Londra potrebbe scippare il primato alla Germania, considerata da tutti e da sempre come la “locomotiva europea”, con un PIL stimato in crescita nel 2021 del +6,8% dal +5% della stima fornita in precedenza a fronte del +3,5% di Berlino.

 

PIL Gran Bretagna +6,8% nel 2021 grazie a vaccini AstraZeneca

Passata la tempesta Covid potrebbe essere la Gran Bretagna la nazione destinata economicamente a rialzarsi prima delle altre sorelle europee.

 

La rimonta potrebbe essere frutto del successo della campagna vaccinale, grazie anche all’accordo privilegiato firmato con la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca che ha permesso al Regno Unito di ottenere la priorità nella consegna delle fiale anti-Covid, a discapito dei 27 Paesi dell’Ue, con Bruxelles arrivata per seconda.  

 

Le stime di crescita dell’economia inglese per il 2021 si attestano al +6,8% rispetto al +5% delle precedenti previsioni, dopo il crollo del -9,8% registrato nel 2020, il peggiore tra i paesi del G7.

 

L’Unione europea, invece, si dovrà accontentare di un PIL in crescita del +4,4% nel 2021 con la Germania sotto la media con un +3,5% (+4,2% la precedente stima).

 

Brexit: Parlamento europeo ratifica accordo commerciale Ue - Gb  

Il segreto della Gran Bretagna potrebbe essere non solo legato ai vaccini e alla campagna vaccinale ma anche alla resilienza delle imprese inglesi. Secondo alcuni economisti le aziende del Regno Unito sono state innovative e flessibili nell’adeguarsi alle restrizioni del Covid-19 e, sebbene le restrizioni abbiano causato interruzioni, la lezione appresa negli ultimi 12 mesi ha contribuito a ridurre al minimo l’impatto economico.

 

Buone notizie anche sul fronte della disoccupazione, con il tasso in aumento al 5,8% entro la fine del 2021 per poi scendere al 4,5% entro la fine del 2022, solo mezzo punto percentuale sopra ai livelli pre-pandemia.

 

Intanto, il premier Boris Johnson festeggia il voto del Parlamento europeo di ratifica dell'accordo post Brexit sul commercio e la cooperazione tra Londra e Bruxelles, che sancisce l'uscita del Regno Unito dall'Ue.

 

L’Accordo - ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - tutela gli interessi europei e preserva l'integrità del nostro mercato unico. Garantisce le solide condizioni di parità a cui questo Parlamento ha sempre attribuito la priorità. E garantisce alti livelli di protezione su tutto, dai diritti sociali e del lavoro, alla protezione dell'ambiente, alla trasparenza fiscale e agli aiuti di Stato”.

 

E la Gran Bretagna corre…

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