rischio incidente

Chernobyl, si “riaccende” il reattore nucleare. Scienziati preoccupati

E’ tornato a bruciare il reattore esploso 35 anni fa. Per molti, sia abitanti della zona che tecnici, è un incubo: “Non si possono escludere incidenti”

Chernobyl, si “riaccende” il reattore nucleare. Scienziati preoccupati

Il verdetto degli esperti lascia molti dubbi e qualche preoccupazione: “Ci sono molte incertezze, ma non possiamo escludere la possibilità di un incidente, anche se il conteggio dei neutroni aumenta lentamente”. Così, infatti, ha dichiarato Maxim Saveliev, tecnico dell’Istituto per i problemi di sicurezza degli impianti nucleari di Kiev.

A preoccupare è il fatto che i sensori che monitorano il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl hanno registrato un aumento del numero di neutroni, che indica che è in corso una reazione di fissione nucleare.

Si tratta dello stesso reattore della centrale esploso nel1986. 

Di recente si è ricordato anche un altro incidente nucleare, quello di Fukushima, in Giappone, dieci anni fa.

 

“Come tizzoni in un barbecue”

A cercare di spiegare cosa stia accadendo a Chernobyl è stato Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari dell’Università di Sheffield, che citato dalla rivista americana Science ha detto: “È come se ci fossero dei tizzoni in un barbecue”. Il problema riguarda il progressivo deterioramento del sarcofago di cemento costruito intorno al reattore un anno dopo l’esplosione.

Con il tempo non è più “stagno” e l’acqua piovana entra nella struttura, dove si trovano le barre di uranio usate come combustibile e il loro rivestimento di zirconio, che all’epoca dell’incidente si riversarono come lava nella cantina dell’ingresso del reattore, per poi pietrificarsi e formare il cosiddetto Fuel containing material (Fmc). Si tratta, come spiegato da un recente servizio giornalistico di Hbo, di 170 tonnellate di uranio irradiato.

 

Cosa potrebbe succedere

In occasione di piogge abbondanti, l’acqua ha un effetto di rallentamento sui neutroni, con la possibile conseguenza di aumentare la probabilità di uno scontro con l’uranio, che a sua volta potrebbe dare luogo a processi a catena tramite la fissione. Per questo finora il contatore dei neutroni ha segnalato picchi di reazione di fissione nucleare in concomitanza con eventi meteorologici avversi, salvo poi tornare su livelli nella norma.

Di recente, però, i neutroni hanno ricominciato a crescere in alcuni punti del reattore, arrivando quasi a raddoppiare in quattro anni, in corrispondenza della stanza 305/2. L’ipotesi è che con l’asciugarsi del Fcm, siano più facili gli scontri fra neutroni e atomi di uranio. Il rischio sarebbe un rilascio di energia nucleare incontrollata, anche se non paragonabile a quanto accadde 35 anni fa. Il timore riguarda soprattutto la probabilità che possano crollare alcune sezioni non stabili dell’edificio, disperdendo in atmosfera polvere radioattiva.

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