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Finale Champions, Manchester City-Chelsea 0-1! Havertz. Le Pagelle

Tuchel si aggiudica la finale di Champions League contro Guardiola, grazie ad un goal di Havertz! Un derby inglese dai grandi ritmi.Tanti i protagonisti

Finale Champions, Manchester City-Chelsea 0-1! Havertz. Le Pagelle

Una sfida che ha regalato grandi emozioni, tra due squadre che hanno giocato con ritmi molto alti. Ripartenze continue ad illuminare il campo e occasioni da una parte e dall’altra fallite clamorosamente. Alla fine però i Blues se la portano a casa grazie al goal nella prima frazioni di Havertz. Ecco i voti della gara:

 

Le pagelle del Manchester City:

Ederson (voto 6): Subisce maggiori pericoli, soprattutto da parte di Werner, ma è sempre pronto a intervenire. Più volte obbligato a uscire, causa i tanti spazi lasciati dai suoi. Sfortunato nell’occasione del goal, poiché si fa saltare da un rimpallo, seppur l’uscita non fosse delle miglior. Nella ripresa invece è fortunato nell’occasione di Pulisic, in cui si era fatto battere, ma il pallone termina fuori clamorosamente. 

 

Ruben Dias (voto 5,5): In confronto alla semifinale va più in confusione, soprattutto nell’impostazione da dietro. Quando viene pressato spesso non ha il controllo nella gestione, buttando fuori diversi palloni. Un muro che deve migliorare tecnicamente. Quando saltano gli schemi cerca di buttarsi in avanti, ma commette tanti falli di ostruzione, che limitano gli attacchi dei suoi.

 

Jonh Stones (voto 6): Stranamente da dire, ma si rivela essere il più coraggioso dei suoi compagni arretrati a portarsi in avanti. Veloce e tecnico nelle chiusure, sale sempre molto nella speranza di recuperare subito la sfera. Troppe volte non si intende però con Dias, i due faticano a gestire il possesso quando vengono pressati. 

 

Kyle Walker (voto 5,5): Si divora Havertz, che riesce a scappare solo per vie centrali. Sempre il più alto quando si tratta di saltare negli anticipi. Spinge però troppo poco, per le grandi qualità offensive di cui dispone. Qualche suo inserimento in più, in sovrapposizione. Furbo nel procurarsi diversi falli nel finale che permettono la gestione del pallone ai suoi. 

 

Olexandrz Zinchenko (voto 6,5):Tra i più attivi nella prima frazione, in particolare modo quando si tratta di sovrapporsi. Mal posizionato in ogni caso durante alcune ripartenze avversarie, visto che si tiene molto alto. Essenziale nel finale quando si tratta di avere un uomo in più ad alzare il baricentro, senza però trovare mai lo spunto giusto, causa la grande difesa avversaria. 

 

Bernardo Silva (voto 5): Nella prima frazione gioca molto basso, nella speranza di poter impostare, ma viene anticipato costantemente da Kanté. Non riesce mai a rendersi pericoloso in avanti, giocando da finto mediano, ma lasciando in disparità numerica i suoi davanti. (Fernandinho (voto 6,5): entra per diventare l’uomo in più dietro, dove rimane da ultimo uomo per i 15 minuti finali. Trattiene Jorginho nell’impostazione, dà maggiore velocità ai suoi quando si tratta d’impostare)

 

Ilkay Gundogan (voto 5,5): Manca un po’ di qualità inizialmente, commettendo qualche fallo di troppo e cercando poco le soluzioni in area. La sua nuova posizione lo limita talvolta, soprattutto nella visione del gioco. Poco anche nella ripresa, se non qualche pallone di prima ad innescare gli esterni.

 

Phil Foden (voto 6,5): Sente molto, forse troppo, la partita sbagliando palloni basilari. Gioca più volte fuori ruolo, non facendosi sempre trovare sulla trequarti. Nella ripresa invece si fa vedere maggiormente, dando più volte la possibilità di pareggiare ai suoi compagni. Combatte e tira fuori tutto il talento nascosto all’inizio, muovendosi da leader vero. 

 

Riyad Mahrez (voto 5,5):  Si sveglia a sprazzi, cercando di servire i suoi compagni in area con palloni filtranti e taglienti. Poco lucido quando si tratta di puntare l’uomo, al contrario delle altre volte, preferendo troppe volte la palla all’indietro e rallentando dunque la manovra. Palloni morbidi e poco pericolosi nel cambio gioco, limita tutte le sue qualità per un eccesso di generosità. 

 

Kevin De Bruyne (voto 5,5): Forse l’uomo che è mancato di più per grande parte della gara. Quando tocca il pallone inventa sempre qualcosa, come il numero eccezionale ad inizio partita. È costretto però per una brutta botta in faccia ad abbandonare il terreno di gioco, terminando la sua finale in anticipo. Un peccato poiché era l’uomo chiave degli schemi di Guardiola. (Gabriel Jesus (voto 5): Entra nervoso e si vede: pressa molto a vuoto, si divora un goal scegliendo la soluzione più difficile e non è incisivo per i suoi. Insufficiente. 

 

Raheem Sterling (voto 6): Sempre molto pimpante quando si tratta di portare via l’uomo con le sue finte a disorientare. Si fa trovare però troppo spesso in fuorigioco, arrestando delle ripartenze interessanti. Le sue progressioni nella ripresa aumentano, rivelandosi una spina nel fianco per la difesa avversaria. 
 

Pagelle Chelsea: 

Edouard Mendy (voto 6): Nella prima frazione non subisce nessun tiro, tuttavia viene chiamato in causa più volte dai suoi per palleggiare.

 

Thiago Silva (voto 6,5): Qualità e ritmo, bravo a costruire da dietro, con grande dolore è costretto a uscire per un infortunio al '39 sostituito da Christensen (voto 6,5): Essenziale il suo ingresso, salva più volte il risultato, anticpando gli attaccanti in area. Nel recupero è vitale chiudendo Mahrez sul più bello.

 

Cesar Azpilicueta (voto 6,5):gioca da leader, tenendo alto il baricentro anche quando esce Silva. Limita Sterling negli attacchi rivelandosi veloce, nonostante l'età.

 

Antonio Rudiger (voto 6,5): Grande sicurezza al reparto, duttile nelle ripartenze. Doppio clamoroso salvataggio che tiene a galla in Chelsea nella prima frazione.

 

Benjamin Chilwell (voto 6):Più offensivo di James, più volte tuttavia sbaglia cross da ottima posizione. Bravo nel trattenere Mahrez. Essenziale nell'anticipare il colpo di tacco di Jesus.

 

N'Golo Kanté (voto 7): Uno e trino, recupera palloni e si butta in area di rigore con grande generosità, il suo apporto nelle ripartenze è fondamentale. Nel secondo tempo preferisce rimanere basso ad impostare, per trattenere gli attacchi avversari. Un giocatore completo, tra i migliori del pianeta.

 

Jorginho (voto 6): Nervosetto a inizio gara, commette due falli pericolosi rischiando più volte l'ammonizione. Sempre più limitato dall'ingresso di Fernandinho, non trovando più le verticalizzazioni come nel primo tempo. Forse l'uomo che è mancato di più in questa finale.

 

Reece James (voto 6): Giocare una finale di Champions alla sua età non è certo facile. Veloce, rapido, qualche volta si fa ingannare da Sterling. Costringendolo a qualche fallo. Nella seconda frazione rischia il rigore, salvando però il risultato

 

Mason Mount (voto 6,5): Una partita importante, timbrata con un assist da capogiro per il primo goal. Il pupillo del Chelsea non ha deluso le aspettative, anche se nel secondo tempo la sua presenza è assai più scialba, ma questa partita l'ha sentita più di chiunque altro. Esce al '79, sostituito da Mateo Kovacic

 

Timo Werner (voto 6,5): Tenace, presente, qualche occasione divorata come al solito, ma tanto sostegno alla squadra. Le occasioni più pericolose passano dai suoi piedi.

Esce al '65 sostituito dal primo americano in Champions

Christian Pulisic (voto 6): si divora un gol praticamente già fatto, cerca insistentemente di incidere, si fa vedere, è molto attivo.

 

Kai Havertz (voto 6,5): Salta il portiere, calcia a porta vuota e segna il primo gol della partita al '42. Nono gol con il Chelsea. Per fortuna per lui è arrivato il gol, ancora troppo timido in campo. Nella ripresa è obbligato ad abbassarsi, risultando inesistente quando si tratta d'impostare.

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