Finanza sostenibile

“Green Bond”, Commissione Ue: presentata proposta con i nuovi standard

Bruxelles lancia quadro europeo volontario per “obbligazioni verdi” funzionali agli obiettivi climatici. Si parla di “gold standard” per imprese e Governi.

“Green Bond”, Commissione Ue: presentata proposta con i nuovi standard

La Commissione europea ha illustrato oggi la proposta che mette al centro un nuovo standard europeo per i cosiddetti “Green Bond” che finanziano investimenti su progetti che aiuteranno il blocco a raggiungere i target climatici “zero emissioni” (nette di carbonio) stabiliti per il 2050.

 

“Gold standard” di finanza sostenibile

Nello scenario di ripresa dalla pandemia covid-19 e in linea con gli obiettivi del Green Deal, anche il settore finanziario sarà di fondamentale importanza per conseguire politiche all’insegna della sostenibilità.


Ecco perchè la Commissione Ue sta dando un’accelerata, anche per favorire la doppia transizione verde e digitale, attraverso la proposta di applicazione di un quadro volontario attraverso i “gold standard” per le aziende e i Governi che intendono raccogliere fondi per progetti e programmi rispettosi dell’ambiente.

 

La nuova strategia fa parte del secondo iter del pacchetto Ue dedicato alla finanza sostenibile già presentato da Bruxelles qualche mese.

 

Un deterrente per il “greenwashing”

Poiché l’andamento delle obbligazioni verdi (o green bond) risulta in forte crescita - superando il trilione di dollari, è circa al 2-4% del mercato obbligazionario globale - lo standard mira anche a fermare il fenomeno del greenwashing, ossia quegli scenari in cui gli emittenti pubblicano pretese o promesse di stampo ambientale ma senza fornire le giustificazioni necessarie.

 

La strategia Ue, infatti, mira anche a esercitare un controllo più rigoroso di questa pratica scorretta. Sebbene non vi sarà alcun obbligo per gli emittenti di utilizzare lo standard pensato da Bruxelles (e valido anche per gli emittenti operanti fuori dai 27), la supervisione più rigorosa di coloro che lo fanno è probabile che induca molte società ad adottarla.

 

Tassonomia Ue alla base degli investimenti

A differenza di altri standard già utilizzati nel mercato, come i Green Bond Principles dell’International Capital Market Association (ICMA), i criteri di riferimento dell’Ue si baseranno al 100% sulla tassonomia del blocco o sull’elenco già stilato per indicare le attività che considerate “verdi”.

 

Il che potrebbe rivelarsi particolarmente interessante sia per le società di economia reale che per gli attori dei mercati finanziari qualora fossero in cerca di opportunità per dimostrare quanto i loro investimenti siano effettivamente allineati con i target Ue di sostenibilità, soprattutto quelli climatici.

 

La proposta odierna denominata EU Green Bond Standard (...) risponderà alle esigenze degli investitori di uno strumento affidabile e robusto quando investono in modo sostenibile”. Lo ha affermato Mairead McGuinness, responsabile per i Servizi finanziari, per la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali dell’Ue, aggiungendo che la Commissione riferirà sull’attuazione della strategia entro la fine del 2023.

 

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