Previsioni economiche 2021

Ue alza stime PIL Italia +5%, livelli prelockdown entro settembre 2022

Le previsioni d’estate presentate dal Commissario Gentiloni segnalano marcata revisione al rialzo sia per l’Italia che per l’Eurozona. Alta l’inflazione.

Ue alza stime PIL Italia +5%, livelli prelockdown entro settembre 2022

Le stime economiche per il 2021 della Commissione europea, presentate oggi dal Commissario Paolo Gentiloni assieme al VP Valdis Dombrovski, suggeriscono che i PIL dei 27 registreranno un trend di crescita promettente entro la fine dell’anno.

 

Nel 2022 ritorno a livelli pre-pandemia

Tutte le economie dell’Ue raggiungeranno i livelli pre-pandemia al più tardi entro il terzo trimestre 2022, e molti già alla fine di quest’anno”, ha annunciato il Commissario Gentiloni, sottolineando come si tratti della revisione al rialzo più marcata degli ultimi 10 anni. Nello scenario in cui il PIL dei 27 Stati membri, e quello che indica la media dei Paesi dell’Eurozona, tornassero ai livelli pre-crisi già nel corso del 2021, si tratterebbe comunque di numeri moderati (inferiori) non paragonabili a quelli più stabili registrati prima dell’emergenza sanitaria.

 

Riaperture e NextGEU motore per la ripresa

Nel documento delle previsioni economiche, si legge che la Commissione prospetta l’espansione dell’Eurozona del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022. Rispetto alle previsioni illustrate lo scorso febbraio, Gentiloni ha spiegato che il 2021 ha assistito ad un incremento di +0,5 punti per le economie che hanno la moneta unica, mentre l’Ue-27 è salita di +0,6%.

 

Si stima che il Recovery and Resilience Facility (RRF) e il maxi-fondo per la ripresa (NextGenerationEU) che finanziano i piani di ripresa (tra cui il PNRR italiano) potrebbero generare circa l’1,2% del PIL reale registrato nell’Ue dai dati 2019.

Un fattore che ha favorito il riavvio generalizzato della produzione è stato il miglioramento della situazione dei contagi che ha permesso il rapido allentamento delle restrizioni anti-covid a partire da aprile.

 

Anche l’avanzamento delle campagne vaccinali – e la loro continuazione durante questi mesi estivi – avranno impatto benefico e generalizzato su tanti settori economici, soprattutto sui servizi e il turismo. I risultati dell’indagine di Upbeat condotta sui consumatori e le imprese, nonché i dati della mobilità in base al tracciamento degli spostamenti, dicono che è già in atto una forte ripresa dei consumi privati.

 

Quanto al peso degli investimenti, l’analisi della Commissione indica che avranno effetti immediati sull’occupazione. Infine, la crescita dei principali partner commerciali dell’Ue potrebbe avvantaggiare le esportazioni di beni Ue. È invece l’export dei servizi a subire i vincoli ancora applicati al turismo e agli scambi internazionali.

 

Sblocco licenziamenti

Non abbiamo fatto valutazioni specifiche” sullo sblocco dei licenziamenti – ha detto Gentiloni sul provvedimento nazionale pensato per sbloccare, in Italia, i licenziamenti per le imprese che non stanno più subendo gli impatti della recessione.

 

Ha poi aggiunto che “l’obiettivo non è solo tornare ai livelli pre-crisi”, ma riallinearsi anche alle proiezioni di crescita pre-pandemia. Ci sono Paesi che arriveranno prima, altri dopo, ma la media dell’Eurozona vi è ancora lontana.

 

Il suggerimento di Bruxelles resta quello di perseguire “politiche espansive” per non scoraggiare l’economia. Quando poi sarà il momento (autunno 2021), saranno i criteri del Patto di Stabilità a dare i segnali e il sostegno necessari a indirizzarsi verso la crescita e indicatori di una ripresa stabile.

 

Alta l’inflazione, calo nel 2022

I tassi di inflazione 2021-2022 sono stati rivisti al rialzo. L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, le strozzature della produzione dovute a limiti di capacità e alla carenza di alcune componenti di input e altre risorse e beni che alimentano le produzioni europee, nonché la forte domanda sia all’interno che all’esterno, dovrebbero esercitare pressioni al rialzo sui prezzi al consumo.

 

Sarà solo dal 2022 che tali pressioni potrebbero iniziare ad attenuarsi, con il graduale superamento delle difficolta vissute dai vari settori colpiti dal lungo lockdown. Le stime Ue prevendono un miglioramento netto quando ci sarà convergenza tra domanda e offerta.

 

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