Vittoria meritata ai rigori

L’Italia campione d’Europa, un simbolo per la ripresa del Paese

Gli inglesi volevano dimostrare che anche nel calcio la Brexit paga ma ha prevalso la leadership calcistica (e non solo) di Roma. Le pagelle della finale

L’Italia campione d’Europa, un simbolo per la ripresa del Paese

L’Italia è campione d’Europa, vince ai rigori dopo aver subito un gol lampo, aver dominato per lunghi tratti e rischiato qualche volta in difesa.

 

Vincere ai rigori significa conservare maggiore lucidità sino in fondo, e noi l’abbiamo fatto in semifinale con il Belgio e in finale con gli inglesi. Due squadre tenaci, due Paesi forti, di cui uno, l’Inghilterra, si è ripreso il proprio destino lasciando l’Europa dove pure aveva grandi privilegi (la moneta propria, ad esempio) mentre l’altro, l’Italia, sta ridisegnando il proprio destino all’interno dell’Europa, dove ora può essere più leader con Mario Draghi, punto di riferimento internazionale, a palazzo Chigi.

 

Gli inglesi forse ci tenevano più di noi, e alla fine la delusione era stampata sul volto dei duchi di Cambridge, William e Katy, mentre Sergio Mattarella festeggiava sorridendo, senza gli scatti da tifoso di Sandro Pertini 1982.

 

A Wembley è andata in onda anche tutta la voglia di due paesi di uscire dalla pandemia assumendosi qualche rischio, speriamo non eccessivo, visto che lo stadio, salvo nelle tribune riservate alle autorità, era pieno come un uovo.

 

Nel pomeriggio anche Matteo Berrettini era stato protagonista di una grande partita a Wimbledon ma aveva dovuto cedere di fronte al numero uno del mondo. Per l’Italia come Paese questa vittoria dovrebbe essere simbolicamente un punto di partenza e non un punto di arrivo, per Mancini e la sua banda un grande traguardo da difendere ai mondiali del Qatar come testa di serie. Ed ecco le pagelle:

 

Le pagelle Italia-Inghilterra

Donnarumma voto 9: Incolpevole sul goal, si arrabbia giustamente con la difesa, troppo impaurita nei primi minuti. Salva due volte la squadra su palla inattiva. Onnipresente. Eroe ai rigori, la decide lui

 

Bonucci voto 8: Un leader, un pilastro e un cuore azzurro da giocatore esemplare. Tenta più volte il lancio in avanti e anticipa gli assalti di Sterling. Pareggia la gara nel momento chiave, dando la forza ai suoi di ripartire.

 

Chiellini voto 7: Si mette Kane nel taschino, respingendo ogni pericolo della punta. Vince ogni scontro in altezza, annullando ogni traversone. Un capitano che da forza al gruppo, lottano e rispondendo sempre con sangue e anima. 

 

Emerson voto 6,5: Bravo in fase difensiva a trattenere Trippier, meno duttile nel dare profondità al centrocampo quando si sovrappone. Scivola spesso sul terreno, perdendo il tempo di gioco sulle rispartenze. A due facce.

 

Barella voto 6: Troppo sottile quando deve aggredire, freme un po’ nel portare palla, ragionando poco. Aggredisce a vuoto, subendo la fisicità di Rice. Subisce un colpo che lo influenza per il resto della gara, uscendo presto. (Cristante voto 5,5: Entra e sbaglia tanto in entrambe le fasi. Ha la palla giusta dopo il pareggio, ma tarda a calciare. Ne perde una sanguinosa nel recupero)

 

Verratti voto 6,5: Con Jorginho a pezzi, e lui che deve tornare a giostrare la squadra. Fisicamente soffre un po’ la tanta pressione dei centrocampisti avversari. È bravo a smistare in fretta dando soluzione agli esterni. Nel finale tocca tanti palloni, gestendo il paleggio.

 

Jorginho voto 6: Incredibilmente la sua gara finisce dopo 20 minuti, dopo una forte botta subita. Stringe i denti, ma è chiaramente fuori dagli schemi. Con il tempo si riprende, giocando meno da regista, ma recuperando e intercettando diverse volte la palla.

 

Insigne voto 5,5: Nonostante sia l’uomo su cui ci siano maggiori aspettative, la pressione lo colpisce e sbaglia tante soluzioni. Ha una buona occasione sul destro, ma il

portiere lo chiude bene. Non sempre costante in questo Europeo, per la grande qualità di cui dispone.

 

Di Lorenzo voto 5,5: La peggiore prestazione tra quelle proposte in questo Europeo. Colpevole sul goal del vantaggio, in cui lascia tutto solo Shaw. Dosa male talvolta i cross in mezzo, sbagliando più volte appoggi facili. Bravo a proporsi comunque.  

 

Immobile voto 5: Il suo Europeo si è fermato alla seconda giornata: da lì a dimostrato di non essere adatto al attacco a 3, sbagliando tutto e nascondendosi sempre. Il suo apporto sarebbe stato essenziale, un uomo che è mancato.

 

Chiesa voto 7: L’unico davanti che ci prova, cercando spesso soluzioni personali molto pericolose. È un fenomeno e lo dimostra, si infortuna lasciando purtroppo il campo in anticipo. Questo torneo, per le giocate e la personalità dimostrata, deve essere il trampolino verso la gloria.

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