Mercato immobiliare in fermento grazie anche al bonus mutuo prima casa rimodulato con il decreto Sostegni bis, alla luce delle difficoltà riscontrate dai giovani nell’acquisto di un’abitazione durante la pandemia Covid.
Vediamo insieme quali sono le principali novità e le offerte delle banche riservate ai giovani under 36 in possesso di determinati requisiti.
Bonus mutuo giovani prima casa: tutte le novità e i limiti
Con la conversione in legge del decreto Sostegni bis entrano in vigore le importanti disposizioni riguardanti il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa riservato ai giovani che decidono di mettere su famiglia, un aiuto ‘rinforzato’ rispetto al passato visto il periodo di crisi legato alla pandemia Covid.
In particolare, la garanzia statale concedibile dal fondo è stata elevata dal 50% all’80% della quota capitale per tutti coloro che rientrano nelle categorie prioritarie elencate di seguito – con ISEE non superiore ai 40 mila euro annui – e che richiedono un mutuo superiore all’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori. L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250 mila euro.
Per coloro che, pur rispettando i requisiti di accesso al bonus mutuo prima casa, hanno un ISEE superiore a 40 mila euro annui, la garanzia resta al 50% della quota capitale.
Mutuo giovani casa under 36: le ulteriori offerte delle banche
Molte banche hanno deciso di sostenere ulteriormente i giovani nell’acquisto della prima casa, offrendo ulteriori agevolazioni oltre alla garanzia statale.
Intesa SanPaolo, ad esempio, intende “valorizzare e consentire al giovane mutuatario di fruire di ulteriori elementi di vantaggio rispetto a quanto previsto dalla norma, offrendo tassi dedicati estremamente competitivi; azzeramento delle spese istruttoria, delle spese di incasso rata e del costo opzioni contrattuali (quali sospensione del pagamento delle rate e flessibilità della durata)”.
Prevista anche la “possibilità di finanziare fino al 100% del valore dell’immobile (in virtù dell’estensione della garanzia dello Stato all’80% della quota capitale per i mutui con loan to value elevati)”.
“L’età media di chi chiede un mutuo è di 32 anni, la speranza è che, grazie alle agevolazioni del nuovo decreto, si abbassi ancora: come prima banca del Paese, asseconderemo ogni segnale di ripresa con ogni mezzo possibile, incoraggiando l’autonomia abitativa dei giovani e continuando ad accompagnarli nei loro più importanti progetti di vita”, ha dichiarato Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.