Si cercano soluzioni

Attacco hacker Regione Lazio: come è successo e come si poteva evitare

Gli hacker hanno bucato il sistema della Regione Lazio sfruttando le credenziali VPN di un dipendente di Frosinone. Come si poteva evitare attacco?

Attacco hacker Regione Lazio: come è successo e come si poteva evitare

Resta sotto attacco hacker la Regione Lazio: bloccato da domenica il sito di prenotazione dei vaccini mentre si continua a fare la conta dei danni, in particolare si sta verificando quali sono gli altri siti bloccati e quali dati “sensibili” sono stati intercettati dai pirati informatici, che hanno chiesto un riscatto in Bitcoin.

 

Come è potuto succedere? La spiegazione degli analisti: tutto è partito dalle credenziali VPN di un dipendente di Frosinone in smart working.

 

Attacco hacker Regione Lazio: penetrati con credenziali VPN dipendente Frosinone

Solo in questi ultimi tempi abbiamo compreso appieno l’importanza della sicurezza informatica, specialmente quando causa Covid si è riuscito ad informatizzare un po’ tutto, persino la Pubblica amministrazione.

 

Per tale ragione è importante comprendere come gli hacker che stanno tenendo in queste ore sotto scacco la Regione Lazio, compreso il portale per la prenotazione dei vaccini, siano riusciti a penetrare nel sistema.

 

Secondo le ricostruzioni degli esperti di cybersicurezza i pirati informatici sono riusciti a stabilire connessioni da un altro computer con credenziali admin valide, sfruttando le credenziali VPN di un dipendente di Frosinone in smart working.

 

Da lì la strada è stata tutta in discesa: è stato inserita “una backdoor che consente facile accesso e il criptatore che cripta tutti i dati e attiva il ransomware”.

 

Come si poteva evitare tutto ciò? Con l’autenticazione a due fattori, quella che oltre alla password ci chiede di confermare l’identità in altro modo, tramite app o messaggio su smartphone o riconoscimento facciale, lo stesso sistema utilizzato per i conti correnti online, lo Spid e i servizi di posta elettronica.

 

Come risolvere attacco hacker Regione Lazio: recuperare la chiave o pagare il riscatto

Parlando dell'attacco haker alla Regione Lazio, il governatore Nicola Zingaretti l'ha definita una "offensiva terroristica", ricordando alla popolazione che “la campagna non è bloccata, chi ha prenotazione vada in centri vaccinali”.

 

"Confidiamo nei prossimi giorni di riaprire il portale delle prenotazioni. Quello che è avvenuto ci proietta in una situazione nuova per il Paese, in questo caso il virus ha criptato i dati. Ad ora nessun dato, né della sanità né del capitolo finanze-economia, è stato trafugato – assicura Zingaretti - ma ci troviamo di fronte a qualcosa di molto preoccupante. I dati sono tutti in sicurezza, c'è una trasmissione al centro nazionale per avere anche la possibilità di avere il green pass. I dati andranno ora trasferiti su altre piattaforme esterne".

 

Come risolvere la situazione? Le strade da percorrere al momento sembrano essere solo sono due: recuperare la chiave per decriptare i dati bloccati oppure pagare il riscatto.

 

Secondo gli analisti del Nucleo speciale sulla cybersicurezza, “se i dati criptati non hanno ulteriori backup e pertanto se non si recupera la chiave non potranno essere ripristinati”.

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