Le pagelle del calcio mercato

Flop Juve, tiene l’Inter, si rafforzano Fiorentina, Roma e Lazio

Anche il Milan mette insieme una squadra competitiva, e la stessa cosa fa l’Atalanta. Delusione per il Napoli. Termina il mercato del campionato 2021/2022

Flop Juve, tiene l’Inter, si rafforzano Fiorentina, Roma e Lazio

Finisce il mercato del campionato 2021/2022, che adesso si prepara a esplodere dopo gli ultimi eclatanti colpi nel finale: dalle scelte bizzarre di Juventus e Sassuolo, alle sorprese Torino e Sampdoria.

 

Se la cava al meglio l’Inter, nonostante gli addii e insegue il Milan, che vuole confermarsi. Ottimali le scelte in capitale, con due tecnici soddisfatti delle loro macchine da battaglia. Male il Napoli, inesistente l’Udinese. L’Atalanta continua a crescere, così come la Fiorentina, tra le regine di questo mercato, con colpi di grande qualità. Tra le neo promosse bene la Salernitana e l’Empoli.

 

Molto più indietro il Venezia, maggiormente in difficoltà. Un campionato ricco di talenti, che ha perso qualche nome blasonato, senza però rovinare lo charme di una nazione cosi competitiva.

 

Le pagelle del mercato di Serie A:

Atalanta voto 8: Per molti potevano fare di più, per arrivare a quel salto di qualità definitivo. Dal punto di vista oggettivo però hanno agito in maniera molto intelligente, riuscendo con pochi innesti ad alzare il livello generale della rosa e soprattutto con dei benefici che la rendono ancora una volta regina dei bilanci. I 50 milioni che verserà il Tottenham per Romero sono oro che cola, che ha permesso così la permanenza di tutti i big, sino alla fine. L’aggiunta di Demiral è ideale per sostituire l’argentino, e l’arrivo di Musso alza un muro tra i pali. Mancava magari qualcosa in mezzo, ma il loro lo hanno fatto, e ancora una volta, molto bene.

 

Bologna voto 6: Commettono un errore nel finale di mercato che non può essere considerato tollerabile, dal mister e dai tifosi. Far partire Tomyasu all’Arsenal a poche ore dalla fine, senza intenzione di sostituirlo, seppur incassando una grossa cifra, è un rischio per la retroguardia di Mihajlovic, indubbiamente poco soddisfatto della situazione generale. L’arrivo di Bonifazzi è positivo, ma doveva rimpiazzare Danilo e ora la coperta è corta. Ottimo l’acquisto di Arnautovic, che andrà a comporre un trio avanzato molto interessante.

 

Cagliari voto 6: Avrebbe anche meritato un voto un po’ più alto, ma la partenza di Simeone sul finale, con un sostituto che ad oggi non è ancora così pronto per un campionato così agguerrito, ha fatto indubbiamente torcere il naso a molti tifosi. Mantenere però Nandez fino alla fine, così come Joao Pedro e Cragno, e prova di grande volontà nel crescere. Si poteva riportare a casa Nainggolan, anzi si doveva, ma la dirigenza ha preferito puntare su Strootman, che dovrà ristabilirsi dai vari infortuni, nonostante sei mesi positivi al Genoa. Grassi è un buon innesto, d’esperienza, mentre Bellanova e Dalbert aumentano la competizione sugli esterni. Colpi mirati, alcune occasioni perse, ma tante basi su cui lavorare la salvezza. 

 

Empoli voto 6,5: Forse in molti non lo hanno notato, ma il mercato dei toscani è stato molto ampio e concreto, per affrontare questo ritorno nella massima competizione. L’aggiunta di alcuni tasselli abituati a giocare in Serie A potrebbe essere la cave giusta per divertire il publico del Castellani. E lo si è visto nelle prime due giornate. La difesa si è rinforzata con un grande ritorno, Tonelli, che ad Empoli ha mostrato le sue doti migliori e Luperto, che ritorna nella piazza che lo ha lanciato. Marchizza e Crociata invece sono giovani intriganti, che meritano spazio e fiducia. Davanti è arrivata la vera rivoluzione, con tre giocatori che dovranno essere trascinatori del team: Cutrone, attaccante sopraffino che merita altre chance in questa dura carriera, Pinamonti, che aspetta il stato definitivo e Di Francesco, che dopo la B aveva altro da dire nella massima serie. Pronti a sorprendere.

 

Fiorentina voto 8,5: Senza dubbio uno dei migliori mercati di questa sessione italiana. Commisso stupisce tutti e investe per alzare pesantemente il livello serale della rosa, che da due anni a questa parte sembrava persa. Apre le danze con Gonzalez, investimento da 30 milioni, che ha già dimostrato in questo inizio che peso chiave ha per la squadra. A seguire Torreira, mediano che ha viaggiato in terre importanti e piazze grandi. Torna per aggiungere qualità ad un centrocampo vivace. Odriozola era un semi titolare a Madrid nella scorsa stagione, la sua avventura con Zidane sarà un fattore solido per una difesa talvolta traballante. Infine Nastasic, che sostituisce Pezzella e torna a Firenze, dove è stato crescita, da giocatore con grandi certezze e con la voglia di rivalsa. Il colpo più grande però è la permanenza di Vlahovic in rosa, che nonostante gli attacchi dell’Atletico, alla fine rimarrà il “principino di Firenze”, anche in questa stagione. 

 

Genoa voto 6: Tanti nomi, nessuno davvero eclatante, ma funzionali al gioco di Ballardini e con la giusta dose di esperienza per aiutare la squadra nell’obiettivo. In primis tra i pali arriva Sirigu, portiere affidabile, che a Torino ha sempre dato certezze. In difesa Maksimovic, che giocava spesso titolare a Napoli, a parametro zero. Sabelli viaggia spesso tra B e A, ma il suo lo fa sempre e rinforza un reparto che soffriva eccessivamente. Ekuban e Muska sono due scommesse, i rossoblù non sono nuovi a scoprire talenti interessanti. Hernani è l’elemento ideale per dare solidità e fisico in mezzo al campo. Manca l’elemento “bomba”, che desse un po’ di scossa all’ambiente, senza rimanere sempre lì, a soffrire per un’intera stagione. E magari chissà, quel Lammers tanto inseguito…

 

Inter voto 8: Un mercato in entrato da 9 e uno in uscita da 7. Giusto consolidare il bilancio, dovendo rinunciare per forza di cose a qualche pedina fondamentale, ma sradicare la colonna vertebrale di una macchina vincente, è sempre molto rischioso. Nonostante la partenza dei big, la conferma di Lautaro, Brozovic, Bastoni e altri molto ricercati dalle grandi d’Europa permette ai nerazzurri di avere comunque un piano base ancora molto solido e con elementi all’altezza degli obiettivi. Se in più si vanno aggiungere l’esperienza, pagata quasi zero, di Edin Dzeko, i colpi magici del Tucu Correa, la corsa e la tecnica di Dumfries, aggiunta alla classe di Calhanoglu, il panorama generale non è poi così oscuro, anzi. Inzaghi deve lasciare la sua impronta giocando con coraggio, come faceva in passato, e gestendo bene una rosa molto ampia di qualità.

 

Juventus voto 5,5: Meriterebbero un voto alto per la scelta dell’allenatore, che si sta rivelando sempre più essenziale. Max Allegri si è dimostrato un vero professionista, oltre le sue competenze, giustificando l’incompressibili scelte della dirigenza sul mercato. Far partire il giocatore più forte del campionato, che però costava tanto alla società, può essere stata la mossa più giusta, se non fosse che il sostituto, Kean, non si all’altezza du quel ruolo ad oggi. E la delusione dell’ambiente è palese a tutti, dentro e fuori dal campo. L’operazione Locatelli ha dietro invece dei ragionamenti davvero peculiari, sia sulla formula, che sulle tempistiche nel chiudere. Praticamente un’intera sessione passata a trattare con il Sassuolo. L’investimento sui giovani è sempre molto interessante e rimane a questo punto l’unica nota positivo di un oscuro ambiente. Per rialzarsi bisogna iniziare a individuare esattamente chi sono i leader di questa rosa.

 

Lazio voto 7: Seppur in tempi molto estesi, alla fine la coppia Tare-Lotito riesce a concludere un discreta sessione di mercato, che in confronto alle ultime tre si può comunque etichettare come superlativa. L’arrivo di Pedro è un acquisto intelligente, così come Hisaj, che sono pupilli di Sarri. L’arrivo del giovane Romero può portare interessa e curiosità nell’ambiente, per un talento purissimo. 

In mezzo si è aggiunto Basic, che è un mediano molto solida, ma anche tecnico, dal Bordeaux, che sembrerebbe il giocatore ideale per il tecnico, visto le sue doti alla “Zielinski”. Davanti il doppio colpo è oro, con F.Anderson che è tornato ad illuminare la capitale e Zaccagni, che vuole diventare leader di una Lazio vincente. L’arrivo di Sarri ha scatenato la piazza, nella speranza che si giunga ad obiettivi importanti. Anche se quel difensore centrale che manca da due anni poteva anche arrivare…

 

Milan voto 7,5: Alla fine dei conti Pioli è riuscito a mantenere le sue aspettative, con entrate tutto sommato positive a rinforzare la rosa. L’uscita di Calhanoglu è stato un colpo duro per gli schemi del tecnico, ma il riscatto di Tomori, Tonali e Diaz hanno ridato stabilita alle idee di gioco. Ad aggiungersi vi sono Giroud, che sta già dando prova di essere un grande “killer” dell’area di rigore, e Pellegri, che imparerà tanto dal francese e da Ibrahimovic. In mezzo Bakayoko è il colpo da 90: accanto a Kessié possono formare una vera e propria diga. Florenzi e Touré sono rincalzi intelligenti, pagati poco, che si ritaglieranno il giusto spazio. IN porta invece a sostituire l’infinito Donnarumma è arrivato un portiere che da certezze, Maignan, già idolatrato dalla tifoseria milanista. Chiudiamo con il colpo “del cuore”, nel chi crede, giustamente, nei propri sogni, come Messias, che tocca il cielo con un dito. Dai dilettanti a San Siro, il viaggio non è ancora finito. 

 

Napoli voto 5,5: Spalletti è l’uomo giusto per rinascere, dopo la delusione con Gattuso, ma se intorno nulla viene costruito, anche i mastri faticano ad insegnare. L’arrivo del solo Juan Jesus, che già in se è un elemento discutibile per una rosa così pesante, è prova di poca maturità da parte della società, che non aggiunge nulla ad una rosa corta, in tanti ruoli. La questione Insigne è un ulteriore elemento delle poche idee societarie, visto che rischiano di perdere un giocatore dal valore, economico e affettivo, infinto. Il tecnico toscano non si può ritenere soddisfatto, se non della permanenza di Petagna, che avrebbe lasciato un’altra casella vuota. Alla fine si aggrega Anguissa, un’incognita che farà respirare i titolari. 

 

Salernitana voto 6,5: È tra quelle che ha acquistato maggiormente in questa finestra di mercato: sono ben 16 i colpi messi a segno dalla squadra campana. Il club ha voluto puntare maggiormente sulle scommesse, con qualche certezza da accompagnare. Un tattica rischiosa, che solo il tempo ci dirà se sarà vinta o meno. Il colpo da 90 è Simy, che lo scorso anno ha segnato più di 20 reti con il Crotone. Attaccante perfetto per questo genere di team, e Castori sa valorizzare bene le sue punte. Si aggiunge agli schemi anche la coppia dei Coulibaly, che nelle prime giornate hanno già mostrato qualcosa di interessante e l’esperienza di Gagliolo con Ranieri, abituati a giocare la prima competizione nazionale. Infine Bonazzoli, in cerca di riscatto e con il fuoco ardente nel cuore. Una possibile sorpresa.

 

Sampdoria voto 7: Sembravano persi nel buio, con un mercato che faticava a decollare. Alla fine però, con tre colpi tendenzialmente, riescono ad aumentare in maniera solida il valore del team. Il primo da evidenziare è Caputo, che andrà a far coppia con Quagliarella, pronti a regalare un grande numero di goal. Bomber di alta caratura. Il secondo colpo offensivo è in prestito dalla Juventus, Ihattaren 

, talento olandese che per molti rappresenta già una meteora futura. Sempre dai bianconeri è giunto il giovane Dragusin, difensore che merita spazio, molto alla “Romagnoli”, D’Aversa può ritenersi soddisfatto, soprattutto se alla fine sono rimasti tutti i suoi uomini chiave. 

 

Sassuolo voto 5,5: Positivi nel trattenere alcuni big come Berardi, ma faticano a consolidare i buchi in rosa. La trattativa Locatelli alla fine è stato un grosso “favore” alla Juventus, rinunciando a somme importanti, immediatamente. Il sostituto, Henrique, è una sorpresa, che dovrà rapidamente caricarsi il peso della mediana sulle spalle. La scelta di vendere Caputo sul finale è follia, se non per lo spazio che verrà dato a Scammacca, un bomber letale, che però poteva e doveva crescere alle spalle di un attaccante di peso, Ciccio è stata l’anima dei neroverdi, e forse nei suoi confronti i trattamento non è stato dei più meritevoli. Alle pedine di Dionisi vi sono anche da aggiungere Harroui e Ruan, due giovani sud americani, che assomigliano molto alle solite intuizioni estere di Carnevali. Una squadra ancora con tanti punti interrogativi, che dovrà crescere con le nuove idee del tecnico. 

 

Spezia voto 6,5: Più di 20 acquisti sono la prova di voler provare un nuovo miracolo, mettendoci tutto l’impegno bloccato. È vero le prossime sessioni dei liguri saranno bloccate, ma la dirigenza ha investito su dei giovani che potrebbero dare certezze per diverse stagioni. Tante sono le scommesse, come Antiste, Sher, Sanka o Kovalenko, in prestito dall’Atalanta. Sempre dalla Dea l’attaccante titolare, Colley, giovane crescita tra Juric e Gasperini, già mentalmente pronto per la Serie A. Manaj è la scommessa della vita, se scippasse sarebbe un asso nella manica davvero bollente. Mentre Agudelo e Salcedo cresceranno poco a poco per prendersi lo spazio in rosa. Hanno iniziato in difficoltà, ma le basi per salvarsi ci sono tutte, starà a T. Motta capire gli schemi vincenti con una rosa così ampia. 

 

Roma voto 8,5: La più spendacciona di questa sessione, con ben 97 milioni di uscite per investire sul mercato. Quando prendi un coach come Mourinho bisogna ambire in alto, e la società ha fatto il massimo per accontentare il portoghese. Di altissimo livello l’acquisto di Abraham, punta moderna dalle doti incredibili. Con lui anche Shomurodov, talento dal Genoa, che sta impressionando tutti dalla prima amichevole che ha giocato. Vina acquisto azzardato, che deve migliorare molto, mentre Patricio è il portiere che manca in questa squadra. Mourinho darà vita ad un nuovo club, vincente, che farà tremare gli avversari.

 

Torino voto 7: Un voto alto, soprattutto se si considera che Juric si lamentasse  del mercato fino a due giorni prima. I granata hanno giocato a rilento, facendo esplodere le bombe sul finale. In difesa è arrivato Zima, giovane difensore su cui la società ha investito parecchio. In mezzo Praet è il colpo di classe che porta la qualità giusta da affiancare a Mandragora. Tra di loro se la giocherà anche il giovane Pobega, che però è stato prelevato con una formula insensata. 

Davanti i colpi che forse cambiano realmente la faccia di questo team: Pjaca come nuovo esterno di destra, con Brekalo, talento classe 98, che in Bundesliga aveva già stupito, e non poco. Una squadra rinata, che con il tocco magico di Juric potrebbe essere una delle sorprese. La rosa è compatta, se non per quella situazione portieri un po’ fragile…

 

Udinese voto 5: Tra le meno positive nel mercato, nonostante nelle prime due giornate la squadra sia sembrata molto in palla. L’elemento chiave è la non sostituzione di un giocatore chiave come De Paul, che era a tutti gli effetti il cervello della rosa. Gotti punterà sulle armi che si ritrovava già in casa, come Pereyra o Molina, e su qualche giovane arrivato quest’estate: Udogie è già sceso in campo, am sembra ancora indietro nella condizione fisica, mentre Opoku è già più affermato. Beto è una scommessa totale, seppur ha i numeri, il salto tra i due campionati è molto amplio ( Portogallo-Italia). Ci si aspettava di più, solo Silvestri può essere un buon innesto al posto di Musso, che comunque è stato venduto bene. Sono pronti a rischiare, in un campionato molto impegnativo.

 

Venezia voto 5,5:Tante, forse troppe, le scommesse, per una squadra che ha già fatto vedere le proprie lacune in queste prime gare. Non puntare su praticamente nessun giocatore affermato per il campionato è un bel rischio, che gli mette nella posizione di essere la “cenerentola” del campionato. Ampadu è interssante, ma non ha mai fatto grandi esperienza, così come Oreke e Kiyine. Caldara deve diventare il simbolo di una missione molto ardua. Rinascere dopo i vari infortuni deve essere il salto personale di qualità, per riprendersi definitivamente. Devono essere astuti, perché ad oggi sono i meno pronti per questa Serie A.

 

Verona voto 6: Il voto sarebbe stato più alto senza quella cessione, per una cifra comunque bassa, di Zaccagni, ad un giorno dalla fine del mercato. Un giocatore chaive, anzi il giocatore chiave di questo club, he ha ripiegato su Caprari sul gong. Un importante calo di livello nella mentalità di gioco, che dovrà essere rinforzata con la qualità di Ilic, tornato dal Manchester City, e da Simeone, bomber altalenante che deve trovare una strada di maggiore sicurezza sotto porta. Infine Frabotta, che lo scorso anno qualcosa ha fatto vedere e Sutalo, fatto fuori dagli schemi di Gasperini, ma pronto a rimpiazzare al meglio di Lovato. Di Francesco ha tante cose tra le mani, ma è stata rimossa una pedina essenziale per il quadro della squadra. 

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