Covid-Il punto quotidiano

Covid, 17 Regioni a rischio moderato. Rt in calo, male la Sicilia

La variante Delta è prevalente. Per l’Istituto Superiore di Sanità: “Occorre il tracciamento”. Tra i contagiati soprattutto soggetti giovani e asintomatici

Covid, 17 Regioni a rischio moderato. Rt in calo, male la Sicilia

I dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità forniscono una fotografia in chiaroscuro, con l’indice Rt in lieve calo a 0,97, ma l’incidenza in leggero aumento a 74 casi per 100mila abitanti, oltre al soglia dei 50 casi per 100mila abitanti. 

Nel bollettino si legge anche di “una lieve diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”.

Ma a preoccupare gli esperti è "la elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici. Insomma, non tutti i positivi sono segnalati e non si deve abbassare la guardia, anche perché le Regioni a rischio moderato salgono a 17.

 

17 Regioni a rischio moderato

"Aumenta il numero di Regioni/Province autonome classificate a rischio epidemico moderato", anche se "nessuna Regione/Pa presenta un rischio epidemico alto" si legge nel documento, mentre "le restanti 4 Regioni risultano classificate a rischio basso”.

Queste ultime sono Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta.

 

Aumentano i ricoveri in terapia intensiva

Un altro dato in grande considerazione è l’occupazione delle terapie intensive, che è in costante, anche se lieve, crescita. "Si conferma il trend di aumento dei ricoveri ospedalieri associati alla malattia Covd-19”, che è in aumento al 6%.

Le persone ricoverate sono anche queste in crescita da 504 (dato del 24 agosto 2021) a 544 (al 31 agosto 2021). Nelle restanti aree mediche i numeri seguono lo stesso andamento, arrivando al 7,3%, con 4.036 pazienti attualmente ospedalizzati non in reparti Covid.

 

La Variante Delta e i giovani

"La circolazione della variante Delta" di Sars-CoV-2 "è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in Paesi con alta copertura vaccinale" si spiega nel bollettino.

 

Le “armi” per difendersi dal Covid e soprattutto per evitare di arrivare a situazioni di emergenza restano sempre le stesse: "Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".


Per poter tenere sotto controllo la situazione, secondo gli esperti, "è opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini, per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".

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