Ritorno alla normalità

Terza dose, Speranza: “Sì, da settembre”. Green Pass esteso: quando

Nessun passo indietro nell’estensione del certificato. Divide l’ipotesi di Bianchi togliere le mascherine nelle classi di vaccinati. Problemi di privacy

Terza dose, Speranza: “Sì, da settembre”. Green Pass esteso: quando

Nessun dietrofront, anzi: la terza dose sarà somministrata a partire da fine mese, fin da settembre, dunque.

I primi a riceverla saranno i cosiddetti “fragili”, come confermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della chiusura del G20 della Salute a Roma.

Speranza ha parlato anche dell’estensione del Green Pass, che sarà esteso.

Intanto ancora perplessità dei medici sull’ipotesi di togliere le mascherine nelle classi nelle quali tutti gli studenti siano immunizzati.

Il punto.

 

Terza dose da fine mese: a chi

"La terza dose" di vaccino anti-Covid "in Italia ci sarà. Noi partiremo sicuramente già nel mese di settembre per le persone che hanno fragilità di natura immunitaria, penso ad alcune categorie di pazienti oncologici, ai trapiantati e a coloro che hanno avuto una risposta immunitaria fragile rispetto alla somministrazione delle prime due dosi" ha spiegato il ministro della Salute.

Roberto Speranza ha anche aggiunto che "su questo punto si sono espressi molto chiaramente sia l'Ema", l'Agenzia europea del farmaco, "che l'Ecdc", il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Quindi "già nel mese di settembre partiranno queste prime terze dosi" ha ribadito il ministro.

I primi destinatari saranno i soggetti vulnerabili, quindi pazienti oncologici, trapiantati, immunodepressi, over 80 e residenti nelle Rsa.

Resta il dubbio sul personale medico, a qui scadrà il Green Pass tra dicembre e gennaio.

Il ministro della Salute, a questo proposito, ha anticipato: “La stessa cosa può valere per il personale sanitario: sono le prime categorie che hanno ricevuto il vaccino e con tutta probabilità da quelle si partirà. I nostri organismi, l'Aifa, il Cts, si esprimeranno, ma penso che già nel mese di settembre si partirà".

 

Estensione del Green Pass

Intanto sull’estensione del certificato, Speranza conferma: "Dobbiamo crescere ancora di più con le vaccinazioni e c'è una discussione in corso che avverrà anche nei prossimi giorni e che ci porterà probabilmente anche a determinazioni che ci consentiranno di rafforzare ancora di più la nostra campagna. Penso all'estensione del Green pass, come già annunciato dal presidente del consiglio Draghi, e ad ulteriori ipotesi che sono state dibattute e che possono consentirci, se dovesse servire, di rafforzare ancora di più la nostra campagna.

 

I dubbi sulle mascherine in classe (e la possibilità di farne a meno)

Se sull’opportunità di vaccinare con un ulteriore richiamo il personale medico c’era qualche perplessità (gli esperti sono orientati a non procedere più vaccinazioni di massa nei soggetti sani), qualche dubbio continua a sollevarlo anche l’ipotesi di abbassare le mascherine nelle classi nelle quali tutti i ragazzi siano immunizzati, come proposto dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.


Oltre all’aspetto sanitario, perché il vaccino non esclude la possibilità di contagiare, restano problemi pratici, come la gestione della privacy. Il Ministero, però, ha voluto chiarire “Nel decreto c’è scritto che daremo una indicazione precisa e per questo stiamo lavorando con il Garante per salvaguardare la privacy e qualsiasi rischio di discriminazione”. “È un modo – è stato aggiunto – per dare un segnale forte che si torna tutti insieme alla normalità”.

 

“Abbiamo una statistica precisa delle classi sovraffollate, cioè più di 27 studenti, e si tratta del 2,9%, concentrate nelle scuole tecniche delle grandi periferie urbane. Abbiamo dato molte risorse: 400 milioni per affrontare il tema della riapertura e il parametro principale riguarda proprio l’affollamento delle classi; 22,5 milioni mirati alle classi affollate; 270 milioni agli enti locali per costruire nuovi spazi e nuove classi” ha fatto sapere il Ministro. “Si tratta – ha proseguito Bianchi – di un piano molto articolato che supera la visione degli interventi a pioggia”.

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