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Scuola, Bianchi: “Via le mascherine se sono tutti vaccinati”

Il ministro dell’Istruzione apre alla possibilità di non usare le mascherine in classe, ma solo in alcuni casi. Anche i salivari per il Green Pass

Scuola, Bianchi: “Via le mascherine se sono tutti vaccinati”

“Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere le mascherine e si può tornare a sorridere”.

A dare l’annuncio, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, durante la conferenza a Palazzo Chigi insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri dei Trasporti, Enrico Giovannini, e della Salute, Roberto Speranza.

Ecco quali sono le regole e come sarà esteso il Green Pass (con la possibilità di sottoporsi a test salivari).

 

Via le mascherine, ma solo se tutti vaccinati

Tutto è pronto o quasi per il rientro in classe e non mancano le novità. D’altra parte la premessa è arrivata dal premier, Mario Draghi, che in conferenza stampa ha chiarito: 

“Quest’estate non abbiamo passeggiato”. Poi è toccato al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, spiegare una delle principali novità: “Dove ci sono classi di vaccinati, si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere” ha detto Bianchi che ha ricordato come il 1° settembre hanno riaperto “tutte le nostre 8.500” “con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza” ha aggiunto il Ministro. 

 

Le regole attuali

Al momento, comunque, le norme rimangono quelle già stabilite, “la mascherina va indossata sempre in classe, a prescindere dal distanziamento o meno”. A ribadirlo è stato l’Istituto Superiore di Sanità. Secondo l’ISS va indossata anche in “condizioni statiche”, dunque da seduti presso il proprio banco, anche in presenza di un distanziamento di almeno un metro.

L’uso delle mascherine non è previsto per i bambini sotto i sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione individuale.

 

Test salivari per il Green Pass

Intanto un emendamento al decreto sul certificato verde, approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera, prevede che siano validi anche i test salivari, oltre a quelli antigenici e a quelli naso-faringei, per ottenere il Green Pass. La misura sarà definitiva solo nel momento in cui sarà approvata da Camera e Senato e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Slitta, poi, al 30 novembre il termine entro i cui i tamponi da effettuare nelle farmacie avranno un prezzo calmierato.


Vaccino per una scuola in presenza

A sottolineare l’importanza del vaccino è stato poi il ministro della Salute, Roberto Speranza: “La riapertura delle scuole in presenza è priorità assoluta e spero che presto avremo un numero alto di classi in cui tutti saranno vaccinati e ciò consentirà di allentare le misure e togliere le mascherine. Il messaggio che dobbiamo dare è quindi che il vaccino è l’arma fondamentale per chiudere questa stagione e aprirne un’altra. I vaccini sono efficaci e sicuri”.

 

Intanto nelle scorse otre il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso di alcuni docenti contro il Green Pass e l’obbligo vaccinale per il personale scolastico.

 

La bocciatura del Tar ai docenti senza Green Pass

A presentare l’istanza era stata l'Anief, contro i provvedimenti del ministero dell'Istruzione che disciplinano il possesso del Green pass. Inequivocabile la sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio, che ha respinto, con i decreti monocratici 4531/2021 e 4532/2021 depositati nelle scorse ore, i ricorsi che chiedevano di sospendere tutti i provvedimenti riguardo il possesso di certificazione anti-Covid del personale scolastico. Ai docenti, che invocavano il “diritto alla salute” a non essere vaccinati, il Tar ha risposto che questo stesso diritto “deve essere razionalmente correlato e contemperato con gli altri fondamentali, essenziali e poziori interessi pubblici quali quello attinente alla salute pubblica a circoscrivere l'estendersi della pandemia e a quello di assicurare il regolare svolgimento dell'essenziale servizio pubblico della scuola in presenza".

 

Il precedente recente

Il Presidente, Antonello Giannelli, parla di “una decisione esemplare in quanto riafferma alcuni basilari principi della convivenza democratica". La sentenza arriva dopo un’altra “bocciatura” da parte di un altro Tribunale del Lazio contro l’obbligo di Green Pass, che era giunta alla vigilia delle previste manifestazioni contro l’estensione della certificazione, il 1° settembre, anche al trasporto di lunga percorrenza.

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