Elezioni Francia: Le Pen e Hidalgo in corsa contro Macron per l’Eliseo

Con le elezioni in agenda per il prossimo anno, l’umore sfiduciato, cupo ed allarmista, dell’opinione pubblica in Francia inizia ad avvertirsi. Ma la campagna per la corsa all’Eliseo sta entrando nel vivo man mano che si avvicina la fine del mandato presidenziale di Emmanuel Macron, in scadenza ad aprile 2022. La parola ricorrente, negli ambienti politici della capitale, è “declino”. Una sensazione che le cose stiano andando nella direzione sbagliata, che la Francia sia in ritardo o retrocessa. Lo si legge tra le pagine di Le Figaro. Un sentiment definito “le grand declassement”, che si è fatto strada nel dibattito pubblico nella primavera del 2020 per via dello shock  da pandemia e lockdown, quando i francesi denunciavano la mancanza di mascherine e dpi. A Parigi è toccato il confronto con Berlino, il Governo “che ha gestito meglio” l’emergenza covid.

Francia senza alternative: probabile riconferma di Macron

Chiamati ad eleggere un nuovo Presidente della Repubblica, i francesi rispondono ai sondaggi facendo intuire che nulla cambierà. È probabile che Emmanuel Macron, attuale capo dell’Eliseo, venga rieletto. C’è chi osserva che si tratti di una sorta di “impostazione predefinita”, vista la difficile congiuntura dovuta alla crisi economica e all’emergenza sanitaria. Se non c’è un’alternativa, tutto farebbe pensare ad una riconferma di Emmanuel Macron.

Hidalgo e Le Pen: due donne per l’Eliseo

Eppure sembra esserci un’alternativa, rappresentata da 2 donne che hanno appena annunciato di candidarsi alle elezioni. La prima è una “figlia d’arte”: Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, il successore ringiovanito e rimodellato del Fronte Nazionale già guidato da suo padre. Ha fatto molta strada per rinnovare e abbellire il volto della destra “estrema” francese, al punto che molti dell’estrema destra non desiderano più essere associati al partito. La loro accusa: Marine Le Pen è troppo a sinistra. A farle concorrenza, ma con l’obiettivo comune di battere Macron, è la Sindaca di Parigi, la socialista Anne Hidalgo. Nata da immigrati spagnoli, Anne Hidalgo giunge in Francia a due anni. I valori che difende sono quelli della socialdemocrazia e dell’uguaglianza repubblicana. Tra qualche giorno uscirà anche il suo libro intitolato Une femme francaise: uno spaccato della sua visione della Francia.

Programmi elettorali, transizione ecologica e referendum immigrati

Hidalgo ha annunciato la sua candidatura dalla sua città, Rouen, in Normandia, nota per la forte vocazione produttiva. Una location scelta bene, dato che la Hildalgo ha messo al centro del suo programma elettorale la riconversione industriale attraverso la transizione ecologica. Promette l’aumento dei salari (e degli stipendi ad esempio ai docenti), con particolare attenzione verso i cosiddetti “invisibili”, quelli che lavorando portano avanti la società.

Il programma di Le Pen punta invece all’organizzazione di un referendum sull’immigrazione e l’intenzione di far uscire la Francia dalla NATO. Tra le altre proposte, c’è la privatizzazione della TV di Stato e la nazionalizzazione delle autostrade.

La parola ai sondaggi

Finora i sondaggi non sembrano essere stati favorevoli alla Hidalgo, ferma tra il 7 e il 9% delle attuali preferenze. Ma con la candidatura ufficiale, la Sindaca di Parigi ha annunciato di voler lanciare un “tour de France” per presentarsi direttamente agli elettori. Sebbene il partito di Marine Le Pen registri alcuni guadagni tra i giovani, la base del consenso è rimasta complessivamente stagnante. Nulla suggerisce che, tuttavia, questo possa cambiare nei prossimi mesi.

I risultati dei sondaggi condotti tra l’11 e il 14 settembre, assegnano il 26% delle possibilità a Macron, il 19% a Le Pen, il 15% a Xavier Bertrand e l’8% ad Eric Zemmour.