Recovery fund

Pnrr, Il governo alza la guardia sulle infiltrazioni criminali

Forum a Roma del Dipartimento di PS ed Europol. Draghi: “Pronti a reprimere frodi e aggressioni ai fondi”. Lamorgese: “Cambieremo il codice degli appalti”

Pnrr, Il governo alza la guardia sulle infiltrazioni criminali

“L’arrivo dei fondi del Next Generation Eu è una grande sfida per tutti i Paesi europei e in particolare per l’Italia. La credibilità delle nostre istituzioni ed il futuro dell’economia dipendono dalla capacità di spendere bene e con onestà questi fondi. L’Italia è determinata a prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di frodi e infiltrazioni criminali a tutela dei cittadini, delle imprese e dell’Ue”. Il messaggio che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha inviato al Law Enforcement Forum che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha promosso a Roma, insieme ad Europol, prende di petto uno dei temi più spinosi che riguardano il Piano Nazionale di Ripresa.

 

Centonovantuno miliardi del Recovery Fund che l’Italia riceverà per gli investimenti fino al 2026 sono un’occasione che la criminalità non vuole lasciarsi sfuggire. Azioni di vigilanza sono, dunque, fondamentali insieme per un lavoro comune delle forze di polizia a livello europeo. Non a caso sono presenti oggi nella Capitale i rappresentanti delle forze dell’ordine di 24 Stati Ue, che si sono dati appuntamento per costruire una strategia utile per anticipare l’aggressione criminale ai fondi in arrivo.

 

“La condivisione delle esperienze e delle conoscenze”, ha sottolineato il premier, “è essenziale per facilitare un'azione efficace di monitoraggio e prevenzione dei rischi”. E “un ottimo esempio di collaborazione a livello europeo” è quello del “Gruppo di lavoro per il Covid 19. Il suo obiettivo era quello di monitorare i rischi che le restrizioni sanitarie determinate dalla pandemia e, in particolare, la chiusura prolungata di molte attività, ponevano per l’economia legale. L’azione del Gruppo ha permesso di arginare infiltrazioni durante l’emergenza e sono sicuro che questa esperienza sarà molto utile”.

 

Durante il suo intervento la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha evidenziato: “La pandemia ha fatto emergere le fragilità dei nostri sistemi e reso più pressante il bisogno di sicurezza, con l’allarme per il possibile interesse invasivo delle mafie ai fondi del Pnrr”. Nel corso della crisi “la criminalità organizzata ha immediatamente colto l’opportunità per indebolire e sostituire l’imprenditoria sana e rafforzare la strategia di infiltrazione nell’economia legale. C’è quindi l’esigenza di prevenire e contrastare per evitare l'inquinamento del tessuto socioeconomico”.

 

L’impegno e la “responsabilità” del Viminale è diretto ad “accompagnare l'utilizzo delle cospicue risorse del Next generation Eu, prevenendo i tentativi di distrarle dal vincolo di scopo, sviluppando così gli anticorpi delle nostre democrazie al virus delle aggressioni criminali”. Poi l’annuncio: “Stiamo lavorando ad una modifica al codice degli appalti per mettere in sicurezza le varie procedure. C'è necessità di un’accelerazione delle procedure ma anche dell’attività di prevenzione delle forze di polizia".

 

Il fattore ‘prevenzione’ è fondamentale anche per il capo della Polizia, Lamberto Giannini. “Dallo scorso anno definiamo nuovi metodi di lavoro per evitare che le economie già in forte difficoltà possano essere oggetto di ulteriori manovre distorsive”, ha affermato. “Dobbiamo accompagnare fin dall'inizio il piano d’attuazione del Next generation, intervenire in ritardo significa disattendere i bisogni dei popoli. Impedire che la criminalità tolga energia al perseguimento dei target è per noi una sfida senza precedenti:”.

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