la crisi energentica

Rincari del gas, intervento di Putin (e il prezzo cala). Ue al bivio

Il presidente russo accusa l’Europa, ma von der Leyen annuncia la discussione per una proposta Ue per superare la crisi energetica e stabilizzare i mercati

Rincari del gas, intervento di Putin (e il prezzo cala). Ue al bivio

Il rincaro delle bollette si annuncia pressoché continuo, a causa del rialzo dei prezzi a partire già dai mesi scorsi.

Almeno fino a poche ore fa, quando è intervenuto il Presidente russo. Vladimir Putin, infatti, ha annunciato che aumenterà le forniture di gas ai paesi europei e le sue parole hanno avuto l’effetto di bloccare gli aumenti.

La Russia, infatti, rappresenta per l’Ue una delle principali fonti di approvvigionamento e la possibilità di far crescere i quantitativi di materia prima in arrivo ha avuto un effetto positivo.

Ma cosa potrebbe accadere adesso?

 

Putin “rassicura” e frena la corsa al rialzo

L’intervento del capo del Cremlino ha avuto un effetto immediato, rassicurando gli operatori internazionali e portando, come prima conseguenza, un calo netto nel prezzo del gas su tutti i principali mercati. Adesso, quindi, il costo della materia prima è tornato ai livelli di qualche giorno fa, pur rimanendo elevato. In alcuni casi, come riferito da Bloomberg, il calo è stato pari all’8% sul mercato del gas statunitense.

 

Cosa significa la mossa di Mosca

Il presidente russo ha accusato senza molti giri di parola l'Europa per l'attuale crisi energetica che sta vivendo l’intero Continente. Si tratterebbe, infatti, di "una somma di diversi fattori, comprese azioni affrettate” che secondo Vladimir Putin hanno “portato a uno squilibrio dei mercati energetici europei".

Poi la rassicurazione: "La Russia - ha spiegato - è un fornitore di gas affidabile per l'Asia e l'Europa e rispetta gli impegni in pieno". Come riferito dalle agenzie russe, per Putin "Gazprom non ha mai rifiutato di aumentare le forniture di gas all'Europa, se richiesto". Il problema, piuttosto, sarebbe "la politica dei contratti di breve termine" ad essersi rivelata "errata".

 

Perché cresce il prezzo del gas

Gli aumenti del prezzo dell’energia sono dovuti alla particolare condizione che l’Europa intera sta affrontando da alcune settimane: le riserve di gas naturale sono ai loro minimi storici dal 2013, mentre i consumi sono aumentati significativamente, sia con la ripresa delle attività dopo la pandemia e il periodo di lockdown, sia per l’arrivo della stagione invernale.

 

Von del Leyen e la strategia europea

In questo contesto si inserisce l’intervento anche della presidente della Commissione Ue: "Deve essere chiaro che il nostro futuro sono le energie rinnovabili, non il gas" ha dichiarato Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue-Balcani, svoltosi ieri in Slovenia. Il capo dell’esecutivo europeo ha sottolineato come durante la pandemia il costo del gas sia stato più basso della media. Questo ha provocato adesso "un rimbalzo" con la ripresa post-Covid.

Con le comunicazioni di mercoledì prossimo della commissione ci sarà "un punto di partenza", ma per von der Leyen va affrontato il “problema di stoccaggio" che nell’Ue "è limitato".

L'impennata dei prezzi dell'energia "è un problema serio, i prezzi del gas sono alle stelle" e Bruxelles intende presentare "la prossima settimana una comunicazione" nella quale "esamineremo l'intera struttura dei prezzi dell'energia" aveva già chiarito la presidente della Commissione Ue, arrivando in Slovenia.

 

Puntare alle rinnovabili

"Per noi – ha proseguito Von der Leyen - è molto chiaro che nel lungo periodo sarà importante investire nelle rinnovabili che ci danno prezzi stabili e più indipendenza". Per questo motivo è in programma il 21 e 22 ottobre a Bruxelles il vertice dei leader dei 27 Paesi membri dell’Ue, che dovranno discutere la proposta comunitaria. "Il 90% del gas viene importato nell'Unione europea", ha ricordato la presidente, "mentre nelle rinnovabili siamo i leader della produzione".

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