disordini di Roma

Forza Nuova non arretra: “Andremo avanti”. In cella Fiore e Castellino

Chi sono i due leader del movimento estremista di destra. Intanto sabato manifestazione dei sindacati, alla vigilia elettorale dei ballottaggi. Il punto

Forza Nuova non arretra: “Andremo avanti”. In cella Fiore e Castellino

“Con o senza di noi la rivoluzione popolare andrà avanti”. Così si legge in un comunicato di Forza Nuova, dopo gli scontri di sabato a Roma, che hanno portato a 38 fermi.

In carcere ci sono anche Roberto Fiore, leader e fondatore del movimento di estrema destra, e Giuliano Castellino, esponente domano della formazione e già sorvegliato speciale con il braccialetto elettronico, ma in piazza sabato.

Con loro agli arresti è finito anche Luigi Aronica, tra i fondatori dei Nuclei Armati Rivoluzionari.

Dopo l’assalto alla sede della Cgil, diversi manifestanti hanno fatto irruzione anche al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I a Roma, dove era stato portato un aderente a Forza Nuova, rimasto ferito negli scontri.

Scontri che potrebbero verificarsi nuovamente, secondo quanto dichiarano i sostenitori di Forza Nuova.

 

Forza Nuova: “Alzare il livello di scontro”

“Da lunedì, dal 15 ottobre, e fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi". Nel testo firmato dal movimento, si commentano gli scontri di due giorni fa: “La giornata di sabato fa da spartiacque tra vecchio e nuovo. Il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro”. Quanto all’ipotesi di sciogliere la formazione, i sostenitori affermano: “Non è certo arrestando alcuni nostri dirigenti che il sistema impaurito e nervoso potrà fermarlo. Nemmeno lo scioglimento di Fn potrebbe invertire la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane".

"Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l'entrata in vigore delle norme sul Green pass, ma ora la musica è cambiata e il direttore d'orchestra e compositore è solo il popolo in lotta che ha deciso di alzare il livello dello scontro" proseguono gli aderenti a Forza Nuova, che commentano l’attacco alla Cgil: "Danno la croce addosso ad un movimento politico che non rappresenta che una piccolissima componente delle centinaia di migliaia di italiani esasperati. Dell'antifascismo, e con esso delle vecchie categorie ideologiche del secolo scorso, al popolo attaccato con violenza e ferocia inaudite dal regime non interessa nulla".

 

Letta e Conte: “Sciogliere Forza Nuova”. Meloni prende le distanze

Ferma e concorde la posizione di Pd e M5S: per il segretario dem, Enrico Letta, "è l'ora di sciogliere Forza Nuova". D’accordo Giuseppe Conte, mentre fa discutere l’intervento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: "È sicuramente violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre". Sia Meloni che Salvini, segretario della Lega, hanno comunque criticato la gestione dei disordini da parte del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

 

Chi sono Fiore e Castellino, ora agli arresti

Intanto emergono le figure di Fiore e Castellino, che da circa un anno guidano le proteste contro quella che chiamano la "dittatura sanitaria", cioè le decisioni del Governo in tema di pandemia Covid e campagna vaccinale. Fiore, classe 1959 e padre di undici figli, gravita da sempre nella galassia dell’estremismo di destra. Alla fine degli anni '70 ha fondato Terza Posizione, con Giuseppe Dimitri e Gabriele Adinolfi.

Dopo un periodo a Londra, dove si era recato per sfuggire al mandato di arresto emesso nell’ambito delle indagini sulla strage di Bologna (da cui è risultato estraneo), viene arrestato nella capitale britannica, ma le autorità negano l’estradizione. Condannato nel 1985 dalla Corte d'Appello di Roma per associazione sovversiva e banda armata, diventa imprenditore e fonda anche una società che opera nel settore dei viaggi studio per studenti.

Una volta rientrato in Italia, nel 1997 fonda Forza Nuova con Massimo Morsello. Nel 2008 è eletto europarlamentare prendendo il posto lasciato da Alessandra Mussolini. Nel 2013 si candida alle politiche, ma il movimento ottiene solo lo 0,26% dei consensi, che scende allo 0,15 nel 2019.

Giuliano Castellino, invece, ha 45 anni ed è leader romano di Forza Nuova. Nel 2013, però, era stato dirigente della Destra, il movimento guidato da Francesco Storace. Nel corso degli anni è stato coinvolto in diverse inchieste, compresa quella sui presunti ricatti all’ex presidente della Roma calcio, Franco Sensi, per ottenere biglietti gratis. Nel luglio del 2020 è stato condannato a 5 anni e mezzo per l'aggressione a due giornalisti dell'Espresso avvenuta nel corso di una commemorazione al Verano dei fatti di Acca Larentia. Dallo scorso gennaio è in regime di sorveglianza speciale per aver violato le disposizioni in vigore per l'emergenza Covid durante una manifestazione.

Secondo quanto scritto dal tribunale di Roma, infatti, gli viene riconosciuto di aver organizzato "forme di protesta destinate a sfociare in scontri con le forze dell'ordine". Indossava il braccialetto elettronico, anche in ragione del fatto che dal 13 settembre scorso era stato raggiunto da un Daspo, un divieto di partecipare ad eventi sportivi: in particolare non poteva assistere alle partite della Roma in virtù di un provvedimento con validità di cinque anni.

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