sabato di violenze

No Green Pass, guerriglia a Roma. Lamorgese: “Eversione inquietante”

Condanna anche da parte del premier Draghi. Oggi presidio Cgil in tutta Italia. Quattro fermati. Coinvolto il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino

No Green Pass, guerriglia a Roma. Lamorgese: “Eversione inquietante”

Ci sono volute cinque ore perché la situazione tornasse alla normalità e le vie del centro di Roma riaprissero a passanti, auto e mezzi pubblici.

Ma restano le polemiche e il timore di quella che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha definito una “deriva eversiva inquietante”.

Tutto era iniziato poco dopo le 17 quando un gruppo di persone, dopo il sit-in autorizzato in piazza del Popolo contro il Green Pass, ha dato vita a un corteo non previsto e illegale, parte del quale aveva imboccato via del Corso, prima di essere respinto dalla polizia in tenuta antisommossa.

Ne sono nati scontri, con tanto di lancio di fumogeni e uso di idranti per disperdere i manifestanti, sotto gli occhi dei cittadini che facevano shopping.

La tensione è cresciuta, con il tentativo di raggiungere Palazzo Chigi, invano, e l’assalto alla sede della Cgil in corso d’Italia, scandito dagli slogan "No Green Pass" e "libertà". Sfondate le porte d’ingresso, sono stati riportati danni anche ad alcune delle opere d’arte all’interno dei locali.

Unanime la condanna per quanto accaduto, a partire da quella del premier, Mario Draghi. Pur respingendo il ricorso alla violenza, i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Salvini e Meloni, sono tornati a chiedere le dimissioni di Lamorgese.

 

La risposta della Cgil: presidio di oggi e manifestazione sabato 16

Per oggi, domenica 10 ottobre, è stato organizzato un presidio presso le sedi della Cgil in tutto il Paese. Per sabato prossimo, 16 ottobre, invece, è stata indetta da Cgil, Csil e Uil una manifestazione nazionale e antifascista a Roma.

"L'assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge" hanno affermato i tre segretari, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri.

Al leader della Cgil, intanto, è giunta ieri una telefonata da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha espresso “a lui e a tutto il sindacato la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto oggi alla sede di Roma. I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza", come fa sapere una nota di Palazzo Chigi. Telefonata anche da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

 

Tensioni anche a Milano

Scontri e tensioni si sono registrati ieri anche a Milano, in occasione di un’altra manifestazione No Green Pass non autorizzata dalla Questura. Secondo le stime della polizia, in circa 5mila si sono dati appuntamento in piazza Fontana, dove era presente anche il leader di Italexit, Gianluigi Paragone, per poi dirigersi verso piazza San Babila e da qui lungo corso Venezia e corso Buenos Aires. I manifestanti, però, sono stati fermati dagli agenti, senza scontri.

 

Il bilancio: 4 fermi e diversi feriti

Il bilancio del sabato di violenze è di 3 fermi a Milano e 4 arresti a Roma. Ma al vaglio degli investigatori della Digos ci sono anche le posizioni di altre persone, tra le quali Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale e che ha violato numerose prescrizioni. Negli scontri sono rimaste ferite 4 persone, tra le quali un poliziotto.

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