L’assalto alla Cgil

Scontri Roma, Lamorgese: “Nessun arresto per rischi ordine pubblico”

La ministra dell’Interno alla Camera per rispondere a un’interrogazione di Fratelli d’Italia. La Meloni alza i toni “Il governo sapeva e non ha fatto nulla”

Scontri Roma, Lamorgese: “Nessun arresto per rischi ordine pubblico”

Duro scambio alla Camera tra la ministra Luciana Lamorgese e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia sulle violenze alla manifestazione no vax di sabato a Roma e l’assalto alla sede della Cgil e al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I.  Oggi la titolare del Viminale è intervenuta a Montecitorio in risposta a un’interrogazione parlamentarepresentata da Fratelli d’Italia, precisando che riferirà nel dettaglio in Parlamento il prossimo 19 ottobre. Per quella data renderà la sua informativa sulla base della relazione del Capo della Polizia e di quella del prefetto della Capitale

 

La ministra ha spiegato in Aula il ruolo del leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino, che si è messo in evidenza “per il deciso protagonismo soprattutto nell’intervento a piazza del Popolo, quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la sede della Cgil”. Ma, spiega, “la scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei
servizi di sicurezza, per l’evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell’ordine pubblico”.  

 

Nel ribadire “piena solidarietà alla Cgil per il vile assalto di sabato e alle Forze di polizia, soprattutto ai 38 operatori che sono rimasti feriti”, Lamorgese ha anche fatto riferimento alla questione che riguarda lo scioglimento di Forza Nuova. Il caso è “all'attenzione del governo”, fa sapere. E l’“azione collegiale potrà indirizzarsi” anche sulla base delle decisioni dei magistrati e di quelle che saranno “le indicazioni del Parlamento”, che nei prossimi giorni voterà in primis la mozione presentata dal Partito democratico per lo scioglimento di tutte le formazioni neofasciste. “Il tema”, aggiunge, “è di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza”.

 

Replica scegliendo il contrattacco Giorgia Meloni, che prova a contenere le conseguenze della scelta politica di Fratelli d’Italia di non prendere le distanze, in tutti questi giorni, dai gruppi neofascisti all’origine degli scontri. In evidente difficoltà dopo i fatti del 9 ottobre la leader del partito, nel cui simbolo campeggia ancora la Fiamma Tricolore, tenta una controffensiva nei confronti della ministra e alza i toni accusandola “di sapere e di non aver fatto nulla” per evitare la degenerazione della manifestazione. “Se fino a ieri pensavano la sua fosse sostanziale incapacità”, sono le parole della leader di destra “oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. È stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione”.

 

Meloni incolpa Lamorgese di aver fornito una risposta “insufficiente e offensiva delle forze dell’ordine. Sette agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alle Cgil sono un fatto indecente. Questo Parlamento non è fatto di imbecilli”. Parole pesanti. Ma oltre all’accusa di aver “permesso volutamente gli scontri”, Meloni si difende così: “il governo non fa niente e viene chiamata in causa l’opposizione”. E ancora: Fdi è “distante anni luce da Forza Nuova”. Il motivo è che “le loro scelte sono sempre sinistramente proficue per la sinistra e per un governo che non può far finta che c’erano migliaia di persone che hanno il diritto a protestare”. Poi rivolgendosi ai banchi della maggioranza: “La cosa che già sinistramente somiglia a un regime siete voi”.

 

Intanto, il Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza nazionale presieduto dalla ministra dell’Interno si è riunito oggi per varare una stretta e stabilire nuove regole per le prossime manifestazioni. La prima è già prevista per venerdì, giorno in cui entra in vigore l’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori e in cui sono annunciate mobilitazioni No Pass anche in alcuni porti del Paese. L’attenzione delle Forze dell’Ordine è massima. Monitorate anche le chat no vax e di gruppi estremisti

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