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FantaConsigli per l’ottava giornata di Serie A: big macht e sfide

Torna sia la Serie A sia il Fantacalcio dopo la pausa Nazionali, che ha fermato per una settimana il campionato. Pronti due big match, ma anche sfide calde

FantaConsigli per l’ottava giornata di Serie A: big macht e sfide

Torna la nostra amata Serie A, dopo l'ennesima pausa per le Nazionali di questa stagione. Ecco i consigliati per la domenica, anche se si parte con l'anticipo serale del Milan con il Verona. Big match tra Roma e Juventus invece a chiudere. Il Napoli vuole continuare la sua striscia di vittorie anche con il temibile Torino di Juric. Ballardini se la vedrà in casa del Sassuolo, mentre il Venezia ospiterà la Viola. Gotti si vuole rialzare contro il Bologna, puntando sul Tucu

 

I Fanta-consigliati per l'ottava giornata di Serie A

Ciprian Tatarusanu (Milan): Dopo un lungo periodo positivo, il Milan potrebbe incorrere in una situazione tutt'altro che piacevole, a causa di una lunghissima lista di infortunati, tra Leao, Giroud, Ibrahimovic e negli ultimi giorni anche Maignan, che starà fuori per almeno 7/98 gare. Al suo posto pronto il numero uno romeno, che sente la pressione del nuovo arrivato Mirante, visto il poco spazio avuto sino ad ora. Potrebbe però stupire in una gara alla portata, che gli garantirebbe la titolarità per diverse gare. Da inizio campionato il portiere ha fatto la differenza, vedremo.

 

Arthur Theate (Bologna): Tra le varie sorprese proposte dalla squadra di Mihajlovic, che ha iniziato bene il campionato, vi è il centrale belga, fresco di convocazione in nazionale maggiore, tra le fila di Martinez. Nelle ultime due gare dei rossoblu ha lasciato addirittura il segno, mostrando grande duttilità sia offensiva, con buona propensione al goal e dietro, sulle retroguardia dove si muove sia da centrale che terzino. Punire l’Udinese che soffre i calci da fermo è una possibilità ghiotta. 

 

Davide Zappacosta (Atalanta): Il dream team di Bergamo ha iniziato con maggiori difficoltà, in confronto alle altre stagioni, questo campionato, con diversi giocatori ancora sotto le aspettative di tutti. In particolare modo gli esterni, che da sempre sono la forza degli schemi di Gasperini. L’ex Genoa è tornato in punta di piedi, come papabile riserva, che però si sta sera meritando lil posto fisso. È rapido, crea molto e si sacrifica in entrambe le fasi. Contro l’Empoli, che soffre particolarmente dietro è una spina nel fianco.

 

Martinez Quarta (Fiorentina): Lo scorso anno il centrale argentino non aveva soddisfatto appieno le aspettative, nonostante il pesante investimento fatto su di lui da parte di Commisso e della dirigenza viola. Ciò che gli mancava era una collocazione precisa sul terreno di gioco, dove tendeva a svariare troppo. Italiano lo ha messo come perno centrale, dando la possibilità di salire, seguendo il flusso offensivo delle ripartenze. Il Venezia tende a lasciare spazi tra le linee, e se il difensore riuscirà a limitare Vacca, sarà nuovamente essenziale per i suoi, sotto tutti i punti di vista

 

Nadim Bajrami (Empoli): Tra i tanti elementi sorprendenti della corazzata toscana vi è il giovane classe 99’, che sta illuminando non solo il Castellani, ma diversi stadi importanti in Italia. Non solo perché è il tiratore designato per tutti i calci piazzati (molto efficiente sui penalty), ma anche per la grande tecnica che lo rende il giocatore più pericoloso tra i ragazzi di Andreazzoli. Balla all'esterno, in particolare modo a destra, dove la Dea soffre particolarmente questa stagione, con un assetto difensivo confuso. E lo scherzetto rimane dietro l'angolo. 

 

Sasà Lukic (Torino): Forse in pochi stanno osservando il lavoro di Juric in terra granata, ma i progressi della crescita di certi elementi sono stati esponenziali. Tra diversi volti positivi, tra cui Pobega, Brekalo, Bremer, vi è anche il centrocampista serbo, che da sempre ha qualità, ma anche una grande incostanza nelle prestazioni. Con la dieci sulle spalle sembrerebbe essere più responsabile e maggiormente partecipativo nella manovra del gioco. Anche più prolifico in fase realizzativa, dove lascia il segno con perle dall’alta caratura. Il Napoli si dovrà fermare prima o poi, e con un po’ di fortuna, i granata e Lukic sfiorerebbe un miracolo al D.A.Maradona.

 

Roberto Pereyra (Udinese): Lo potremmo chiamare il “nuovo De Paul”, ma per una questione di età, esperienza e realizzazione sotto porta, non sarebbe così corretto. La squadra gioca bene, ma ottiene pochi punti e le prestazioni del Tucu non sono così brillanti al contrario di ciò che tutti avevano previsto. È timido nel tentare la giocata personale, nonostante sia l’unico nella rosa che avrebbe le qualità per permettersela. Tende a rimanere eccessivamente all'esterno nonostante venga incorniciato da trequartista. Il Bologna è in forma, ma soffre i centrocampisti di qualità, vista l'idea del gioco portata sulla difensiva. Gotti, punta ancora su l'ex Juventus, che tutti conosciamo e ti può salvare se è in palla.  

 

Junior Vacca (Venezia): Non è mai facile consigliare un giocatore dei veneti, viste le possibili conseguenze che subiscono i ragazzi di Zanetti contro le big. E la Fiorentina lo sta diventando. C'è chi però non sbaglia mai, neanche quando si perde ed è il giocatore italo-brasiliano, faro del team e elemento chiave nelle svolte di gara. Gestisce il paleggio, cercando verticalizzazioni per le punte ed evitando il fraseggio in orizzontale. Garantisce la prestazione, nonostante spesso i punti non arrivino. Amrabat non avrà vita facile con lui, che lo limiterà in ogni spezzone offensivo. 

 

Domenico Berardi (Sassuolo): Ogni stagione che passa diviene un giocatore sempre più completo e maturo. Dopo la vittoria dell’Europeo è un altro uomo, al di fuori delle qualità tecniche in ascesa. Il Genoa è una delle sue vittime preferite e rilanciare i suoi, dopo diverse sconfitte ingiuste, viste le importanti prestazione è necessario. E essenziale. Si è ripreso anche il pallone sul dischetto, dopo la partenza di Caputo è per i bonus è aria fresca. La sua volontà è di partire, ma per il momento Dionisi necessita delle sue caratteristiche fino alla fine. E sfruttandole appieno, sia da esterno che da mezza punta. 

 

Antonio Candreva (Sampdoria): Lo si dimentica, o sottovaluta, ogni stagione, sperando che divenga un giocatore lento e impacciato. Ma fino ad adesso rimane ancora turbo letale per le difese avversarie. Non ha età e con l'arrivo di D'Aversa mostra un feeling con il team maggiore ad altri elementi esperti della rosa. Il suo tiro poi rimane una delle armi più massacranti di questa Doria. Il Cagliari è un fragile e per lui è pane per i denti,, grazie anche al lavoro sporco di Caputo e le magie di Quagliarella. Il trio dell’esperienza. 

 

Eldor Shomurodov (Roma): Perdere Abraham in una sfida del genere, contro la Juventus, è un taglio allo stomaco e al cuore di società, tifosi e allenatore. Per loro fortuna però vi è un ragazzo, che in mezzo ad un bagno di umiltà, mostra sempre cose interessanti quando viene chiamato in causa da Mourinho. Garantisce profondità, punta spesso l'uomo nell'uno contro uno e ha anche una buona relazione con i goal. Insomma, senza l’inglese sarà più dura, ma l'ex Genoa vuole assolutamente dire la sua, soprattutto con una Vecchia Signora così fragile.

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