Serie a

La leggenda Shevcenko prova a ribaltare il Genoa, dopo Ballardini

Difesa a quattro e in avanti Destro e Caicedo giocheranno insieme, ma servono rinforzi. Il primo test del nuovo allenatore sarà a Roma contro Mourinho

La leggenda Shevcenko prova a ribaltare il Genoa, dopo Ballardini

La storia d'amore tra Davide Ballardini e il Genoa termina per l'ennesima volta, complici i risultati altalenanti della squadra nelle prime 11 giornate. A dire la verità però la scelta della società è stata vista in maniera negativa da parte dei tifosi, che apprezzavano il gioco offensivo imposto dal tecnico. Tendevano ad essere spesso scoperti e questo ha portato innumerevoli goal subiti, ma l'attitudine è sempre stata guerriera nei confronti della casacca.

 

I limiti tecnici non dipendevano esclusivamente dal tecnico, che più volte ha tentato di rimescolare le carte, dando l'opportunità a tutti gli elementi in rosa di mettersi in mostra. Probabilmente la nuova società aveva altre ambizioni: un Grifone che non si soffermasse unicamente sulla salvezza, ma anche ad un salto di qualità reale, rivoluzionario.

 

L'allenatore non ha mai terminato, su 14 stagioni di Serie A, un campionato per intero, facendosi esonerare prima o entrando in aiuto per gli ultimi mesi. Merita fortuna poiché la squadra vista sei mesi fa giocava un calcio interessante, che aveva come primo obiettivo una trazione generale offensiva. Segnare tante reti fa ormai parte del DNA del suo gioco, probabilmente sfortunato in certe situazioni.

 

Ma chi verrà al suo posto per scalare le gerarchie stagionali? Un campione. Una leggenda da giocatore, con ottimi risultati anche da mister nella sua prima e unica esperienza: l'Italia è pronta ad accogliere di nuovo Andriy Shevchenko. Una scelta importante visto il suo immediato lancio nel mondo degli alenatori, con già qualche esperienza alle spalle. L'Italia è la sua seconda terra, visto che nel Milan delle meraviglie ha portato a casa la Champions League e altri trofei gloriosi.

 

La scelta:

L'ex attaccante del Milan ha terminato da poco la sua esperienza con la Nazionale del suo paese, l'Ucraina, con cui ha giocato un buon Europeo, considerando le ambizioni iniziali.Il suo lavoro in Liguria è già iniziato, con i primi allenamenti ieri per plasmare il suo nuovo Genoa. Per fortuna avrà del tempo, grazie alla pausa Nazionali, per preparare il suo esordio contro Mourinho, in terra capitolina. La problematica iniziale sarà il modulo: nonostante la squadra fosse abituata a giocare con tre difensori ed un centrocampo folto, il nuovo tecnico opterebbe per la difesa a quattro, visto che il suo schieramento preferito è il 4-3-3. Nell’idea alternativa ci sarebbe l’aggiunta di un trequartista, passando così ad un 4-3-1-2, ma in questo caso mancherebbero i giocatori ideali per completare il reparto offensivo. Tuttavia scarseggiano sia i trequartisti, che gli esterni d'attacco. Occhio allora al mercato di gennaio: potrebbero arrivare molte novità. E fino ad allora potrebbero esserci anche soluzioni di emergenza, adattate al meglio ai giocatori a disposizione, come il 4-4-2 o un 3-5-2
 

Gli elementi chiave:

Tra i pali ci sarà ovviamente Sirigu, secondo miglior portiere per parate fatte, dopo Vicario dell’Empoli. La sua presenza nello spogliatoio è essenziale, vista l'esperienza e la leadership che fanno parte delle sue caratteristiche, nonostante i 24 goal subiti in 12 partite, con una media di due reti incassate a gara, dalla prima di campionato ad oggi. Sheva gioca molto con il portiere e dovrà abituare il numero uno sardo ad essere più “elegante” nel possesso, senza limitarsi a lanci lunghi sulle punte. Come detto, la difesa cambierà forma passando da tre centrali a una linea a quattro.

 

L’uomo chiave rimarrà in ogni caso il capitano, Criscito, che è fondamentale per le sorti del grifone, soprattutto per la sua duttilità nel muoversi bene sia da centrale che da terzino. Ha già messo, tra l'altro a segno 5 gol in 12 partite. Dall'altra parte giocherà invece il giovane Cambiaso, che è ideale per le idee del tecnico, vista la sua propensione offensiva durante le partite. In mezzo, accanto a Maksimovic, sarà lotta tra Biraschi e Vazquez, che parte ancora avanti rispetto al difensore italiano. L’incognita rimane Fares, che verrà inizialmente provato come esterno alto, con possibilità di abbassarsi durante le frazioni di gara. 

 

A centrocampo il ruolo cardine per l'allenatore ucraino è il regista, che deve essere un vero e proprio cervello offensivo durante le azioni in verticale. L’indiziato è Badelj, che ha la giusta esperienza per muovere un intero reparto, dettando i tempi di gioco. Come alternativa un altro uomo di spogliatoio come Behrami, spesso fermato dagli infortuni. Per le mezze ali invece le scelte sono vaste, visto che sono in cinque, per due posti. Il più interessante è sicuramente Rovella, che tira spessi i calci piazzati e ha già fatto tre assist in campionato. Un pupillo per  Ballardini, che lo ha protetto anche nei momenti di difficoltà. Dal suo lato potrebbero giocare anche Touré e Melegoni, schierati spesso nelle ultime gare. Dall’altra parte il rilancio di Sturaro è una tentazione, viste comunque le sue qualità importanti, nonostante l’incostanza nelle prestazioni positive. L’ alternativa sarebbe un nuovo arrivato, Galdames, che ha trovato anche lui spazio contro Empoli e Torino. Una carta in più nel mazzo del nuovo tecnico.

 

Davanti le mutazioni dipenderanno dal modulo, se sarà con un trequartista, dunque  4-3-1-2,  o 4-3-3, con un'unica punta. L'idea principale è di mettere in campo insieme Caicedo e Destro, per formare definitivamente una coppia che ha già fatto intravedere qualcosa di interessante, le poche volte insieme sul terreno di gioco.Tuttavia Caicedo non è mai stato al top della condizione e dunque Sheva potrebbe ancora optare per il solo Destro, che è al rientro. Col prossimo mercato arriveranno sicuramente degli elementi capaci di svariare dietro le punte, unendo metà campo e attacco. Per il momento partirà Pandev da trequartista, viste le sue caratteristiche tecniche molto duttili sia da incontrista, che da velocista. Quando ci sarà solo una punta, i due esterni ad accompagnare l’attaccante saranno Ekuban e Kallon, due nuovi giocatori in rosa, che non hanno ancora espresso il loro potenziale. Partono come seconda scelta, ma ci saranno anche il giovane Bianchi, fresco di goal nell'ultima gara e Buska, ancora da valutare.

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